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Ieri pubblicate 23 poesie e scritti 35 commenti.
Poesie pubblicate: 361’412Autori attivi: 7’477
Gli ultimi 5 iscritti: Vladislav Prazko - ac autore - Valeria Viva - GiuseppeGiannotti - Marta Paolantonio |
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Ricordo
Le 53 poesie pubblicate sul tema "Ricordo"
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Quando s’intravede l’albero del ricordo
la memoria fa affiorare i pensieri
accantonati nella soffitta del tempo.
Immagini frammentate si ricompongono
come in un mosaico.
Allusioni materiali, al tranquillo scorrere
del tempo, alimentano desideri
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Una margheritina appassita mi sorride
dalle pagine di un vecchio libro
sfogliato per caso
per magia la mente intraprende
un viaggio a ritroso nel tempo
aprendo le porte al ricordo.
Mezzo secolo di giorni pieni di tutto
si staglia
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Sily49 |
31/03/2014 06:35 | 948| |
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Sol che fonde all’orizzonte
d’oltremare onde
danzando al canto d’usignolo
fiero s’accende crepuscolo cromatico
Uno sguardo al cielo volge
nuvole accarezzando
anzitempo alla sera
Naviga mente su verde collina
tra neuroni del
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Ricordo amarezze
nutrite d'errore,
ancorate al dolore
dietro il silenzio
dietro il risveglio.
Quel vuoto nel ventre,
la perdita crudele.
Ricordo l'intesa dei gesti,
delle folli mie corse
verso mete del mondo
a ricucire inganni
a risanare
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Fragile ricordo
scomposto
tra onde d'addio
amante di te stesso
cresci e decresci come l'astro
regina del buio
ammirato e tessuto di poesia
scivoli tra le parole
senza rimpianto
sconvolgi con destrezza
l'animo
che profuma
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Sfugge
al mio abile e tenero silenzio,
emerge dalla marea dei ricordi,
si materializza la sua immagine;
torna a turbare i miei sogni
in tenue veste di luce e volto di fantasma
Di rabbia e pianto
scintillano i miei occhi
nel sentire le sue
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No,
non ho perso nulla di te.
Cammino ancora oggi
sulle tue parole,
accarezzando il senso e la misura
di ogni passo,
senza mai confonderlo con altri passi
e altre parole,
per non ritrovarmi solo
un giorno,
per non smarrire la strada
del mio
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Il ricordo più bello
è quel fiore che raccolgo con l’astrazione,
quando tengo per mano quella dolce illusione
che mi trascina verso un fugace orpello.
Dove il sussurro del sol che tramonta
si spegne in evanescenti parole,
sovra quel
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| Ieri
come ora
tra le pieghe del mio viso
bianchi
profumati
di pesco fiorito
-dolci ricordi-
respiro
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| Nell'azzurro grave
brevi figure
migrano in un volo di stelle
E volare
volare con radici
nelle zolle turgide
Intanto un gemito
di pioggia
bagna i piedi
In un gioco di primavera
accarezzai
l'arpeggio sostenuto dal vento
E con anima
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| Il ricordo rimane lì
tra le pieghe dell’anima
nel pulsare del sangue
che mi scorre gelido,
rimane lì
come un bocciolo
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Ti guardo,
come ogni sera,
da uno specchio poco illuminato
che mi rimanda il contorno opaco di un viso
che sa raccontare i suoi giorni
solo con le ombre nere sotto gli occhi
e li scolpisce con la piega amara della bocca
mentre li incornicia con
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Frugo a piene mani
nel tempo del vissuto
riaffiorano frammenti
di vita incandescente
che fanno trasalire
il dolce sguardo dei tuoi occhi
e la loro ombra profonda
il battito nitido del tuo cuore
che mai invecchia
come il sorriso che di
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Julie |
30/03/2014 15:57 | 2024| |
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Uomo affannato
dietro l’effimero
cumulo di riserve
fatte di niente.
Della tua vita
hai eletto regina
la dea
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Quell’amo che tesi
rimasto è un miraggio
e quasi domando
se pur vero
o frutto d’un sogno.
Animato d’incontri
di dolci soffuse parole
voglia d’amore
in cuori mossi
da un solo respiro.
Sentire nel petto
la forza vitale
qualcosa
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Nell'ultimo mio viaggio
nei paesi dell'Est Europa
una donna mi disse:
"Mi ricordo di Padova.
Alla festa nel giardino
delle suore in collegio
si cantava la canzone,
quella della fontana.
A mezzanotte in punto
ti aspetto alla
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In tutto il mio cercare
nella mente, per ogni
mio ricordo non c’è
approdo.
Vaga il mio pensiero
alla deriva, come la
nave che non trova
approdo. E sono vento,
onda, alta marea ed
abisso.
Ritorna l’eco della mia
stessa voce a
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Ricordo che colsi
il fiore più profumato
del giardino d’inverno,
quello che emana
un effluvio di primavera.
Quella rosa nata
sotto le stelle
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| Ho pugnalate di ricordi sulla schiena
serrate tra i denti parole sincopate
Tra merletti e nastri
limitati al cielo
porto abiti lacerati
di un’esistenza mai indossata
Gli occhi sono lande senza lacrime
i piedi stretti sempre nelle stesse
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Jibi |
30/03/2014 08:26 | 1748| |
Poesia segnalata
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| Nei vicoli mai scordati
della mia esistenza
i muri scalfiti di salsedine
richiamavano il coro platonico delle onde
e la città decantava nei tini
e nei saggi singhiozzi dei volti stantii
il vecchio cacciatore di stelle
sedeva sul gradino
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Indietro
lontano
tu,
primo
di tutti
tra i ricordi.
Come sasso
e onda sullo stagno
riaffiori,
di tanto in tanto,
piano.
Era una donna
a limitar di un bosco
tirando panni,
nuvole nere
e vento
e fronde spettinate.
In quel treno
sui
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| Antico sapore di labbra,
alita nel lento battito,
struggimento nostalgico,
e l'infarto
dei suoi occhi,
affonda tra le ciglia d'anima.
L'intrepido tulle di malinconia
nel grigio perla,
sorveglia finestre di luna,
e condede un ritmo
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| Ricordi ancestrali
sulla scia del tempo
a volte, ti pigliano l'anima
in accordi di suoni
sul filo dei rimpianti.
E li vedi al vento volare
librarsi nello spazio cromatico
della fantasia,
in paradigmi di accenti diversi
affollati come stelle
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| Non morirò mai per te
e non posso più dirtelo
ma mi potrai ascoltare
nelle grigie serate d'inverno del tuo cuore
Ricorda!
Non morirò mai per te,
ma mi potrai ascoltare
nei splendidi giorni di sole
nei momenti di
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| Ogni istante del tempo
passato in fretta ...
ogni attimo sfuggente tra la gente...
ogni respiro tra malinconie
e gioia di vivere...
tutto nella mente
un ricordo sempre presente.
Ricordi di ascolti assenti
con il cuore che freme
anche di
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| Anima che risplendi più del sole
nella vita goccia di sale
tenerezza nel sognare
ogni parola nascosta nel profondo
nel sorgere dell’alba tu...
eterno mio fluire
luce che illumini il cammino, il
lento scorrere del tempo
amore e ricordo
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| Un genio birbante
fece dell'alba un tramonto
ed io ero sull'uscio
con gli occhi sbarrati.
Tremavano le foglie
come bimbi impauriti,
le galline tornavano
lentissime nel pollaio.
Le nuvole rosse
scendevano e salivano
a chiamare un vento
che
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Potessi ascoltarlo
il ricordo.
Seguirlo arrampicarsi
su umide pareti,
chiederei risposte
dove la voce può,
lamentando l’incidere di rughe
tacite a ogni bisbiglio.
Potessi spiarlo nell’anima,
quando siede in un
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Ricordi che attanagliano la pelle
nuda tra quelle lenzuola
sporche e lugubre
dal sesso di ogni notte.
Ricordi che
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Si perdono in inutili refusi di vita
si sprecano così
i miei ricordi...
come se nel tempo si fossero
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53 poesie pubblicate in questo tema.
In questa pagina dal n° 1 al n° 30.
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