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Le 66 poesie pubblicate il giorno 16/10/2014
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L’acque fende oggi correndo il burchio
del Piovego e poi del Brenta lentamente
e nella corsa se pur rotta da chiuse e
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| Dove vanno le parole
sono nel tempo
accarezzi il cuore
tra i rami di un ulivo
nei meandri delle radici
tra le pagine che non dici.
Dove vivono i pensieri
li cerchi a scuola
nelle vicinanze della mente
lasci andare nei vicoli il niente
non
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Piango di te
per questo fiume antico
che mi scorre dentro
in attesa dell'incanto
Fluttuo di vago
mentre lo specchio dei sogni
riflette sensazioni
e pochi profumi sparsi
Annuso di te
lontano fra le valli
dove il mesmerismo dilaga
in
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| tremai passando le dita
sulla bocca sbocciata di rose
nel plenilunio di sguardi
dietro le tende ricamate
di fili d'oro e d'argento
ti guardai assopita
tra i cuscini umidi di sospiri
con le mani tremanti
nel cercarmi ancora una volta
per
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| Un calice amaro
mi sosta in coda
e mille miglia ancora
restano per proseguire
La perdita
mi abita
La perdita
ci abita
E la sua casa
invece
non dista mai
troppo lontano.
Ora dimmi
Tu
che suoli scarpe al vecchio
con parole rincorse a
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EnzoL |
16/10/2014 21:07| 2028 |
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| Manca quella carezza
della sera che mi donavi
con le mani stanche e
guardavi con gioia e dicevi
non far tardi.
Mi
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sfidano il vento
appese ai rami di un albero
coraggio e paura
linfa di un destino già scritto
e sono storie d'autunno
queste foglie che cadono
solcano una terra
che bramano
pasto di fragili radici
madri di giorni in
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Midesa |
16/10/2014 20:49 | 4284 |
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Fogli abbozzati.
Tinture sfumate.
Nere forme.
Grigi scenari.
Artista di anima,
artista per ardore,
artista per professione.
Forse, artista di fama.
Forse, macchiata dal denaro.
Forse, mera apparenza.
Incontenibili ancelle,
nefaste le
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| Capovolgerà la realtà,
l’amore,
appena si schianterà
alle pareti
d’un’infrangibile
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Tic di gialla a erzegovina,
girovia di verricello,
quattro sponde a rimbalzina,
e filotto sul castello.
Tac di bianca, secca e tesa,
con ritorno a traversino,
corta, lunga, e poi in difesa,
dietro l'ombra del pallino.
Tic di gialla e via
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Mi celo tra le tue braccia
dove trovo l’alacrità della sera
in oblio in estremità del mare
mentre la luna si innalza
e l’effluvio delle onde
vezzeggia la nostra pelle
le mani avvolte delibano
attuale dolce momento
e le stelle
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Profondo pensiero,
genesi, trasborda
tra oceaniche parole,
muta la faccia del mondo,
tramanda il trascorrere
del tempo.
Il fischio del vento,
l’ondeggiar del mare, soffice
carezza della luna,
emana luce armoniosa,
nell'oscura anima
di
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Ancora tu,
folta chioma di stelle
con sangue di inchiostro
semini scompiglio
nei cuori a passeggio
tra parole
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Vorrei portarti nell'empireo
a piedi nudi ad ammirare
il sorgere del sole.
Vorrei portarti a contare
le stelle nel campo fiorito
dove ci siamo amati
la prima volta.
Vorrei portarti ad ascoltare
il canto del vento che accarezza
i miei dolci
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Verrà giorno
dopo una notte spezzata
sarà luce di nuovo
ed io non vorrei.
Indosserò occhiali scuri
ed il cappello dalle larghe falde
scioglierò i capelli
ma gli occhi saranno pesti.
Mi porterò in
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Finisci di parlare e taci un po',
ascolta dentro i sibili la notte,
le frasi spente e le parole rotte
che definire meglio io non so.
Ascolta la tua anima e vedrai
come dentro di te scalpita e muove
gli aneliti protesi chissà dove,
verso
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Andarmene dovrei
dove il mattino non manca
dileguando le parole dentro a un nido che le accoglie
le cura: affidandole al vento [ senza pioggia, o suono che le turbi ]
sparire, prima che l’ora s’abbui
restando ricordo, fiaccola flebile [ sbiadire
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E’ nel sorriso dei tuoi occhi di bambina
che sciolgo i nodi del destino.
Di arcobaleno
si colorano le fantasie
quando in un girotondo d’amore
prendi per mano
sogni affidati alle stelle.
Nella sinfonia, composta dal vento d’agosto,
affido le
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| Ti amerò
perché sono soltanto
un punto minuscolo nell'universo
ma sento ogni richiamo di vento,
di
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Occhi lordi di lacrime,
sono fiumi in piena,
affacciati ad una finestra,
ad adorare la luna,
ormai
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Al pallido chiarore della luna
distesa nell'abisso
del baratro carnale
gocciole amare e silenziose
rigano il volto di
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Ora che non s'apra l'occhio splendente
sul circolo livreo dell'apertura.
Che siano banditi i giorni dal tempo
e che il tempo diventi un tempio
dove congiungersi al dissolvimento.
Distaccata forma personale
che lignea non è
ma sangue,
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| Dolce il ricordo aiuta a superare
forzata assenza che non dà più pace.
Anche tra i morti
tu sei la
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Solita è
l'attesa
e l'attimo
al tempo
rende.
Si cercano
cose che
non s'hanno
e sconosciuto
ne è nome.
Ma come poter
avere sguardi
giammai
desueti
da verità che
non han bisogno
di inconsapevole
nostra
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Resti,
lì, muta,
a guardare la vita,
o Thanatos.
Sorridi
quando guardi
gli uomini affannarsi,
che nessuno ha capito
che il Sonno Mortale, un dì,
lo avvolgerà.
Eppure, tu
mi sei
fedele compagna, ché io
ti vedo,
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Sono poeta. Fin da piccinino
ruscolavo du rime in qua e là
eppò mi divertivo a radunà
le filastrocche sopra un quadernino.
Ci passavo le ore, lì, a sognà,
la penna in bocca intorno ar tavolino
di ucina, ner
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Tacitamente geme ‘l bronzo sacro,
e ‘l rosone rispecchia or l’alba Luna
e ‘l vento soffre, e l’acro
volto di Notte bruna.
Allor crudel si lagnan le Gargolle,
e i Demòni beffardi e i marmi scialbi
e ‘l cantico pio e molle
de’i fraticelli
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C’è sempre un vagabondo
all’osteria del tempo che passa
che inventa storie d’amore per chi le vuole sentire,
che
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Amore, rivestiti di me
sono così semplice che le tue mani gentili
nell'andare basterebbero,
adagiati il gravido incontro di un fervore indomabile
e nell'avvicinarsi,
aggiungilo al nido d'occhi
per restarmi in quelle antiche cose
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| Attimi come sole a ritroso
imbavagliati di segreti
lasciti di cuore
sulle bocche dell’anima
sperse armonie
nelle gocce del tempo affollate
da una paura che devasta i confini
di sfrontati desideri
e come sabbia di un deserto
scompiglia
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66 poesie pubblicate nel giorno 16/10/2014. In questa pagina dal n° 1 al n° 30.
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