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C’era una volta un Re
Le 28 poesie pubblicate sul tema "C’era una volta un Re"
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C’era una volta un re così s’aprivan le fiabe
e ogni narratore nel dir seguiva la sua strada
così faceva la nonna ai nipoti
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Sono nato
con una leggera camicia
di lino e di pizzi
in una notte impreziosita
dai profumi dell’estate
non era maestoso e possente
il mio castello
ma una dimora impregnata d’antico
dalle ariose sale decorate
con stucchi e affreschi
e una
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Marial |
29/11/2015 19:45 | 2128| |
Poesia segnalata
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Dentro logore vesti stremato
malinconica storiella flebilmente
farfugliava in gola,
era di lussureggianti campi il suo regno
e al dio sole esultava perché
tutti avessero nel cuore il paradiso
quando magnifico tiranno un giorno,
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| C'era una volta un re
tutto pieno di sé
aveva tante terre e castelli
tutti dipinti con pastelli.
Amava vestire d'oro e d'argento
e su bianco destriero andava come il vento.
Il popolo l'ossequiava
ma la fame l'abbagliava.
Viva
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| Era un gran portento
con il suo talento
sapeva assaporare
ogni nettare trattare.
Dove passava il Re
tutto era un traslare
filosofava e architettava
opinioni laboriose trasudava.
Costruire case e giardini
con aceri e castagni,
era di vitale
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C'era quella volta il re dei gatti
che sancì, da sopra un cornicione
"Deve finire questa repulsione
per topi, pantegane e ratti".
"Ma come, o re" rispondevan gli altri
"noi siamo simpatici e puliti
loro son
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DaviD |
29/11/2015 14:26 | 1966| |
Poesia segnalata
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Nei tuoi occhi,
nei tuoi sguardi
esisto...
comprendi ogni cosa
di me,
il mio istinto primordiale,
i miei dubbi, le mie
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| C'era una volta
un Re che non c'è più,
ch'avea donato al mondo le virtù.
C'era una volta
un Re che dalla morte
voleva esimer tutta la sua corte.
C'era una volta un Re
che adesso torna
dentro una stalla
per portarci
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| C'era una volta un Re
seduto su un mondo perfetto
distrutto
dal suo fare sospetto.
Comandava per bearsi
di se stesso
e di tutto quello
che comprava
per gustarsi l'adesso.
Il mondo poi cambiò,
finì le risorse,
lasciando
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| C'era una volta un re
che bandì un concorso:
cercava chi sapeva
tenere vivo il fuoco.
Si presentarono a lui
contadini e legnaioli,
carbonai e vetrai
che imprigionano la fiamma,
ma lui scuoteva il capo,
non trovava un calore
che non
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C’era una volta... un saggio bambino,
lo trovavano tutti bello e carino,
piccolo re si faceva chiamare,
con scettro e corona amava giocare.
Strega cattiva, in rospo lo trasformò,
saltellava nel fango, piangeva dal dolor,
paura aveva del buio
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Quasi come un faraone
si sentì un Napoleone
quando mise il suo cecè
sopra l'arca di Noè
Ma il diluvio non arrivò
ed il re si cimentò
nel duello col leone
per avere la ragione
sopra tutta la legione
Il leone
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Era il re dei quattro venti
che gridava tra i lamenti
di re mamma e re papà
con vigore in libertà.
Egli amava il maestrale
superphon fenomenale
con tempeste indemoniate
e tremende mareggiate.
Se soffiava lo scirocco
procedeva
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Libellule azzurre danzan lì leggiadre
dello stagno il limo si copre di ninfee
cantano ranocchi e piccoli rospi in coro
gran festa s’annuncia e dal vicin canneto
sbirciano lì curiosi ochette e topolini
lenta s’avanza una bianca di
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| Era un re senza bandiera
senza banda né specchiera
e per questo si sapeva
la sua faccia non vedeva.
Lo chiedeva alla regina
che diceva “E’ assai bellina!
Il tuo sangue è tutto blu
e ci sei soltanto tu”.
Lo cercava alla
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| C'era una volta
dietro la terza curva
e alla prima svolta
un regno incantato
che era la delizia
del palato.
Si mangiava così bene
che venivano persino da Atene
ad assaggiare la sfogliatella
quella di Napoli
si proprio quella.
E
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“Se fossi un Re ... scrivi il tuo sogno”
così l’incipit del compito di Luigino recitava
ed egli prese a sognare una grande frittata
promessa dalla mamma e mai mangiata.
-Ma che desiderio di Re è mai questo?
gli disse subito il suo
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C'era una volta un re,
annoiato di indossare abito regio e corona comunicò ai suoi servi:
voglio vivere nel mio reame come voi
indossando solo maglione di lana e jeans .
Ingaggio' il miglior sarto del regno,
fece arrivare dalla
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In un tratto di strada
che dritto al mare portava
si fermò un giorno
in una ventosa aria di marzo
una famiglia di saltimbanchi
si misero subito all’opera
con teloni, funi, sgabelli
e una grossa una palla azzurra
all’improvviso
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“C’era una volta un re”...
così comincia
una favola mesta.
Narra di un principe
innamorato
di una fanciulla
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| C’era una volta un re,
nascosto tra due fa...
Tra le pause e i ritornelli,
sopra un foglio un po’ ingiallito,
una nota si annoiava,
scivolò dallo spartito.
Saltellò tra gli sgabelli,
sulle corde di un violino,
dalla porta che si
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Narra la leggenda d’un re
dalle mille e più ricchezze
che per terre estese vagava
e per il vasto mare, recando
soltanto un sacco di lacrime colmo,
di tormento intriso, sino all’orlo,
cercando colei che amabile sposa
era stata, ma dal fato
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| Virginei, candidi seni
labbra umettate di rosso carminio
lunga, la chioma di boccoli d’oro
scende e indora le sue spalle d’avorio
incanta, stranisce, del suo corpo il biancore
ma il suo Re, non pare averla nel cuore
Un dì rassegnata,
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Jibi |
28/11/2015 09:48 | 1492| |
Poesia segnalata
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| c'era una volta... oppure no
un re senza corona
riusciva a malapena
a sedere sulla poltrona
rivestita di velluto
re da pochi conosciuto
un re bambino
parlava di foreste di mari
di montagne e nel parlare
diventava grande
finché
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| Sarà la prosa che incombe
nel progenio suo a innescare
la muta sentenza
di un figlio che anima non ha
se non per convenienza
di un re bambino che porta
doni di regno
in grembo ai sudditi
e fa sua sovrana
la disputa del dire o del
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C’era un re una sola volta
la sua storia chi l’ascolta
non sa ancora dove e come
lui eseguiva le sue crome
proprio sopra il pentagramma
disegnato dalla mamma.
Si sentì una sola nota
forse un sì o un là pilota
poi silenzio a
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Era un re senza corona
era fatto alla carlona
gli piaceva una poltrona
la più grande della zona.
Era grosso come un toro
con capelli e baffi d’oro
gran goloso di pandoro
li mangiava di straforo.
Ben pasciuto ben servito
si sedeva senza
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