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Le 59 poesie pubblicate il giorno 14/10/2014
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S'apre a
sospiri e non torna
a sé senza
lasciar
ricordi
di stagionale
terra attesa.
Tu,
che mi riporti
a quell'essenza
odorosa di mare e
sovente di neve,
che sta per tornare,
a indossar di miglior
veste un mondo
spogliato
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Cicci
la più bella
cosa
sei Tu
che
me l'hai data
quando
m'hai preso
fra le braccia
con un dolcissimo
Ti
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Dopo il diluvio non vedo la colomba
con l'ulivo di pace sotto l'arcobaleno
il cielo resta scuro per la nuvola
spessa del sole ad impedire il raggio.
Sarà che impazzano i litigi da melma
sommergendo la voglia di soccorso
col grandinare da
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Io so che in cor mi pensi, o donna ambita,
quando al mar ne rivolgi ‘l labbro allegro,
come rosa fiorita
nel ciel notturno e negro,
e che irrequieta posi in sogno arcano
in dolce e quieto e vago un Sentimento,
or quando in sulla mano
ti sfiora ‘l
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Fuoco che nella gola
acceca la voce.
Fuoco che non brucia,
fuoco che avvolge e divora.
Fuoco che nella mente,
miccia incandescente, come brillanti
su di un abito la notte.
Mangerai, all’alba
i ricordi dell’incubo,
e pregherai che del
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alla sverniciatura del bianco muri ancora di bianco
mentre migra la rondine del senso.
Vicino il vetro ruba il cielo,
e
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A volte la Vita
è come un tamburo
che suona echeggiando
uno spogliato vuoto,
è un timbro sordo
che implora la cessazione
di qualunque brusio
e nella sua nudità
rivela la vera essenza
dell’essere nulla
di quel
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Fui in un sogno inotte
ove assai parea strano:
in solitudine me ne stavo
a guardar lo cielo colmo di stelle .
Ne lo mirar pensavo ca
si eran luminose et belle
ma senza la mi morosa accanto
rimanevan solo semplici stelle.
Et ne la mi
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Un istante, uno sguardo,
di bellezza splendente
il suo volto.
Aperto
si è il mio cuore
e ne fiorisce tanto
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| Nell’approccio
in amore, il saggio è solare;
platonico il suo gestire, se lo vedi
da sposato ... non si comporta da
padrone; il suo sorriso elegante;
chi non ha questo raziocinio,
c’è la badante.
Il mondo è
ostile
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| Annega il cielo
in un vuoto d'amore
Immersa in un tempo
senza tempo
mi guardo pensarti
L'abisso mi saetta dentro
trapassandomi
il cuore
Si oscura la cadenza
dei miei passi, m'inciampa
L'impercettibile eco
d'un battito
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| Fiore mio
purissimo,
Madre mia
amata,
Maria,
sarai
la stella
che, fulgida,
m'indica il
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| Questa sera
ho aiutato a far cadere
una foglia,
e il tonfo è stato
lieve,
sordo,
quasi come un rimpianto,
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| Sul mare. ...silenzioso e sereno
sul mare... per ascoltare la tua voce
suadente e tenera
frammenti di sogno rivivono
ammaliano il mio cuore
mi regalano pensieri infiniti...
Sul mare un ballo di gabbiani
il becco vorace ed avido
si cibava del
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Ancora mi ritrovo
a cercare quella
fiamma che non si spauri
per un soffio di vento.
E sempre attraverserò
speranze di paglia,
rituffandomi in mari
d'amore;
fermandomi davanti ad un
sorriso il mio cuore batterà.
Ma mai
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Dal lucernario
della stazione centrale
si scorgevano i lampi
d’un temporale,
saette squarciavano
il cielo tetro
e illuminavano a giorno
quel soffitto di vetro,
confusa tra gente
che arriva e che parte
un’esile donna
se ne stava in disparte
I
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Nella gamma cromatica d'autunno
s'intuiscono epifanie d'universo,
come in quelle foglie ingiallite dei tigli
ci sono
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Respira
la notte sul cuscino
dove attende
il dire silenzioso
nei richiami sconosciuti d' allodole
si fa chiaro
tra ombre di foglie
che richiamano mille volte ancora
come eco di un niente
guarda
oltre l'io
la presenza che mai
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Si fa onda il vento
nei tuoi capelli
ed io incantato
con le mani accarezzo
vicino, tutto è sospiro
ma niente è lacrima,
solo io
ho bagnate le guance
taglio i profumi
con sconosciuti versi,
in te cerco la luce
che in me, alba
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Ci respiriamo nudi
deliziate l’antenne
in fragranza d’effluvi
In liquidi umori
inebriati lenti
persuasi da un rito
d’intimo accoppiamento
Ci divoriamo assestati
in negligenza di parole
distanti da seri pensieri,
dondolandoti sul dorso
in un
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L’Italia di Giuseppe Garibaldi
che s’immolava dietro alla bandiera,
con mille volontari, i più spavaldi,
per una
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| Con le loro sporche mani
hanno scavato nel tuo seno,
insanguinato il tuo corpo
in un prato buio e senza verde.
Adesso la tua carne è lacera
con granella di lacrime e di sangue.
Orrore ferisce e trafigge la tua anima.
Ti sei lavata l’onta
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| Desiderio di divertimento ogni giorno più forte
volare nell’infinito
onde captare quanto di più incredibile respira
sempre represso si accanisce sul suolo
provocando voragine
orma nel cuore
attira a sé ogni evento
inutilmente
lontano il
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| Preghiera
O Signore,
fammi strumento della tua volontà
e conducimi alla contemplazione del tuo creato
con animo puro e delicatezza d'intelligenza.
Fammi essere il custode della tua manifestazione
ed offrimi la tua
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| In quella voce ho ricercato acqua che mi disseti
ed assieme all'eco di emozioni ormai perdute
che risuoni poderosa nella mia mente
per non dimenticare quei ricordi
nemici di frasi senza senso
versate nel sostener fiamme
più roventi che
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| Assiomi.
Sigarette e stelle cadenti.
Un mozzicone di sigaretta acceso
ho lanciato dall’alto del mio terrazzo.
Il fuoco alla caduta, si è vivificato.
Una stella cadente è sfuggita dalla mano
dell’universo.
Un fumo di luce nel
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| Folate di vento
m'agitano l'anima
disordine
nei capelli nel corpo
nel clima
nell'umore
solo due cose hanno il giusto posto
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| ghiaccio dentro gli occhi
pozze profonde di nubi grigie
sentieri d'inverno
percorsi nuovi
slittano i pensieri il freddo assale
nuvole di fiati s'addensano
su ciglia imbiancate
è sempre languido il sussurro
caldo l'abbraccio e dolce
il
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59 poesie pubblicate nel giorno 14/10/2014. In questa pagina dal n° 31 al n° 59.
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