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Sociale
Le 12103 poesie pubblicate sull'argomento 'Sociale' Poesie sociali |
E poi partire per un solitario vagare,
tra mondi di cartone e lune vuote
il ritorno é sempre stato d’aria e sale
odori di tabacco sfuso e reti per le
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Da ferite da lesione
fin sul dentro suo assediato...
miserabile accattone
dato in pasto e saccheggiato
fiaccamente in suo declino
nel suo fatuo opporsi inerme...
disarmato corpicino
spento, grigio, scialbo, germe
sussistente suo in digiuno
da
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Non ho vestito mai i colori della gioia
i drappeggi rossi e oro della seta
che accennano alle curve del domani.
Indosso un basco militare
un’uniforme a chiazze verdi e ocra
con tasche troppo grandi e vuote
in cui affondo mani di bambina.
Mio padre
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Farina dei poveri
scende dal cielo
mandata dal Diavolo
Si lamentano i panificatori
fatica l’inferno
a cuocere il
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Su di me non ho che ferite
quasi mai confessate, e così poco guarite
dai tormenti dell’anima.
La prima arrivò a pochi anni
quando correndo nell’aiuola del giardino
miseramente caddi su vasi di ciclamino.
La seconda invece nello slargo davanti a
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| Leggera nel giorno placido
vola cattiva semenza
e millantando qualità
scalza il grano;
siede ineffabile
sulla sedia del regista
colui che ignora
l’indirizzo del teatro
e unica recita
è la finta indipendenza,
onore tra ladri
di nominante e
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Ti ho vista giocare fra le macerie
di quella che prima era la tua casa;
ti ho visto cercare fra le mura crollate
una piccola bambola di stracci e cera
e mentre frugavi attenta a non ferirti
ho scorto la tua mano stringere ancora
quella della tua
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Tanta gente
non ha nulla da perdere e da trovare
la sera esce e non sa dove andare
guarda vetrine piangere miserie
ed è
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Moti di pietà
strappano lembi di stoffa
per legare mandibole
rimaste aperte per la fame
che adesso odorano di
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ragazzi strafatti
che han preso la china d’una vita
contromano
ragazzi che s’ attraggono
e vivono come se
non vivessero
invecchiano dentro gli specchi o da
hikikomori
abita il loro sangue una notte che
si lacera all’ infinito
-le
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| Nelle periferie rugginose
smaltiscono, i bambini,
ruvide carcasse
di creta
e i mal ricordi
oscurati e burleschi.
Fra l’erba alta, sognano.
I bambini sognano.
Ruvidi sogni e mani.
Non vincono medaglie,
ma lottano.
I bambini
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| non violentate più la primavera
del suo giovane sangue
non pugnalate la colomba
del suo cuore aperto alla
compassione
non schernite più la disarmante
verità che proclama
aizzandole contro
i mastini della notte
dal suo sangue si leva alto
il
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| Cosa resta d’una cattiva azione
un’impronta né chiara né scura
a metà tra l’alba e la sera
che vorresti ignorare ma non puoi sottacere
E il pensiero cade come per caso sul bene
un concetto che evolve. Inafferrabile...
Si spera. E si muore
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Me ne sto in silenzio tra il boato dell’indifferenza
nel mio mantello azzurro ed intenso come l’oceano
e il copricapo bruno
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Come ciottolo destinato a frantumarsi
ruoto fra le onde e le sferzate del vento
e ad ogni flusso, reflusso
restituisco al
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Cos’altro sono io
se non un mucchio di ricordi dimenticati?
Vado alla scoperta dei miti
che hanno ispirato i miei
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Sgomitare simile a remare
e colli pioppi al vento in platea
a farsi notare
Rizieri Pece
naufrago che cerca di
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| Amarla, fino al sacrificio, quando occorra ...
Ma voglio saper quale.
Se popoli diversi,
ristretti in spazi incerti ...
chi prevale?
Diverse razze, lingue, e le credenze
è raro non trovar dei riluttanti! ...
O Patria il mondo intero?
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| la verità è un lusso dice quel padre
che non ha ottenuto giustizia dopo anni
per il figlio falciato in una rapina
trovatosi per caso lì in quel frangente
dice -un sasso sul cuore-: forse
è di un altro mondo la verità
-tutto come sempre
insabbiato
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| Chi ci dice tanto è uguale
devi sempre lavorare
lui non sa che grande onore...
dover fare il servitore
non capisce l’
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| Una volta l’ombrello
era un piccolo tetto ambulante
e ospitarvi sotto qualcuno
era motivo di soddisfazione
e di piacevole
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| Chiusi in una prigioni di tempo
costruite ad arte da onnipotenti,
uomini eletti da un gregge senza pastore.
Siamo prigionieri ...
Hanno creato sbarre di anni
costringendo noi carcerati
a tirare i mesi e gli
anni con fune di speranza
per
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Amarezza d’un sorriso,
strappato da un bel viso
a lei che ama la vita
senza mali né soprusi.
Occhi alzati verso il cielo
in attesa d’un consenso
o in un atto di preghiera
a chi l’ha coperta di vergogna.
Da sempre oppressa tra le mura,
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Arida la vita a volte
secca ogni gioia
e l’anima sterpaglia
dove covano i ricordi
e il dolore un fiammifero
sfregato
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Un bacio ancora
per non lasciarli mai
e un abbraccio stretto
per non smarrir memoria.
Lì, sul Carso,
ad uno ad uno li accarezzo,
i miei fratelli,
dolci creature
come angeli indifesi.
Il mio cuore non s’arresta
nel portare loro amore,
nel
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Una penisola d’aspro catrame
si sporge dall’esotico entroterra.
Porto di schiavi,
rive dove caronte
beccheggia e canta,
avanti e indietro
carico d’anime.
Occhi scuri,
paura del futuro
e orrore del passato,
guardano l’onde
urlanti di
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Quand’ero piccolo
amavo giocare con le mani
in quel prato bianco
che ti era cresciuto sul capo
e scendevo poi
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Il mondo lento scivola
verso un suo mutamento.
Non vi son più valori
...solo un dio è amato!
Viver si può
solo se dio denaro
in tasca vien dato.
Non ci son più emozioni,
la bellezza del Creato
vanità del piacere ha celato.
Non vi son
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Ho portato avanti per anni
due scritture parallele
una con la penna
l’altra con la zappa
entrambe per scrivere
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Transumanza di emozioni
nelle alte valli dell’indifferenza,
soffio di autoreferenza,
di vaniloqui e solipsismi,
circondano e imprigionano l’istanza di altro
e ne tarpano le fugaci aspirazioni
a incrociare mille eperienze esistenziali.
Inseguire
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12103 poesie pubblicate sull'argomento Sociale.
In questa pagina dal n° 1321 al n° 1350.
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