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Quando la pelle chiama
Le 26 poesie pubblicate sul tema "Quando la pelle chiama"
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Inebriante è l'odore
che lasci sulle mie mani
quando accarezzo
la tua pelle vellutata
Amore
il mio spirito
ti cerca ansante
per annusarti ancora
Senza remore
arditi pensieri
rincorrono
selvaggi come fiamme...
il tempo che
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| Nella penombra
riconosco il tuo sguardo
e i miei gemiti
rispondono ai tuoi richiami.
Sono preda del tuo volere
e
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| Essenza di perla bianca
sulla tua pelle
percorsi sinuosi
alla mia vista
fonte di rugiada
fra le dita
Vibri
di corde
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| Dormi...
ti guardo
dolce richiamo
le mani
sfioran le spalle
cingono
il dorso disteso
assaporando
l'aroma
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| Ricciolo bruno
che virile richiama
il mio capriccio
sapore di voglia
ardente mi scuote
-pelle su pelle-
mi baci
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Zima |
14/10/2007 12:35 | 7731| |
Poesia segnalata
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| Misteriosa t’ammanti
di un’aura fascinosa,
nella luce soffusa,
rotonda e sinuosa.
Ora baci di fuoco
sulla pelle
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| Stille di sole tra i capelli
vestono di pelle
la tua pelle
baciata
dal silenzio
delle mie carezze
- nuda
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| Effluvio di muschio
virile il tuo tocco
gemente d'amore
mi rende
nel fiore che schiudo
al tuo cuore
mio amato
rinserri
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I nostri corpi
ardono dal fuoco della passione
Leccandosi le dita
intrisi nel piacere
affannosi
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se non ci fosse tutto questo
ti regalerei un fiore
spalmato del suo stesso miele
se non ci fosse
ti appenderei a
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Pelle chiama,
espande nell'aria
odori intensi
pori trasudano
desiderio,
richiamo indiscutibile
con voluttà
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Aleggia un'aria di primavera;
il tempo si ferma
e albeggia la sera.
Si quieta il rumore
e solo i respiri
e il batter
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Il vestito che scivola
lascia nuda la pelle
- nella notte il richiamo strazia -
le mani indugiano
dietro la nuca
-
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| Ombre sinuose
scolpite sul tuo corpo
muovono richiami
alla mia carne.
Brivido sale
sulla mia schiena,
ventre
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| Tesso la tela del tempo
trame di antichi colori
oblio di mandorle amare
speziate da languido miele.
Travolta da mare in
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Apache |
13/10/2007 12:17 | 6293| |
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| Stanco, distrutto
occhi spenti,
muscoli tesi.
Mi butto sul letto,
intorno buio e silenzio.
Un fruscio,
profumo di
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| Mi rivesto
nell'intermittenza del neon
- anche lui -
attimi scippati ai sensi
abbandono alle sue mani cupide
la mia pelle trasuda
nell'odore inebriante
ogni lembo ne è avvolta
- non ho saputo resistere -
fuggevole incontro
guizzo d'una
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| vivo per mirare ogni sera
in penombra nella stanza
forme d’ebano lucenti
rispecchiarmi nei tuoi occhi
il tuo corpo i tuoi anni
il ricordo il futuro
siamo sempre nell’attesa
dell’incontro degli umori
suoni d’arpa celestiali
i tuoi sospiri e le
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| Crudele giaciglio spinoso mi strugge
celando il sogno tra quinte oscure,
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| Ciocche di pelle tremula,
nei solchi silenziosi d'un pensiero.
Soffiami d'ondulati sguardi,
in una notte
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| La notte abbraccia
sulla pelle il mio silenzio
mentre flebile s'accende il pensiero
leggero il vento scrive
sul
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| E sembra che dormi
fra le onde nere di seta
di lenzuola sfatte
nel cielo contorno sinuoso;
stelle si accendono
al
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| Mi donasti te stessa,
la tua prima volta,
timida ma convinta,
maledettamente sensuale.
Ci amammo dolcemente,
senza fretta alcuna,
irrimediabilmente attratti,
mai ci saremmo separati.
Fu un crescendo di euforia,
di sgorgante sudore
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Scivola velluto su petalo di rosa
la tua pelle sulla mia pelle...
Scorre il velluto morbido
sul candido
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accarezzami
correrò
tra le tue braccia
baciami
sentirai la mia bocca
schiudersi all'amore
sdraiata accanto a
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Pallida e silenziosa,
scivola la luna
sugl'inesperti amanti,
di desiderio e timor
tremanti.
Sulla riva del mar
li trovò la notte,
solitari e sciolti,
ebbri d'estenuato
languor;
del primo frutto
colsero
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