Autore Topic: a 4 mani Salvatore Ferranti e Giorgia Spurio  (Letto 649 volte)

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Offline Giorgia Spurio

a 4 mani Salvatore Ferranti e Giorgia Spurio
« il: Martedì 13 Aprile 2010, 22:45:15 »
IL POETA D'AMORE

Non sono un poeta d’amore
né amo i capricci delle donne…

-sa solo Dio quanto invece io l’ami-

Non le voglio fragili e vulnerali
alle rime con cuore
né amo le loro lacrime…

-sa solo il mio silenzio quanto le vorrei baciare-

Dura è la vita
che a scatti e fotogrammi
procede
e non concede
né tregue né rose

-sa solo il fiore quanto desiderio porta tra i petali-

I fiori sono come gli applausi
pretesi per poeti
con l’alloro sulla testa,
presunzioni d’estro
d’anime in pena
e svenimenti di dolcezze

-sa solo Dio quanto l’inchiostro ricami il dolore dalla mia penna-

Non sono un poeta d’amore
né scrivo poesie…

-so solo io quanto silenzio diventa poi vergine canto-

(ascoltando secondo me the verve-love is noise)

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SE LE NUVOLE AVESSERO UN CUORE

Strani disegni
all’orizzonte si accumulano
corrono…nuvole che non minacciano
e bianche non doneranno
nè pioggia nè buio
innocue saranno idee
solitarie saranno coreografia
e loro…chissà cos’hanno in mente?
Se la nuvola avesse cuore di poeta
se ne starebbe per bene nascosta,
ma quale sarà il nascondiglio?
perdere vapore in acqua…
cadere nel mare
dopo aver inventato un capogiro
pian piano
diventando mimesi del silenzio marino.

(forse ci sta bene ascoltare placebo-i feel you)

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L'ETERNO SBADATO

L’85 è passato
con la polvere e la pioggia
oltre l’era e il tempo
e tu, pianta, sei lì,
ancora che ti sforzi a toccare il cielo
a sfidarlo
a superare ogni tetto

E le mie braccia
cercano il tuo corpo
toccando la tua ombra
e le parole del tuo prato

Dal bimbo al saggio
il seme che sarà frutto,
di certe cose ci si accorge all’improvviso,
un eterno sbadato
che arriva però in tempo.

(qui ascoltando the verve-weeping)

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MANO NELLA MANO

Mano nella mano
mi porto questo sacco che è la vita
strada facendo…
questo incantesimo che svuota il tempo
questo legame a spirale
che se si spezza
non saprei dove cercarla…la vita
non saprei dove cercarmi…io
se la lascerò lì in bilico
tra i sorrisi e i rimpianti
quando fuggirò un giorno
nell’altro o in questo mondo
tra mani che non hanno alcun contatto.

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DISTURBI

Martello che distrugge chiodi nei muri
e il rumore si fa lento
come nel cervello
al di là del silenzio
al di là delle urla
al di là dei cinguettii
in quell’amore che a volte è senza malizia
in quell’ardore animale
che non si potrà né vedere né amare
né chiudere…
oltre i loro becchi acuti
nemmeno desiderare
né piangere.

(Ascoltando placebo-crawl)

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« Ultima modifica: Martedì 13 Aprile 2010, 22:54:38 da Giorgia Spurio »
"Il problema, è che non ho niente.Solo l'arma delle mie parole.
Dicono sia spoglia di ciò che luccica eppure nella mano, come una penna -stilografica-, d'inchiostro che non ha termine, brilla l'arma che è di Luce."
https://twitter.com/SpurioGiorgia
https://www.facebook.com/GiorgiaSpurioScrittrice

Offline Giorgia Spurio

Altre poesie a 4 mani Salvatore Ferranti e Giorgia Spurio
« Risposta #1 il: Sabato 17 Aprile 2010, 15:15:37 »
RINATO VIGORE

Godo di questo coraggio
mi travesto da pagliaccio
e avrò tempo
nel nuotar nel nuovo vigore
Atleta che nell’acqua si rigenera
come poeta nel mare dei versi
continuare all’infinito
su milioni di kilowatt
ancora seguendo la corrente
Fulmini che percorrono la testa
energia tra sinapsi e cervello
da far esplodere un isolato intero
Islanda che porta
ali tra cenere anche piume bianche
di parole
Allora basta sdraiarsi sulla fortuna della poltrona
e che si liberi la prima parola dal cappello
perché capo sarà
guida del passo d’altre
come stormo d’anatre
nel rosso del cielo nevoso
Cascate si libereranno di sensazioni
a nuvole di scatenati ricordi
ogni volta sul foglio immaginato
in attimi di distesi pezzi
e meraviglia stupisce le mani
prima della poesia.

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L'OMBRA

E l’ombra mi dona
il suo sorriso e la sua maschera
indosso un altro me stesso
in questo gioco
che soffoca anche i muri
davanti allo specchio
parlando con l’altro me
che non più conosco…

E i pensieri
non sono più miei…
indagherò nascosto
perché lui più lo riconosco
sarò un’altra ombra
silenziosa mano che opaca fa orma

Sarò parole
perse nel vuoto della voragine
tra ombre e cadaveri
davanti a chi
dice chi io sono…
e che sa mettermi nelle sue tasche.

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SOLDATO

Un tempo fui soldato…
divorai ossa come un soldato
bestemmiai come un soldato
dormii e amai le donne
come un soldato…

Che conobbero la tenerezza di un soldato?

E il mondo gira
verso un oggi
che non so più…amare
né bestemmie verso l’odio
né avanzi da mangiare
né gambe su cui camminare.

Un tempo marciavo, soldato
ed ora…
la cecità di una vita
spinge ai soldi.



"Il problema, è che non ho niente.Solo l'arma delle mie parole.
Dicono sia spoglia di ciò che luccica eppure nella mano, come una penna -stilografica-, d'inchiostro che non ha termine, brilla l'arma che è di Luce."
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