Autore Topic: La questione della fretta  (Letto 978 volte)

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Offline Gianpiero De Tomi

La questione della fretta
« il: Giovedì 28 Luglio 2011, 13:12:24 »
Piccolo dubbio: ma se occorre assaporare ogni istante della vita come dicono tutti, perchè mai, la maggioranza delle gente vive con una maniacale fretta, cucita addosso che prevede soltanto rapporti superficiali con le altre persone con cui si viene a contatto, che fa consumare ogni cosa, senza riflettere e mina fisicamente e psicologicamente? Dov'è il percorso avariato che ci porta in questo circolo vizioso, che sappiamo essere una linea di condotta suicida?

In Venere

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Re: La questione della fretta
« Risposta #1 il: Giovedì 28 Luglio 2011, 13:29:02 »
nella poesia, per esempio.
e nella capacità di cogliere il profondo andando come i martin pescatore a scegliere i pesci nei laghi trasparenti.
 :)

ferdan21

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Re: La questione della fretta
« Risposta #2 il: Giovedì 28 Luglio 2011, 20:02:58 »
Piccolo dubbio: ma se occorre assaporare ogni istante della vita come dicono tutti, perchè mai, la maggioranza delle gente vive con una maniacale fretta, cucita addosso che prevede soltanto rapporti superficiali con le altre persone con cui si viene a contatto, che fa consumare ogni cosa, senza riflettere e mina fisicamente e psicologicamente? Dov'è il percorso avariato che ci porta in questo circolo vizioso, che sappiamo essere una linea di condotta suicida?

bella domanda...

Offline Gianpiero De Tomi

Re: La questione della fretta
« Risposta #3 il: Giovedì 28 Luglio 2011, 20:04:18 »
L'esempio è calzante ... salvo che per scrivere occorra uno stato d'animo molto meno frettoloso e molto più introspettivo. E' anche questo che mi incuriosisce, quando scrivo poesie. Lo stato mentale che serve a leggere e riflettere sulle parole, può risalire faticosamente dalla parete della superficialità odierna, oppure anche questo viene deteriorato e tratta le poesie come un prodotto di consumo? Come ascoltate una bella pubblicità ..mi piace ..non mi piace ... e mi trovo a chiedermi se il criterio di lettura ed interpretazione di chi legge le poesie del sito, ma tutte le poesie in generale passi attraverso questo particolare modo di pensare i significati, ed alla fine non tragga nulla, per mancanza di strumenti e tempo per dare comprensione. Leggiamo e studiamo, ne discutiamo ...ma cosa resta in effetti? C'è davvero quella riflessione che richiede una poesia ?

In Venere

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Re: La questione della fretta
« Risposta #4 il: Giovedì 28 Luglio 2011, 20:46:25 »
per me è cambiato la velocità, ma non la profondità, come il martin pescatore.