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Cosa non voglio fare
Le 30 poesie pubblicate sul tema "Cosa non voglio fare "
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Non vuole l'anima,
occhi di uomo
diventati estranei,
incollati ai suoi piedi,
che la privano di nuovi passi
sulla vita.
Né brezza sul collo,
intollerante redine,
che impedisce
ogni brivido di libertà.
Rifiuta
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Spauracchio d'abitudine
cotanti vezzi
tradotti
in incrostate certezze,
fan vomitare
dissacranti finezze.
Di familistica distanza,
non avrà
con
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| Non voglio
che riemerga il silenzio
in questa notte
al lume d’uno spiraglio
impercettibile.
Rosse le guance
si
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| L’infelicità
è
di chi mi circonda
e
già mi percuote
come un bastone.
Essa
è qua intorno
a cercar tra i rifuti
qualche frammento
da poter ripartire.
Non voglio
quell’avanzar di poveri
che si celan sui margini
come
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| Le cose da spazzar via dalla mia vita son sì tante
in questo nuovo anno che s' affaccia al tempo
che per realizzare questo mio proponimento
vento gagliardo ci vuol d' alte maree alitante
Far perire d'incendio e tuono è il primo
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| Tempeste venti potenti
Terremoti, alluvioni e maremoti
Pianti, disperi, morti, timori
Anno corrente lasci in dolori
Cuori
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| Non vorrei agguantar scettro
offendendo gente
nel far promesse ingannatrici
non vorrei esser soldato
in mimetica bandiera di pace
agguerrito di bombe e mitraglia
né esser sovrano vorrei
che di ricchezza gode succhiando
a mo' di
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Insegnami
ad ascoltare il canto del vento
che scompiglia i tuoi capelli
e a respirare il profumo
dei fiori selvatici.
Insegnami
ad amare la bellezza
del cielo, illuminato
da stelle danzanti.
Insegnami
a leggere l’idioma segreto
dell’amore
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una domanda impertinente – così intima
merita una risposta verace che sappia di mosto
che faccia l’amore con le gambe
e scivolando sulla lingua s’incagli al palato
ciò che voglio – per scarto a suo fratello opposto
è
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Quando la creazione
tempesta il cielo di stelle
ed il buio a me vicino
ammira l'infinito
in quelle notti
non mi va dormire.
Grave è per me l'errore
di nascondermi in un letto
bianco candido
che nulla mi da da vedere.
Io non voglio
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Sviscera dalla carne amata
dopo il graffio dell’inquietudine,
l’essenza scialba e sbiadita
distillata
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| Non siamo infrangibili
E umani e finiti, così ci han pensati
Eppure siamo un senso che va oltre
Abbiamo carne
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Dolci oleandri di veleno fioriti
voi che conoscete i miei pianti
i defunti sorrisi
che porgete gentili i petali mortali
ascoltate i miei desideri e portatemi fuori
annegatemi nei vostri profumi
Invitanti giardini silenziosi
dove alberi Antichi
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Rimorso di alcunché tralcio
tengo rispettar per l'estro mio
e pè’ la dignità dell'omo
che sentomi sì tale,
non volgo mai a cibar,
l’anima dentro me,
di alcun sostanza di
ugual mi’ razza e stirpe
o animal venuto
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Stare fermo di fronte alla malvagità umana
stare zitto sotto la violenza del mondo
stare sazio sapendo che gli altri muoiono di fame.
E nella ribellione a questa società dell’egoismo
cullarmi della mia ricchezza materiale per
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Voglio salire sui tetti e gridare che t'amo,
non voglio più mettere a tecere i battiti del cuore.
Voglio essere una rondine dalle lucide penne nere
e volteggiare nel blù planando nel vento.
Non voglio più scansare pallottole
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Non voglio tu mi giudichi,
perché non voglio farlo,
non voglio tu mi menta,
perché ti dico il vero.
Non voglio dir non voglio,
perché vorrei che tu,
dicessi a me che vuoi
che io possa volere.
È questo che
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| Nella mia teca ho molti costumi
amabile ipocrita cortigiano
-perfino rabbioso –
e tutti calzavano a pennello
Allora non avendo altro nido
mi infilavo lieto in tal guise
di contraddittoria fattura
in esiti apparenti
Non ho più voglia di
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| Quante cose non voglio fare
specie se non è
il tuo cuore a ordinare .
Mi chiedi di seguirti in un mondo di follia
mentre io non voglio camminarti accanto
nella tua sbagliata via.
Mi immergo in un sogno di luce riflessa
dove tu non sei parte
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| non voglio fare l'elemosina
abbassare lo sguardo
ogni qualvolta -frequentemente
ti incontro ammonticchiato
sotto una pila di cartoni
non voglio più partire
per fantomatiche missioni di pace
dove si spara -per paura
e non si accende mai la
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| C'era una volta una vite lunga
un angolo di muro
ed una scuola bianca
In classe, colleziono vuoti a rendere
di autori
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| Estenuante solitudine urbana
anima da assenze incupita
vorrei trattenere
qualche istante di vita
sopravvissuto
alla
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| Cedere al fascino del futile,
di tutto ciò che è inutile
che non mi fa star bene,
mi illude e mi distrae
da ciò che realmente vale.
Perdere tempo
in dubbi ed incertezze,
lasciar posto a consapevolezze
maturate da
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Io non voglio più
restare tra memorie
folli e vaghe, tra
sospiri di rimpianto
tra dolore e freddo pianto.
Non gioisce il folle cuore
se non percepisce amore,
ed il vento del pensiero,
vaga sopra il mare nero.
Il fruscio dei
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Non voglio essere
la formichina
che ammucchia
tutta la sua fatica
e come un covone
di grano dorato
la lascia ai
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Darmi per non ricevere
Aprire cosce
che si
ardono
perché sono donne
perché sono sangue
sono mezzi di
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| E non potrò obbligarti
se non vuoi
anche se fa soffrire il non sapere,
come, perché, né quando non rispondi.
Vaga la mente
pensa tutto e niente,
vorrebbe urlare ma non più ritrova
giusta ragione
per tornare a
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| In un barattolo
Ne conservo il ricordo
Può un granello
Cambiarne il pigmento
Pescato dalla turbolenza
Portato dalla tormenta
Dal vento della malinconia
Dalla controcorrente nostalgia
Traspare in vitro
Complice l'aratro
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Piegar non voglio
la volontà mia,
a regole dettate
dall'umano egoismo.
Non voglio dimenticar
il bimbo ribelle,
che alberga
nel profondo
con spirito indomito.
Che nel candore
della sua ragione,
vestito solo d'
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| Non lascerò al domani, l’oggi...
lo voglio ancora conservare, nonostante il passar del tempo
e desidero amare ciò che più bramo,
senza dover rispondere al richiamo
della tua noiosa vita.
Non ti lascerò portarmi via, la
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