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♦ Marcella Usai | |
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Le 890 poesie pubblicate in licenza Creative Commons in Ribellione
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Nell'aria c'è profumo di letame
(proprio così, non è di rose e fiori!)
Faranno del prosciutto o del salame
che manderanno a noi dei Quattro Mori (1)
e questo olezzo è lì che ci dimostra
la civiltà che noi
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| In questo tramonto ineffabile
mi specchio
e il mio volto sfuma
nelle tenebre della notte.
Infinitamente al sicuro
nell’ombra della non esistenza
bramo la certezza della morte
e rifiuto l’incertezza della vita.
Mentre odo nulla
mentre sbircio
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Andiamo via come note rinascimentali,
liberiamoci da illusioni e piani mentali,
assaporiamo ogni carnefice tentazione
e pieghiamo le mani sul polso della creazione.
Chiudiamoci come pugni di disperazione,
sbattiamoci di ogni futura
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julia |
22/05/2015 19:34| 1515 |
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Torna a celarti
antico sole
portando buia notte
tra gelidi brividi
d'antichi incubi.
Ad ogni alito di vento
l'urlo
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| Se volessi dimostrarti con un esempio,
quanto conta davvero la determinazione,
ti direi: Ogni farfalla, all’inizio,
è solo un verme con un sogno e un’ambizione.
E se quel bruco che voleva volare,
avesse seguito il consiglio "d’amico",
di chi
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Avrei voluto chiederti, Padre,
se avresti fatto comunque la Resistenza
pur sapendo che il tuo sacrificio
sarebbe stato presto dimenticato.
Padre, avrei voluto chiederti
se avresti fatto lo stesso la rivoluzione
per un ideale di vita
pur sapendo
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Lasciamo che i nostri ricordi
giacciano in letti di polvere,
è l'era del presente, questa!
Marciamo, compagni!
Ecco il tempio del tempo, saccheggiamo i suoi tesori!
Fracassiamo queste urne di silenzio,
stilliamo veleno nella fonte da
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Tra bicchieri di vino
e sguardi,
tra sogni spezzati
e speranze infrante,
tra le soffiate del vento
e le occhiate
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Raschiare lentamente la superficiale finitura
lasciando che piano l'animo
riprenda il suo originale colore.
Spogliarsi dei corsetti
che hanno stretto la vita,
riducendola tanto da mozzare il fiato.
Lasciar scivolare al suolo l'ultimo
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Non perderti tra raspi di rami secchi, in balia del vento,
tra pensieri intrisi di nostalgia, tra mille emozioni che
spesso son solo illusioni.
Sei fatta per volare per raggiungere cime innevate, sotto
il tetto del mondo dove l’aria rarefatta ti
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| E così tu vivi dentro me
lurido verme,
sbiadita essenza della vita,
macabra apparizione
a questi giorni
che tu
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| Già vite proletarie pien di stenti
con scarso cibo e tribolo nei campi,
s'udiron richiamati padri e figli
da Patria ch'era ancor solo d'intenti.
Nel freddo estremo su per monti e valli
o ad arrostir nel sol fra insetti e tanfo,
sedare il
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| Grigia si attacca la cenere
lenta, inesorabile
come il male
che nell’anima scende
ammucchiando in pire
corpi
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Sei carne e sangue, silente presenza,
fardello greve,
forma e battito
di ogni mio pensiero
l'anima, esausta, dell'inutile pena
si piega e invoca:
urlami dentro,
tra costato e cuore,
ferisci, se necessario, con le parole
l'opprimente
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E' come volare
su conturbanti sorrisi
le fiamme bruciavano
i nostri paradisi
io così d'innanzi
ad una selva oscura
l'inferno più nero
per una congiura
brucia o Caronte
quel che ne rimane
le fiamme dell'inferno
per anime
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Mi consolo come un terricolo DIO,
per morirti addosso?
Ma questo dura solo poco tempo,
per fortuna... oh tetro male ostinato.
E il malessere mio s'azzoppa e se ne va all'indietro,
contrariato dalla mia forzuta tenacia.
Ma solo per un breve
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| Tu che mai neghi comprensione a un bambino,
tu che gli offri attenzione se ti pone un quesito
tu che gli sorridi anche quando sei mesto e dentro piangi
Tu sei un angelo...
Tu che soffri la sofferenza altrui
tu che spendi lacrime per la tristezza
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| Mi eviro solo per qualche istante,
dalla mia rispettabilità;
per baciare il fondo del tuo fondo.
E puzzo come un Demonio,
sfaldato dal crimine di amarti focosamente,
ambiguamente...
Ma dopo brevi attimi... ritorno quello
che davvero
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| Vorrei volare sul fuoco del Demonio,
vorrei accattivare la gente al mio predominio.
Ma sono solo un essere vivente assai speciale,
(se pur con una rabbia da generare)
che credo al mio me stesso,
come un buon uomo forse in eccesso.
Ed il
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Amica mia, scappiamo via da questa valle
finché non avremo questa nebbia alle spalle.
Possiamo illuderci che questa grande follia
riesca a liberarci dalla malinconia.
Vedrai, non ci sentiremo più marionette
verremo protetti dal buio
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| Compatisco chi è fermo,
ed aspetta il buon tempo,
chi sperando si arrende
e sconsolato l’attende.
Preferisco l’illuso che crede
di schivare la pioggia,
chi cantando pretende
di sbiadire la nebbia.
Preferisco l’illuso a giudizio di molti
che
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| E’ vero artista chi segue tendenze
che l’hanno appena appena preceduto,
e le scambia per vere, uniche scienze,
da applicare con fare risoluto?
Oppure, se la strada della fine
hanno probabilmente esse imboccato,
è più artista colui che resta
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| Non chiederò elemosina, mai.
Divorerò le carni mie
e tozzo di pane mai raccatterò.
Mi disseterò alla fonte
della mia stessa linfa.
Accarezzerò l’anima mia
fino alla mia pura essenza.
Sazio sarà il
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Hai mai guardato dentro una scarpa
senza il piede è natura morta
pelle d'animale ucciso.
Lacci di chi correva sui prati
come il sorriso di tuo figlio
perso in un balzo sul tuo braccio
ora stringono al mio collo
la sofferenza di chi
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Capitanerò le tenebre, gl'inferi...
e col mio sguardo da negato sdolcinato
d'assoluto maturo uomo,
non più intermedio infante...
Sarò amico del topo, non per giuoco
Passeggerò sotto la città,
lungo le buie fogne
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Greggi di parole
[gradiente termico di pensieri in folla]
viaggiano in incognito
dimentiche del sacro etimo
con piedi piantati nel fango
[per non disimparare il colore della realtà]
s’allunga la fila dei camaleonti
all’uscio della
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Rimango attontito da suoni confusi.
Diffusi sono gli idioti,
beoti incapaci di pensare,
sparare
è l'unica
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| Spazio ristretto, incerto e controllato,
grande come un quadrel di cioccolato.
Madonna col bambino, l'asinello,
la mucca, coi Re Magi, il pastorello...
Soggetti a collocar, sia pur minuti,
due piani, ed anche tre, ci son voluti!
Però la
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| Io sono veramente un clandestino
in questa Terra che mi accolse ignara
contro mia volontà, questo è il destino
che certo non mi dà sorte preclara.
Mi diede questa Terra pane e vino
ed accanto mi pose gente cara,
per ciò
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| Ho passato anni
su balconi sempre più distratti
a gettare occhiate sempre più lontane
alla ricerca di un brandello d’orizzonte
che mi consegnasse risposte
ho passato giorni
acquattata in angoli di tempo
senza il coraggio di aprire
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890 poesie pubblicate in Creative Commons in questa categoria. In questa pagina dal n° 241 al n° 270.
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