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Sociale
Le 12103 poesie pubblicate sull'argomento 'Sociale' Poesie sociali |
Uccelli di metallo
celati e muti, planano silenziosi
nel cielo tinto di rosso.
“Intelligenti”ordigni,
cadono tra le rovine
devastate dall’odio.
Ruscelli in lacrime
scorrono nel grembo di madri
chine sui figli privi di vita.
Uomini
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Notte insonne dei preti in convento
cilici frustanti allertano rondini
e gatti in agguato aspettano errori
Sigarette a
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Le mie mani se ne vanno,
se ne vanno per la loro strada
le dita imboccano mete sconosciute
si allontanano da me
e non mi obbediscono
Le mie mani sono come i sogni
si illudono di rispondermi
sono calde come l’amore
e come l’amore bruciano
Le
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India |
04/08/2016 22:27| 1073 |
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Ognuno va da sè
a briglie sciolte per la via
come schegge impazzite
a seminar morte e distruzione
Semi di follia
attecchiscono dovunque
come fili di malerba
che infestano i raccolti
Hanno anime nere
come le loro bandiere
e le loro
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| Se me parte el alma, patria mía
al verte apaleada, sufriendo así
Yo que por ti, mi vida daría
y sé, que de nada te
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| Ombra cupa nel bosco
condominio alimentare
labirinto di respiri e fruscii
Alberi in gara
al podio la luce
e chi perde
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| Son nato da due bravi genitori,
un uomo ed una donna innamorati
dell’onestà e gran lavoratori,
ma con il tempo ...
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| Bambini di tutto il mondo
fanno un grande girotondo.
Stretti si tengono per mano
e con voce accorata parlano:
-Se da paesi diversi veniamo
a uguale razza apparteniamo.
In noi scorre sangue di colore
rosso ardente come l’ amore.
Fragili cresciamo
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| Domenica d’estate: tutti al mare!
Diceva un ritornello assai famoso:
“Ci vanno per mostrar le chiappe chiare”,
e tornano
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| Cavalcavia incompiuto
evapora la salda certezza
di respingere fiori illusi
dagli pseudo samaritani dell’ultima
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| Accelerano per andare dove non sanno
tossiscono e bestemmiano i motori
e teste molleggianti sciacquano sguardi
poi qualche
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Caro Renzi
son contenta perché no?
Ho il posto dopo tanto
dieci, venti che dico trenta
di precariato
sbattuta
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| L'anima racchiusa in una bolla di paura...
non più ride, non più balla Dorothy,
non brillan più stelle negli occhi del suo amor,
ma frecce fulminanti a strapparle il cuor!
Non più mani carezzevoli sulla pelle,
ma usate
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Si può lasciarsi vivere come
umani trasparenti,
invisibili, attraversabili,
seppur traspaia
nobile animo e grande cuore,
poi...
mossi da
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Mi chiamano la "PACE”, sono bella,
ho gli occhi grandi, azzurri come il cielo,
e sono venerata in tutto il
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All'Improvviso
come fulmine
un grido a Dio
e la violenza umana
ripudio d'amore
e ciò che era intero
ora è polvere che si disperde,
illusi che il proprio atto
sia olocausto da offrire
esplosione d'anime
e soffi e sconfitte
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Il sudore brucia gli occhi
stropicciati a dorso di dita
e i sogni hanno bisogno
di palpebre adagiate a riposo
Sole e
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| Gli assassini sono qui
individui servi della morte
in odio a qualunque vita
non esclusa la loro
mai illuminata da amore.
Sono giovani gli assassini
convinti dei delitti
purificatori di un mondo
che ritengono meriti
fiamme di stragi da
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| Cammino frettolosamente
senza mai guardarmi indietro.
Odo sempre più intensamente
dei passi, che come un tempo tetro
si avvicinano velocemente!
Ma... ho la primavera nel cuore!
Domani sarò difronte all’altare
a giurare eterno
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| Un sogno mi bruca l'anima, il cuore
mentre ripassa il tempo, la vita
la caducità di meste primavere.
Voce antica l'odio
annaspa fin dentro le radici.
Fa che io senta la voce che non trova eco
la preghiera a un dio senza altari
fino alla
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Mentre il tramonto le sue fiamme adagia
soffia il vento del dolore
vanno veloci, ancora più veloci
le finestre del futuro schiudendo
sospiri, lacrime, notti di singhiozzi
sogni divenuti incubi
figli della disperazione
di umiltà rannicchiata per
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Sulle lacrime di bimbi che cantano
le gioie e le paure nei campi di guerre
mio Dio salvaci dagli assassini.
Salva il tuo nome misericordioso
dalle voci di uomini che ragliano per Satana.
Le terre dove Ismaele coltivò la tua
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Si posa lo sguardo su letto disfatto,
su pieghe di lino sgualcito da umori
di bave olezzanti, maleodoranti.
Atto senza gradimento, senza
minimo godimento, ben pagato per
esser simulato.
Si perde lo sguardo, su pelle oltraggiata
umiliata, di
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Imparo ad osservare il male
senza protestare.
Il cuore, dilaniato
fra le macerie del mondo,
indossa le ali e s'impaura...
Non ha scudi, né calzari, oltre il pianto
d'una sommessa preghiera.
Rifletto sui germi oscuri
che nacquero con
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Nasce nella terra del sole,
dalle prime lune
mette l’anima dentro le parole,
per dissodare aridi cuori
dentro muri di verbo e cemento,
tra nodi da dipanare
ed i passi impervi di un’Italia in mutamento.
In questa terra di storia e cultura,
voci
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| Piove
a dirotto
tra lampi e tuoni
a tratti in pausa.
Piove
dal cielo scuro
raffredda l'aria
imperla il fiore.
Piove
e non sembra
giorno
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È un freddo inverno
e ci sentiamo tutti vecchi e stanchi.
Il tempo corre veloce,
e non è un viaggio di piacere il nostro.
Le strade di città sono buie
come quelle dei sobborghi.
Un prolungamento di agonia.
Da dove vieni
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| Questo tempo di rannicchiamenti
nel buco nero di rapporti simbiotici
che uccidono donne i figli in volo
perché l’amore
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| Baracche di legno e di latta di Lambrate
sotto i ponti lunghi della tangenziale,
il mio passo lento mi porta lì per caso:
una bionda bimba lì sopra una sedia
con le piccole mani con fatica armeggia:
che fai le chiedo oh mia cara
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| Mi accorgo che non vale niente la vita
se presa dalla parte sbagliata
basta guardarsi attorno
puntare il dito dove grandi sciocchezze annullano identità
e come magia sentimenti espatriano
lasciando chi rimane in una bolgia di dolore
lutti
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12103 poesie pubblicate sull'argomento Sociale.
In questa pagina dal n° 2251 al n° 2280.
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