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Oltre opachi vetri
Le 70 poesie pubblicate sul tema "Oltre opachi vetri"
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Nebbia che inizia dal niente
soffoca la luce
e mi spegne il volto
a togliere il velo
dai miei occhi
una tua dolce carezza
per sentire la felicità
mi consegno
alla notte intarsiata
di madreperla
fra le trame notturne
degli abeti
e
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Marial |
03/06/2012 18:10 | 2623| |
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come in una mostra fotografica
appese
le giornate in attesa
visitatori distratti
assistono
al di là delle transenne
così si stende l'anima a rimirare
trascende
oltre gli opachi vetri della mente
lucida
voglia di te
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Pavidi fluttuano nell'aria i ricordi
verso quel cielo azzurro acrilico
che si scroscia da sporadiche chiazze,
di nubi in movimento.
Tinti color grano, i campi
pian- piano lasciano indietro
solo il grigio cupo di un viso senza
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Sono uno dei tanti giocattoli
esposti qui dietro questa vetrina
Oltre questi opachi vetri
condensati d’ aliti d’ ombre
mi disseto di incanti e profumi danzanti
Come fatati sogni
toccano, bruciano e sciolgono
fino a far sentire il cuore
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Presunto è
tal vapore
trasparente come l'acqua.
Molecole calamitate
su superficie invisibile,
nucleo di condensazione:
salta il tappo
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Stiamo immobili sul sentire
quando il tempo dopo il volo
rallenta su un pensiero solo
cambiando i colori di un credere.
La verità resta spesso nascosta
nelle realtà più scomode
vestita da stracciona
ci chiede
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Un riflesso mi somiglia
Vagamente... perfetto perché
Senza smania
Non si può conquistare con frenesia
Lo so
Sono... un non sono
Alterno momenti di smarrimento a sorrisi decisi
Sdraiata sulla libertà di... essere
M'accorgo
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È sera rientro
accendo la luce
mi guardo allo specchio
su vetro opaco
solite cose
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Il vento incalza
e possiede se stesso
-nel perenne soggettivo-
come onda del mare
principio e fine
dimensione
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nel regno del muto tempo
la mano, greve
si muove sul vetro...
e lenta, cancella
il velo dell'inverno
è solo più chiaro, ora
il fuori in attesa...
tele fiorite
di colori esplosi...
giorni dilatati
di generoso sole...
profumo
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L'anima
è il mio rifugio
dopo ogni naufragio.
Tace
in balia dei pensieri
vagabonda
in angoli reconditi
nei cuniculi sinuosi
di un mondo di vetri opachi
dove
echi di immagini
ripercorrono
intensi momenti di vita.
Impavida
in
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| Notte fonda in città:
le uniche luci,
lampi smorti morenti sui marciapiedi,
fuggono dalle case sparse dai vetri opachi:
intra- vetro intravedo qualcosa…
ma poi intra- vendo per pochi spicci
i mie’ occhi stanchi
al primo che passa.
“Ecco,
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E piangeva il vecchio la sua solitudine
adagiato su di una poltrona sgualcita e stinta,
con la mente di nebbia ed oscura d’inquietudine
per aver ormai perso la sua antica grinta;
E non più un caro gesto di conforto
da persone che un tempo
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Vetri opachi
di vapore di bocca malinconica
di amaro respiro
di stille di lacrime
che scendono dal viso.
Occhi tristi e spenti
oltre i vetri più niente
niente luce
niente piace
niente pace
tristezza giace.
L'amore
attanaglia il
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| raggi di sole
condensati di pensieri
riflettono dalla
mia finestra chiusa
filtra la luce
miscelata di chiarori
opalescenti
troppo deboli
per riscaldare
il mio letto
d'invernale passione
vestito
nuvole dense
di fumo
avanzano
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Il tempo trascina i suoi rintocchi
oltre i vetri opacizzati del pensiero,
mentre soffoco i miei sensi
tra le braccia di cemento.
La memoria è una condanna
per gli spiriti irrequieti
che hanno il buio sul sentiero
e il rimorso in fondo al
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In un sinistro
silenzio irreale
snoda la via
alacremente
un cane rovista ansimando
quel nulla rimasto lì a terra
innanzi a me
solo ...si solo
divelte ante
dai vetri assenti
assenze
tanto... si tanto scure
per il
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Caparbie le sere
del maggio consumato
mi aspettano sempre
ai limiti del prato
si accendono in cielo
vestite di rosso
distese sul velo
in una nuova bellezza
le aspetto con ansia
sul letto delle stagioni
fra ghirlande di fiori
sul cavallo
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Quale amore,
se non l'illusione
di amarti ancora
di cercarti tra bianche lenzuola,
la passione di attimi rubati
il desiderio di due corpi uniti.
Quale amore,
se non le doglie di tua moglie
quando ha partorito tuo figlio,
l'abbaglio di uno
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Sashia |
03/06/2012 14:02| 1098| |
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Dov'è il senso quando nel viale dell'ingiustizia
lacrime di spettri si posano sulla nostra pelle?
Chi la sensibilità non ha perso s'accorge
nel baratro di una visione del dramma
della carità meschina di chi mise al rogo i
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| Verso orizzonti lontani
sento sussurri di vento
che richiama il tuo tormento.
Il tuo vagare infinito
attende momenti di gioia
per farti gridare vittoria
verso momenti ancora di gloria.
Oltre opachi vetri
intravedo un tuo sorriso spento
senza
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| Mescolando la solita minestra
corre lontano la fantasia
e, con esperte dita, disegna
delle montagne il profilo,
del mare le onde.
Eroina del mondo nuovo,
principessa di un pacifico reame,
mescolo uova e farina,
pomodoro ed erbe aromatiche.
Ma
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| Il tuo sorriso,
non vedo più il tuo sorriso
oltre gli opachi vetri dell'anima;
ma, io lo ricordo
e quanta gioia mi reca il ricordo.
Il primo bacio,
la prima carezza,
noi che eravamo,
noi che non siamo.
Ed io ti amo,
forse ti
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| Dall'oltre filtrano
indecifrati emisferi di vigilie
in quanta poca ampiezza
dondolano fiochi i bagliori
di una mano sola la distanza
del levigare trasparenze d'ombra
- in schermi prima d'inoltrato azzurro
ora culmini d'opaco tra gli scuri
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Lia |
03/06/2012 12:11| 3269| |
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Aroma di bagnato
nei segmenti d'inquiete mani
appare finita la volta celeste
a questa visione liberata nello spazio
che una finestra chiude
Oltre opachi vetri
una sagoma che mai vuol morire
ha pelle di rovo
trasuda ancora -pulsa-
ha
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Non distinguo...
Figure indefinite,
deformi nelle occhiate
si cercano,
nel vortice del mondo
si disperdono.
Non si incontrano.
Oppur si toccano,
si sfiorano,
le labbra appena schiudono
e si amano.
Sempre dietro vetri opachi...
La vita vedo
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| E stringo i denti
mentre tutto corre
come in una corsa ad ostacoli
dove tempo per pensare
non c’è
e chiudo gli occhi
per centrar l’obiettivo
e concentrando forze ed anima
regalo il meglio
senza chiedere niente
sale la tensione
si
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No, non passerò la rossa linea,
che separa la semplice esistenza
dai falsi sogni e dalle facili utopie,
cullandomi nelle stesse mie bugie
non spezzerò troppo fragili catene
che trattengono illusioni del passato,
per scoprire gli errori e le mie
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| Fu il vento
a cancellare il volto
d’un naufragio all’orizzonte,
e del silenzio la notte
scrisse su vetri opachi.
Falsi
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Riflessi vetrosi
nascondono inespressivi occhi
emanando trasparenze opache
nebbie perenni
da far rivoltare gli occhi
comprendere se l'anima
ha ancora luce
spenti ma non morti
camminiamo su cocci di cristallo
ad ogni stilla di
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70 poesie pubblicate in questo tema.
In questa pagina dal n° 1 al n° 30.
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