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Le 53 poesie pubblicate il giorno 17/12/2014
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Sonnecchiano vacue le luci
l’albero tronfio di vecchi allori
spande tutt’attorno l’odore del Natale .
La coppia solenne attende l’erede
un trono di paglia
(già era tempo di crisi)
Angeli dalle vesti sbiadite
azzardano tentativi di
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La notte ha uno spazio dove
appendo le note stonate
del giorno, pensieri smarriti
che hanno perduto l’orizzonte
vedono il
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| Lascia cadere e morire
i vuoti d'anima che ti battono in petto,
soffia, con intensità, su impolverati battiti
che anelano a nuovi
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| Piove
sulle fosse aperte
come un'accusa,
sulle ciglia serrate,
sulle bocche cucite
senza una scusa.
Gronda dal cielo inverno
a moltiplicare luci,
a
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| Lascia il mio ricordo
su mani intrecciate
fogli sbiaditi
di lacrime versate
Lasciami nel presente
in pensieri
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Piccolo uomo,
di paglia imbottito,
chino, infelice,
di stracci vestito.
Un tempo sognavi,
d'esser sovrano,
di quei campi smeraldi,
che ti fuggon lontano.
E invece rimani,
nostalgico, assorto,
triste guardiano,
di un piccolo orto.
E col
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Ricordi,
aghi di pino
di parole sussurrate
tra bianche pareti,
sensazioni
che non possono morire...
Tornano,
col
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Un groviglio mi tiene parole snervate
La gente che campa che chiude il suo cerchio
Al mattino si leva sembrando
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La tua esclusività
è quella di essere normale,
tu non racconti storie,
per te l'amore è solo lineare.
Donarsi tutto di noi due,
fino ad oltrepassare i limiti.
Siamo sullo stesso piano,
noi in equilibrio stabile
con il
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Mavec |
17/12/2014 19:14 | 2348 |
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Tempeste e onde di suoni,
lune e soli vestiti di pianto.
Viaggia uno polveroso straniero
fra i sentieri del silenzio,
si
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Questa mesta giornata
affacciata nel tempo
tra filari di viti
penzolanti nel vento.
Profumo di salvia
e di
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Del Natale
ricordo il tuo
anello di rubini
le mostre infinite
di presepi
Attimi che il tempo
ci condiva
con datteri e fichi
d'assaporare
Ci
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| Una moderna Befana
non più vestita da romana
nel supermarket entrò per comprare,
un giorno, una scopa per volare.
Tra le marche elettriche a vapore
passò indecisa guardando tante ore
nessuna però poteva fare
viaggi
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| Ho imparato dal mare
A costruire i miei giorni
È stata la tempesta
Mi ha travolto e rafforzato
Mi ha riempito di buio
E poi la luce mi ha portato in volo
Onde di lacrime saline
Invocazioni abbacinanti
Urla fluttuanti
Le acque hanno
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migra |
17/12/2014 18:46| 930 |
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| Di questa vita
arriva il soffio.
Ogni tanto
chiudo gli occhi.
Poi lo cacci quel vento.
Oppure senti freddo.
E ancora
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| Nella famiglia
si vive la pace totale
nelle sere del sole calante
e nella tavola colma di vita
la luce dell'attesa
è la cosa più importante
e quando la notte avanza
si sente il sospiro del vento
che forma un grazie:
germoglio
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Lacrime del cielo
bagnano gli angeli
privando loro di volare
Terra feconda
di stille son mille
nasce seme nessuno teme
Tra gli abbracci cari
trovar respiri nel vedere
bacini vuoti essere colmi
Temere non può
la siccità del
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-
Ti capisco
il gran rifiuto
direi impossibile
da evitare
Perché ero
un po' bevuto
e non lo dovrei
mai fare
nel bere però
sovente riaffiora
tutto quello
che in passato
e ancor oggi
forse nel
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A mezzogiorno devo stare in chiesa,
per impalmare la mia dolce Arianna,
adesso son le dieci, ma l’attesa,
è rigida,
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E’ nel tacere
che il cercarti mio
si strazia
E mi perdo
lungo la linea
all’orizzonte del nulla
C’è un porto fantasma
e una terra promessa
in fondo al sogno,
una terra d’attesa
dove è solo il tuo sorriso
a riconoscermi,
una terra di
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Mi raccontava l’amore del tempo
l’opera, sul volto della terra.
Luce
che brivida posandosi
nel delirio errabondo
tra i ginepri abbracciati ai cipressi riflettenti l’argento,
una sera qualunque, di un tempo incostante.
E poi disse:
sarò il
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Candido paesaggio
Che m'ispiri
Ovatta i rumori
Dell'anima mia
Che ancora grida
In cerca di pace
Spegni la fame
Di
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Se non ci fossero le spighe
a pungerci il corpo
lasciarci andare in questo verde
senza veli, liberi.
Se non ci fossero le catene
della vita, annodate
strette sui deboli polsi
incatenati a radici, nella terra
saremmo già volati via
Se
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Che mese questo mese mesto
pieno di feste in arrivo presto
lo spirito natalizio senza più tepore
vorrebbe l'armistizio non riuscendo
a rendere mite più neanche un cuore
Sulle bocche a forza sorridenti però
i buon natale i buon
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| Languida
scuce la sera il giorno
e frettolosi passi adorni
al sentir della gioia il vento
sfiorare foglie, vita
accarezza dicembre
nei silenzi,
chiude la porta, freddo.
Il muto tempo
incontra il mare
e non sa stare, marea
limita i
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| Odor di vita
è la giovane vita
di speranze al passo
con forza che spinge
le gambe con gioia
per le strade del
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L'osare poi l'affanno
quell'alito e poi il cercare
in un gioco liquido
che sempre muta e scorre,
in alterno confidar diverso
di gocce unite e sole
così essere
senza esistere, allontanarsi, unirsi
in un sempre che difetta
col segreto
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Non mi spaventa la Morte
solo che, il pensiero che esista ad un passo
di questa Vita
mi trascina in vortici del tempo
mi inghiotte nelle sue braccia potenti
come rami di un albero
impotenti in clessidre d'anima
Mi prende la mano la
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Mi chiedo dove ti lasciai
o mio canto,
o mio, mio giovane germoglio.
Ramo verde dilaniato dai giorni
ramo d'oro di speranza.
Di fragili luci si veste il giorno
e occhi di fuoco scrutano l'erba
la rugiada e il pianto.
Ho una foresta
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Era antica formula e sapiente
d’oro e sul tempio della mente
e tutti poteron leggere e scrivere:
occorre morire per vivere!
Rimescolo atomi nel crogiuolo
che alchemico labirinto trasmuta
fine polvere d’oro a cercar perla,
tutto consuma e lascia
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53 poesie pubblicate nel giorno 17/12/2014. In questa pagina dal n° 8 al n° 37.
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