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Le 79 poesie pubblicate il giorno 13/10/2014
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| Forse non sai
la luce dei miei occhi,
quando ti sogno...
L'immensa innocenza
che traspare nel dolce
accarezzarti con
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| Rimarcando i commenti
di certi visitatori clandestini
con un fazzoletto al collo
ed un marchingegno fotografico
ho colorato di nuovo le immagini seppiate
di stanze abbandonate con sedie accatastate
della sala cinematografica
che solo casuali
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Il cancello sussurrava
gli invisibili respiri del vento,
sulle legnose macchie ingiallite
della porta d’ingresso
rividi
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Pelle a brandelli
sotto le unghie i segni
e rigoli di sangue caldo
condiscono il dolore,
ch’io possa risalir la china
defibrillando
lapide violacea e marmorea
di un’anima presa a graffi.
Lungo il sentiero caduco
foglie accasciate al
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Sul ciglio della strada
ti appresti ad attraversare i ricordi
con passi lenti e stanchi
un bastone nella tremula mano
sorregge i tuoi anni
il corpo tuo ricurvo
non accenna alla resa
speme ancora vita.
Dall'anima riaffiora un
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| M’inganno nella voragine nascosta
ai cinque sensi perché lì scivolando
il piacere si fa profumo liquido
d’essenza, che arriva agli angeli.
Quando sfioro la porta estrema
è il paradiso silenzioso per me
che abito le fiamme del
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Pampini appassiti e Muse esaurite:
cadono impietose gocce
avvelenate ad intossicare
gli ultimi brandelli della filosofia
che fu così amara e lucente!
I fanciulli giocano al destino
ed il Poeta ricorda
i sogni crepati
gli affreschi
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| Scrivo, riempio fogli
che poi strappo in pezzi,
come farfalle volano via nel vento.
Pensieri, riflessioni, parole per te
dal cuore come soffi d’anima,
dalla mente come pensieri urgenti.
Un’assenza più presente di un’alba
più
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| Silenziosa
in preghiera assorta
sta la donna
dell'ultima fila
della chiesa
dell'apostolo Tommaso.
Un velo bianco
sui capelli
un vestito verde
corto sopra al ginocchio
e un rosario di conchiglie
tra le mani
bianche e sottili.
Ogni tanto
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Io ti voglio
più di quanto
mi sia dato
dall'età
Io ti sento
io ti godo
sopra ogn'altra
velleità
Sulla pelle
e dentro pelle
sulla carne
e dentro carne
sempre più
in profondità
Il tuo
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| Note di ovattato silenzio
che espande la sua musica
e medita accorto il pensiero
sul domani e il suo putiferio.
Leggiadra è la notte
che porta consiglio
e non t'opprime pesante
la zavorra del frettoloso inchino.
Uomo recluso in scarni
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Solitudine
tra la folla,
pensieri privi di colore
che il giorno regala,
passa il tempo con paccottiglie
di nessun valore.
Voleva regalarti un
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| Leggere un capitolo di addii
tremare col pensiero
prima e dopo
chiedere alle statue
dov'è nascosta la
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Ovunque
un gran vociare
una cagnara, un pigolare
al veder passare quell'addobbato carro di trionfo
puzzolente
dipinto con la stampa
trainato dalle bestie
Sopra vi fa sfoggio
quella testa d'asino
vanitosa, con un vizzo alloro
si è
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Bellissimi libri di voci
e treni di versi
avvolgono
il castello imperiale
sui rami fioriti
tra spiaggia d’oro
e magiche stelle poetiche,
solfeggio
tramonti idilliaci
di tangibile armonia.
Il paese in festa,
emozioni in gara
nel paesaggio
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| Dal vetro appannato
attraverso la nebbia
appare nei sogni
la mia verde montagna
che brilla di pioggia
alla luce del mattino.
Assalita dall'onda dei ricordi
il mio cuore palpita
di gioia e di malinconia.
E quando mi sveglio
rievoco le
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| Ora è ventoso ottobre e alla memoria
ritornano quei tuoi capelli mossi
in bicicletta lungo i bei tornanti
che raggiungono il passo della Futa.
Quanto muta però la sensazione
di quando da un presente che ha
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| Livida appari
nelle iridi stremate di pianto
così consumate d'infelicità
cangiano in rosso sangue
l'azzurro sguardo
che tinse il cielo.
Flebile ricordo
le carezze sulle dolci scie del tempo
abili dita giuravano sogni
per tacere
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Arricciata da legami sinceri
alla vita pensa.
Disattesa.
Nello strapiombo
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| Nobile gentil sesso colmo di segreti
oltre quei brandelli velati,
le tue grazie e le bellezze del tuo corpo
sono carezze della natura;
Connubio di senso e pazzia,
la tua passionalità è melodia arpeggiata
con amore sulle corde di un
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| C'è sul mio letto
un piatto d'uva sciolta,
mi penserete, ancora,
come un bisognoso affamato.
Li raccolgo, uno ad uno
come raccolgo i miei ricordi
di quelle quattro mura imbiancate
rigide e sconosciute, chiamate casa.
Quell'uva
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| In quale loggia
si nasconde, la gemma più rara
alla sommità dell'oceano
Negletto venne il nugolo grigiastro
che dispone i segni del sentiero
Per il suo far rumore
rimbombo a ripetizione
che geme, il volto fra le dita
tanto
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Quel che rimane
da qui
al divenire,
che faccia
notte.
Che sia il silenzio
il testimone certo
di giuste
parole,
purché sia
sangue alla vene
a darmi vigore
d'umana distratta
voglia.
L'anima
piange
come mare
abbracciato
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| Trapassava la bocca serrata
l'unghia uncinata
sotto ruvida mano
Senza capacità di volare,
dilaniata, promontori doppiai
Stupivo ad andare avanti
sui fili sbilanciati
trovai conti rovesciati.
Adesso un singhiozzo
compare ogni
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I giorni
hanno nuvole basse
e passi svelti dietro l’uscio di casa
un ostile lamento di pioggia
e pale affondate nel fango.
I giorni hanno sogni sbiaditi
sui vetri appannati
nelle strade allagate
sui vecchi palazzi
le voci nei muri
alle
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Gli occhi dell’anima guardan le stelle cercando
conforto tra le più belle, sussurrano ad un cielo scarlatto
il loro tormento, nel cercare un ultimo conforto .
Ruga di dolore, nembo grigio solca il viso, a ricoprire
lenti scure che non
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Ho sciolto più volte i nodi arruffati dal vento del destino
che spesso ha portato con sé inquietudini e affanni,
mi sono impegnata con tutta me stessa per far rigermogliare
quanto sfiorito e che come ogni fiore aveva bisogno di essere
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Se riuscissi a sgominare i pensieri
rimuovendo quella parte di me che non m'attrae
o alzare una diga per frenarne il flusso.
Sarebbe facile nascondere la testa nella sabbia,
ma temo colpirebbero le terga
o dove fa più male.
Il cuore
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Stralci d’anima
nei sinuosi borghi del cuore
mentre affoghi tra le piaghe
di un silenzio assassino
non nutri vendetta
ma provi vergogna per quelle
ferite aperte sul mondo
difficili da guarire.
Importanti come tenerezze
senza
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Quando scende
la notte
lo fa a passi lenti
e tu che cosa
senti nel buio
che t'inghiotte?
Io sento del rimpianto
e allora bevo e canto.
Quando
la notte scende
divento un gran poeta;
non so cosa
mi prende
e vado,
senza mèta,
in
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79 poesie pubblicate nel giorno 13/10/2014. In questa pagina dal n° 31 al n° 60.
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