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Impressioni
Le 31182 poesie pubblicate sull'argomento 'Impressioni' Poesie sulle impressioni |
Mugello dell'infanzia mia lontana
tu m'hai inciso nel cuore grande impronta
indelebile al tempo, e non è vana
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Impigliata nell'intricata
filigrana di patti e delusioni
ammiro l'intrinseca bellezza
dell'ordito della vita.
Attraverso la distesa della notte
nella fonda penombra
come schegge dipinte
guizzano scintille d'inganni
che con affabile
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| è polvere che vola intorno a noi, leggera e divina, dionisiaca e mutevole
soffia eterea come le pagine sacre del verbo e del sogno, del passo e del contrappasso
luce immaginifica del soldato, del pianto, del ricordo...
ha detto parole, versato
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| Inforco la penna su pagine di pergamena
candide, come campi di margherite
Traccio, vergo disegno e cancello
il molto ed il niente
che sento e intravedo
nella stretta via del mio vivere
non sempre intendo
Poi mi distanzio appena
a
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| nel rigido controllo delle emozioni
l'attesa ha il sapore del sale
come una lacrima segue la scia
scende rapida
una mannaia che recide attimi
sospende istanti precisi tra le ciglia
appoggia lieve i passi
sui battiti scanditi dentro il
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Aride zolle bruciate dal vento,
ferite aperte nella sgretolata terra
attendono il sole,
il seme
e in apparente morte annerano.
Fermo immagine.
Ruba la scena l'immobilità,
consolida nubi che incartano il cuore.
Impassibile la
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| Sempre troppo tardi si vede il filo d’erba
calpestato ancora respira
non muore per la distrazione del mondo
ancora oscilla al vento
ultimo dolce sollievo prima del tramonto
per accasciarsi esausto a baciare la terra
madre che l’ha generato
e che
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| Sto piena di silenzio,
annebbiata la stanza
da un giorno surreale
dove niente è possibile
oltre le strettoie
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Sto fra i passi e il volto della luna
il cielo che m’incanta per la luce
il mare dove ascolto la mia sera,
scrivere è divertente per il cuore.
Non sono poi, quel poeta oscuro
che investe tanto con il suo dolore
mi piace usare le regole del
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Cieli di un altro tempo
con il colore sfumato dei pastelli
e le nubi di altre notti
agghindate a favola d'oro antico
Parole incise a pergamena
fra le pieghe di una lacrima scura
posata ad arte fra le righe
e poi soffiata sul grembo dei
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| Nostalgie nelle brume stradine
sporcate dai fumi dell'alcol
alle tre del mattino nelle sere di maggio
lucciole affittate a tempo
danzano irriverenti nelle notti tribali
esorcizzando piacere ai bigotti animali
sbavanti alle gonne inguinali
con
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| Sera
di tarda primavera.
Su, la notturna falce già impallidisce
nell’ancor vermiglio cielo.
E qui le nomadi lanterne si incontrano
nella perpetua danza
che ogni anno si ripete, segno del rinnovato tempo
pregno di lusinga e di
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Bianca è l’aria.
L’onda del giorno
è come un uccello fra la neve.
E salta, salta,
più non ferma il volto.
La strada
affonda radici in questa valle,
non vende più speranza,
non ama la sorte di febbraio.
L'aria
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| Segnerà come il riflesso arrotondato
linfa e pioggia che raggrinza
per un laccio di vento di levantino;
sicché sarà,giacché è già vissuto:
come lo spirito mio
rinvenne rifugio e riparo.
In patimento e
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la mia felicità è colorata di miele
con sfumature di sole
è sfiorata dal vento
e ondeggia su nuvole amaranto
la mia felicità è un soffio lieve
di prugne e lampone
e fusa di mici
fra piume e aurore
la mia
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Ho pensato fosse il destino
ad inseguire la mia anima
e la mia natura di uomo,
agevole illogico postulato
al fine di giustificare il cammino.
Consapevole pienezza
del tutto e del niente
è l'incontro di due universi
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Quand’ero un pargolo - oh gentil membranza -
lieto n’andai vêr l’onde dell’Agogna,
e de’i pastor mi sonò una romanza,
dolce zampogna,
e allor che fui privo d’inquiete cure,
e illuso n’ero da un sogno di Vita,
miravo i campi, e i
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| Un viso serio racconta di nervi deviati
ascolti ovattati;
gocce scrosciano decise in giardino
lingua di nube nera
che decide il momento nitore.
L’ombrello è troppo piccolo
sul capo pioggia fastidiosa, intensa
capelli incollati invocano un poco di
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| Sviolina il sole la sua musica
tenero ricordo
tra le chiome dei mesi andati
mentre scopro l’andare
incolto dei miei baci
nutro l’alba dei pensieri
tra le coltri dell’inverno
gelida non sarà più la mente
mentre piange senza
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| Dovrebbero proibire le distanze
le ore del silenzio, la fuliggine dei giorni...
vorrei avere un tempo solo mio
per assaggiare tepori senza fretta
non tutto – l’essenziale:
visitare una chiesa abbandonata
scambiarsi tesori sedendo su una
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Penso
che la luce è buon umore per gli uomini,
e strani incontri sono amore tra gli uomini.
Impressioni,
IRREALI
sott'acqua e sopra il cielo azzurro
verso le onde ipnotiche dell'apparire,
suoni e sogni smorzati nell'aria
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Ai vetri l’ultima voce roca
penetra dal salasso della notte.
Si bagnano gli occhi
il riposo s’accende come fiammella
guidando le labbra corrose.
La notte sa già, che si ritorna
e si va verso ai campi ignudi,
alla terra profanata dalla
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Sassi che
in riva al fiume
hanno vissuto il tempo
saturi di pioggia sole e vento
Insetti sempre intorno a ronzare
Piume
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S'erge greve e maestosa
marmi policromi e capitelli
e nel nudo piazzale posa
con il vezzo di statiche sentinelle.
Rintocca sonoro il bronzo
al campanile
...è il richiamo di S. Lorenzo
ai suoi fedeli.
Spalanca il bronzeo portale
mettendo
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Vivì |
17/02/2014 10:39| 2976 |
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Fredd’era ‘l vento e in ciel la Notte bruna
coprìa di taciti assilli un maniero,
e la civetta d’avversa fortuna
spiccava un cantico callido e fiero,
e in tra le nubi indorava la Luna
l’ombra spettral d’un tristo cimitero,
e i monti e i
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Una stella silenziosa
illumina il mio letto
ogni notte sta
alta e fiera
giallo abbraccio nel bianco mio pallore
proietta l’ombra
tra
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| E mi hai lasciato andare,
correre per i prati del silenzio
senza trattenere la mia mano
che da lontano chiedeva le tue carezze.
Ti ho visto andare via nell'aria
vestito di quel sorriso che io amo
e di perle di rugiada sopra gli occhi.
Nel cielo
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Così si dice
ogni cosa resta impressa
anche se un po' traslata
lievemente defilata
Oggi lo sai si è fermato l'orologio
siamo in un buco nero da millennium bug
Allora dimmelo qual è la soluzione
ad ogni errore senza
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Non contarmi le sigarette che fumo
o le giornate di sole che non godo
non contare le volte che non so
rialzarmi dalle cadute
e il tempo che rimango a terra
conta gli attimi di fuggente coraggio
le scarpate che ho percorso
con i piedi nella
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India |
16/02/2014 11:08| 1915 |
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Amsterdam,
chi di noi rimarrà per ultimo in piedi?
Quale sputo di quale pozzanghera accoglierà le mie ossa?
Hai negli occhi la mia stessa voglia di mare,
di sgabbiare dalla routine,
madre di disperati e renitenti alla leva,
non ti ho
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31182 poesie pubblicate sull'argomento Impressioni.
In questa pagina dal n° 11671 al n° 11700.
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