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♦ Marcella Usai | |
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Sociale
Le 12103 poesie pubblicate sull'argomento 'Sociale' Poesie sociali |
Inutilmente parli a questo muro
coi toni vivi accesi
ma è sordo e non risponde
e cieco ti rimane e senza sponde.
Inconcludente conti di sprecare
la vita e i suoi sistemi
ma l’oro non ti basta
e si trasforma in turpe
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Che ne sarà di te
tra venti, cento, mille anni
quando il mondo
si muoverà più d’una trottola
e il tuo sguardo sarà spento,
immerso nel silenzio
della mente
con gli stessi ossessivi pensieri?
Fragile fiore senza
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Marial |
14/08/2016 15:29| 1362| |
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Degli anni ormai lontani
non voglio ricordare,
non voglio più pensare.
chi mi ha fatto soffrire.
È inutile mentire,
se un grande amore
non più riesce a dire,
t'amo, ti voglio bene.
Ricordo fosse ieri,
un cuore sulla
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| Coltello affilato
sanguina dolore
dal cuore malato
che non sa l'amore
gocce solitarie
d'anime trafitte
piccole storie
di vite sconfitte
sappia ognun però
donar una carezza
a chi se ne andò
con vuota tristezza
cadendo
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Volti ebeti
impalliditi dalla sera, da un fluire lento,
che scivola tra cumuli di lattine, alleggerite dall’incoscienza.
Vite sprecate
sotto un angolo di cielo,
nenie maledette si riflettono su volti intontiti,
che perso hanno, ogni
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In fumo
sempre e soltanto fumo.
Bello sprecare
giorni notti e voli
col gioco della vittima
immolata
la solita frittata
di salsa avvelenata
dipinta dalla mano
e dai pensieri
coi pargoli di ieri
nella certezza vana
impantanata
dei tuoi
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Nell’ondulatorio andare scivola la barca,
l’ombra sua stagliante accarezza le onde
mentre sperduti occhi brancolano nel buio
a migrare tra i muri dell’indifferenza
col vagante sogno che triste arranca
tra i marosi, nelle acque colme di
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Sprecata non si merita medaglie
quando ignorata strappa le sue maglie
sicura del suo niente
legata senza nodi a un accidente.
Divina imperatrice
del nulla e della storia da cornice
e anche se nessuno la colora
di certo resta sempre una
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Poi hai smarrito ancora
ogni nuovo passo
nello scuro labirinto
di uno sguardo stanco
E gli occhi come inganno
hanno invocato un gesto
mentre le stelle si rincorrono
nell'abisso della notte
Dove riposa il pensiero
sorvolando
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Vivono senza esistere,
dormienti in un sogno
senza palpebre.
Convinti d'essere immortali,
la falce li ha trafitti
senza spegnerli.
Eternamente proseguono
nella loro agonia,
annaspando per sfiorare
un barlume di falsa vita.
E gemono
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| I pensieri passano
sopra di me
come gocce d’acqua
su d’ una lastra di vetro
riversando sensazioni
che ancora conservano
il fascino e il profumo
delle cose perdute.
Ora la notte inghiotte
sogni non consumati
i segreti del cuore
le
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Per un mondo perfetto
questa Terra è anche troppa.
Per farne un posto migliore
butterei via i falsi predicatori,
i siliconati sedotti dallo specchio,
i violenti, i maniaci e gli impostori.
Vite insulse a far confusione
con bocche inutili
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Ti sento tutto nero
ornato di lamenti
in pettorina
dotato del tuo nulla accidentato
nascosto dietro i vetri
con l’ultima ragione
venduta a due per tre
nel giorno del millesimo perché.
Ti scopro ancora nero
inutile passaggio in
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Questa è la notte
prima della battaglia,
e i cavalieri al campo,
dove ardono le braci
come nel cielo le stelle,
sanno che presto, chiara,
sorgerà l’alba.
Alcuni dormono,
nelle tende distesi
in un facile sonno:
come solo
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Rotola un barattolo in fondo al vicolo
ed un'ombra col cappuccio, lenta,
lo attraversa, strisciando i piedi nudi.
Potrebbe sembrare qualcuno ridicolo
o qualcun altro che, turpe, spaventa
con quel respiro d'affanno e tu credi
sia meglio andare via
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| Io vivo stanca... mente sulla strada
sprecando i giorni miei
e il mio presente
col volto ricamato dal destino
col corpo pronto all’uso
a tarda sera
oppure quando l’uomo bussa piano
per non sentire i tocchi della mano.
Io corro vana... mente in
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Terra senza fiori,
cuore senza fiamma,
viaggi senza meta,
corpo senz'anima,
cielo senza stelle,
occhi senz'amore,
vita senza senso ...
somma di vite
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La mia solitudine
è un vicolo
così angusto
Sfrego
coi gomiti
sulle
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Bastava solo aspettare
che la vita reclamasse
che il momento passasse
gli istanti della turbolenza
attimi
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Wilobi |
13/08/2016 00:33 | 819| |
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| E questa vita al buio parla e gode
dell’apparenza stesa ad asciugare
sui fili dello spreco in faccia al sole
dove che il cuore duole
e s’agita tra i raggi e tra le ombre
di questo giorno triste e imperturbato
che mi allontana come questa
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| Un giorno, all'improvviso,
l'hai condotta nel deserto,
dove il vento solleva
nubi di sabbia rovente,
dove la pelle
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| Fiori per non dimenticare
fiori per contare le stagioni,
orgasmi di piante
per alare cuori che non possono volare
e
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Sono mani putride
sporche di sangue
morte che cola
estirpando candore
dal corpo
di sguardo innocente.
Tagli indelebili
spettri che ritornano
in incubi notturni
per l’eternità
perché spesso
la vergogna
il terrore soffocano parole.
Sono
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Perché, uomo,
dal peccato originale
ti hanno educato
a giudicare sempre
e puntare l’indice,
sempre domande amare
mai mescolando il cuore alla falange?
Mai un dubbio!
Assuefatto alla negazione,
educato solamente
a colpire al
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Quanto può valere la mia vita
pensava ingurgitando
con veloce avarizia
il liquido caldo
che lentamente bruciava le viscere
già sentiva il dolce veleno
attenuare il dolore
ma come serpe
attorno alla preda
ne succhiava la
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L'estate tempo di vacanze
al mare s'aprono le danze
per allontanare la routine
sole, bagni e via al cin cin.
Sulla spiaggia incandescente
un vù campà sta arrivando
col ritornello che va cantando
cammina lento tra la gente.
Sotto il
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Regalati un momento
spalanca gli occhi
allarga il mento
pensa che intorno
un bimbo muore
quasi ogni secondo
-scialla-
Se ascolti bene
il cinguettio a ritmo
s’intona col dolce odor dei tigli,
il sole splende
l’erba è verde
e il tempo
segue
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E odiarono l’umiliazione originale,
ch’evitabile parve,
dacché la festante novella vi fu comparata,
dagli ingenui ed
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Il Superenalotto è diventato
il sogno di milioni d’italiani,
purtroppo anche quando il risultato
delude chi sperava
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| Temuto quel Dio
ora è un relitto
beffato, sfruttato,
nascosto tenuto.
Indugia angosciata
immobile e muta
da tempo rimasta
la coscienza svenduta.
Dell’uomo sventrato
nelle terre sospese
rabbia e rancore
uccidono l’amore.
Con forza
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12103 poesie pubblicate sull'argomento Sociale.
In questa pagina dal n° 2221 al n° 2250.
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