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Le 55 poesie pubblicate il giorno 19/01/2015
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| Quanta gioventù distrugge la guerra...
chi solo nell'età mai adulta
chi nel riflesso di un dolore
mai che riposi
e gettata in uno sbuffo pungente
di polvere da sparo
misto al sangue evapora...
neppure in lontananza
il tempo
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| Leggevamo il nostro libro nudo
negli sguardi che erano uno solo,
mentre la notte delle Esperidi
combaciava con la luce
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Jim27 |
19/01/2015 11:41| 2560 |
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Meglio così in fondo:
distesa e nuda dentro ad una solitudine
senza illusioni, senza fede.
E’ una pietà concreta verso il cuore
un dialogo continuo con le stelle,
spazio immenso di possibilità!
Eccezione costruttiva
attitudine paziente
esercizio
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È finita la salita
adesso viene il difficile.
Potrei sedere,
osservare il panorama
e morire assieme al
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Ritorna ancora o primavera
Cingi di sole gli arbusti secchi
Sazia la terra di zolle brulle
Togli la fame dai nostri occhi.
Colma d'amore l'indifferenza
Dei nostri abbracci cogli l'essenza
Sfamaci il cuore con dolci sorrisi
Che i nostri passi
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| Non si può tornare indietro e alla mia povera fragilità
dono il gravido sguardo come fossero lettere
che la mano tende e pronuncia molto bene.
È l'anima mia leggera che con la sua candela
scrive il viaggiare di miserande
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Resterai sempre
in quel pensiero breve
che lega i giorni
come a una catena
Ritroverò le ali
verso orizzonti nuovi
Tu resterai l’amore vero
dal primo bacio
all’ultimo saluto
Qui chiudo il cerchio
dei ricordi e intorno
deciderà il
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Quando parla
l'egoismo
il male si fa cruento.
La mano aggrappata
scivola via,
il danno è fatto
ormai nulla è possibile,
solo dentro di noi
possiamo trovare
la verità,
verità che scortica
l'anima
e il tempo non
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Ora sto qui, dove respiro l’ ombra
che mi diede la gioia dell’amore,
sotto i fili del sole e del calore,
al ricordo che, amaro, mi circonda.
Qui, nel paradiso che è sfumato
come innocente, tenera bugia,
tra i frantumi di attese andate
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Sul tavolo
cataste di parole.
Cercano un luogo
un nido
od una tomba.
Le poesie
si abbracciano
e poi si
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| Una tana affollata di sfiori
che migrano
fra le pareti
del mio denso pensiero
gocciante fissazione
dove passione ed incanto
s' incendiano a graffiarmi la pelle
fluttuazioni di raggi a dar feritoie
a un respiro madido.
Consentimi vagare gli
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| Parlavi il mare
e venivi colma di tramonti
per donarmi un rogo d’orizzonti
Raccoglievi il buio
e mi appendevi gli occhi sopra il cielo
per il racconto delle stelle
Ti ho colto in fiore
dal cassetto delle solitudini
per scriverti in un
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A te che sai, e simil al vento
accogli le mie parole
dove riposa l'onda, e ancora ignara
nel mare si pettina di luce
qui è passato il giorno
in un diario muto, e alto
si leva il falco, lo sguardo
orfano di cielo
come una vecchia
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| Arriva al cielo
avvolta a buio
colori al vento
di un velo duro
padrona dell'ombra
corre al tempo amara
Sogna
e nel sognare
una
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| Qual linda salviettina
a terra scivolando
inerte s'accartoccia
e poi laggiù rimane
inutile ed immota
su gelida piastrella
così
le membra indebolite
da universal dolore
private d'ogni forza
s'accascian mollemente
ombrose,
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| Imparare guardando gli altri
dovrebbe essere una priorità
ovunque serpeggiano indicazioni
basta aprire gli occhi al mondo
accettare dovute proposte
come piccole brioche
che la mattina aprono il giorno
sofferenze paiono sorridere
allontanando
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| Tutta una vita a donare il proprio amore
e a cercarlo negli altri.
Tutta una vita a cercare l'amore
e a donare il proprio.
Il continuo interscambio
è condizione di serenità
che stimola alla pace con gli altri
dopo aver raggiunto il
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| Poi sulla soglia della vecchiaia
affiora un ricordo struggente
porta ai tempi delle scuole elementari
a quel compagno mai
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| Un sincero bacio
da vecchi amici,
una tremante carezza
a sfiorar la guancia
per sussurare direttamente al cuore
quello che le labbra
non riescono a dire,
quello che non può finire.
Un irreale silenzio ci abbraccia
in questo temuto
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Volai su cirri bianchi ovattati
toccai il più profondo cielo azzurro
e poi che i raggi ardenti oscurati
udii degli astri il tenue lor sussurro.
Marciai su terre vaste e sconosciute
su monti, valli ed aridi deserti
ovunque vidi genti
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Bruciano i tizzoni del falò,
ardono le spoglie di un mondo vuoto.
Il popolo ebro danza avvolto dalla cenere
il fumo
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Ha piovuto
non so quanto
ti vedo a tratti
rifratta
mi accogli
distratta
e ti ricordi di noi
a volte fragili
forse coinvolti
ma noi
a stento
noi
siamo unici
o forse doppi
ma mai repliche
o saltimbanchi
"Non sei tu
quella che
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Gazza |
19/01/2015 00:06| 622 |
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Chiudo
quello spiraglio di luce
che filtra
senza permesso
attraverso le persiane
della
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vidi il profilo strano
sfiorare l'onda
la spuma si gonfiava
nella mano
granelli di sabbia
all'avanzar dell'onda
sparivano nell'acqua
piano piano
vidi la lucentezza verde
delle squame
brillare tra i flutti e i
marosi
perdersi nel
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Rompe ogni indugio a gennaio l'inverno
i fiumi e i laghi s'increspan di ghiaccio
si veston di neve i monti ed i piani
e i rami ignudi sospirano al cielo.
Taccion nei campi fringuelli e usignoli
e nella negra e rugiadosa terra
il canto silente
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55 poesie pubblicate nel giorno 19/01/2015. In questa pagina dal n° 31 al n° 55.
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