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Le 890 poesie pubblicate in licenza Creative Commons in Ribellione
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Insinua affascinante
ambigua interpretazione
Nel suo fluir quasi stantìo
non più emana
quel disgustoso
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| Voglio morire!
Ma prima
chiedere un mutuo
per una Ruby di passaggio
e farmi nove scopate
una dietro
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| Luoghi tranquilli,
senza peccato:
ogni pericolo
è scongiurato;
si sta contenti
tra quattro mura:
qui si conquista
gioia sicura.
(Lì si prepara
noia mortale,
come all’interno
di cattedrale;
quella d’evadere
è vera meta,
per chi vuol
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| Non sei parte
del mio essere -tristezza-
eppur non riesco
a scrollarti di dosso
come pece
sei incollata alla mia
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| Maledetta primavera?
Mi fanno ridere
anche l'autunno
sa fare schifo non c'è male!
L'Italia va via
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| Per forza o per amore
di quello che sono stato
di quello che siamo stati
- in tanti -
ho pensato all'inizio
del mondo con il cuore rosso
si distinguono già ieri i mezzi dai fini
si accapigliano gli storici
la bandiera c'è
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| Forse c'è ancora un'ulteriore stupidità
che sfugge alle definizioni di ogni scienza
Che è ombra
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| Ero bravo in geografia fiumi laghi monti
MACONGRANPENELERECAGIÙ
Alpi e Appennini centrali
Dove nasce il Po? e il Tevere?
Rispondo io signor maestro io lo so!
Lago di Garda e le zimmer frei
Quello di Vieste mi affascinava
Ancor più
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| E sentirsi nuovamente
Buttato, frustrato,
con il pensiero maledettamente voglioso...
E vorrei godere,
toccare, odorare...
E sentirsi nuovamente
Buttato, frustrato
E gl'occhi guardano,
aspettano, cercano...
E mi masturbo di vento!
Non
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| Il profondo buio della notte
la vita ribelle avvolge.
Né angoscianti grida o paura
alla ferocia della scure
sul
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Vermiglia andatura
si posa
su segmento anomalo d'orizzonte
ch'espropria
quel concavo portamento innato
magnifica
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Ancora.
Un altro giorno
buttato al vento.
L'ennesimo.
Vorrei vivere
libero
e volare
sulle ali
delle emozioni.
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| Brucia questa carta!
fuoco!
fuma!
è festa!
Ascolta questa testa!
confusa!
rinchiusa!
arresta!
Bacia questo cielo!
sereno!
sbiadito!
è amico!
Pittura la tua vita!
pistola!
guasta!
è ironia!
Cancella il
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Con me non ho corni, né ferri d’equini,
non credo a flussi astrali od indovini
e non seguo esempio di gente famosa
che tiene in gran conto la cosa insensata.
Persin del teatro, qualcun che fu un mito,
affermò: "Non esiste... eppur vi
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Occhi socchiusi,
sguardi deludenti
è il silenzio della roccia.
la pelle si trasforma lasciando cadere
gocce di sudore
e la carne brucia...
cuoce su ardenti sassi,
calpestati dal mare,
sanguinando silenzio.
mi giro e mi rigiro con sguardo
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Malandrino fu lo scriba
che ti fece riposar dell'amor mio.
E malaccorto il tuo malgrado,
ponesti Amor come tua prima
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| ~
Alors que le soleil me livre
ses derniers rayons,
assise sur un banc
dans un jardin public,
j'observe la nature
qui lentement expire.
Les feuilles à une à une
abandonnent leurs ramures
et se débattent
dans
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| Ti svegli - inventi unguenti
per risanare graffi profondi.
Incassi colpi domenicali:
tutto cambia...
fare l'amore all'autogrill
a un passo dalla sabbia
e dalle stigmate
della tua confusione.
Corri, sorprendi e spendi
in questo tour di
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| ~
Ô caduque feuille,
rouge de passion,
et contrainte à l'abandon.
L'été à peine a fini sa carrière
que déjà, tu t'offres au vent
pleine de grâce sublime
et d'un et d'un autre
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| Sapeste com'è strano
tenere il vuoto in mano,
e vedere le mie porte
stendere l'invito
a pioggia e morte
nei
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| Squallide intonazioni
foschi messaggi
esaltanti
aggressivi rintocchi di luna
discostano
morbida linea del
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Sfila sulla passerella
il modello
sguardo afascinante
cammina elegante
tra donne di plastica,
la sua identità labile
fa di lui un burattino sorridente,
fantoccio venduto ad un mercato
senza anima,
ora alza un dentrificio
ora un orpello
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| Appressoppochismo
vibrar fa
le sue note
su cardinali stagioni
Interpreta
l'umana intellettualità
briosa primavera
appesa a raro
profumato singhiozzo
Soffonde
una rigida regola
solerte
marcata essenza
eludendo
affannoso
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| Il soldato si cambiò le scarpe
e riprese il suo cammino.
Molta la strada da fare...
San Marco l'inizio del ritorno.
L'uva di Empoli pronta da cogliere
e buona come quella di casa.
Un fischio ripetuto tre volte...
Cicciu
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| Tu
che non sai
non sei
non puoi.
Racconta una favola
a chi sempre ha lottato
ha creduto
ha difeso un mondo
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| Tagliale la testa a quest'arroganza
stende mutande lavate in lavatrice
toglie le macchie, pulisce la vergogna
parole al gusto di letame
riempiono le bocche di chi da tempo lecca
tagliale la testa a questa ipocrisia
mangia a tradimento,
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| Evaso dalla normalità
disseto d'ebrietudine
ricongiunto alla follia
Corro etere ceruleo
cavalcando l'respiro
ch'inebria d'immenso
Illimitate ed iperboliche
lancio l'iridi
all'orizzonte assoluto
Nell'assolo d'evasione
vibro
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| Ho ucciso un grosso insetto nero
schiacciato nella finestra
trafitto dalla chiusura:
non ho più potuto affacciarmi.
Continuo ad immaginare
bambini che vomitano
adulti vestiti di rosa
calpestare fiori e civiltà.
Aspetto
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| Tutto inizia con un rumore
e all'inizio non capisci cos'è.
Le macchina scemano
s'odono grida
qualcuno che canta
qualcuno che urla.
Poi arrivano gli studenti
arrivano correndo
inseguono
i capricci del vento.
Poi la folla
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D'immane fulgor illuminossi il cielo
e in cenere cangiò color del viso,
per l'esplosione di fatale ordigno
che d'ogni gente ne smorzò il sorriso,
al giunger della morte col suo ferale ghigno.
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890 poesie pubblicate in Creative Commons in questa categoria. In questa pagina dal n° 671 al n° 700.
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