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Natale dell'infanzia
Le 41 poesie pubblicate sul tema "Natale dell'infanzia"
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Nevica a Milano
Fiocchi di neve
scendono dal cielo
per adagiarsi sui rami
del vecchio abete...
Guardo
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Doraforino |
19/12/2009 11:34 | 5924| |
Poesia segnalata
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Il primo Natale che io ricordi
è di quella sera quando mio padre
piantò in un vaso di terracotta
un ramoscello di pino.
Mia madre legò
qualche mandarino in qua e in là
con uno spago, poi spense la luce
ed accese
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Negli occhi
tristi e spalancati
sulle favole perse
e i giochi mai visti
brillano
gocce di lacrime
che oggi verrrano
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Angela |
19/12/2009 00:02 | 1724| |
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| Neve che piume toccammo
quella notte che portò la tua nascita.
Dolce sorriso di gelidi rancori
sciolti come fuoco alle stelle
Bimbi che non più piangono
Bimbi che non più diventano rapite vittime d'incubi.
Ed io stretta
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Dove andranno i miei passi
se fuori il cielo è terso?
Ma non resto a casa, non stasera.
Indosserò
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| Passa in rassegna il cuore,
degli anni fanciullini, ogni Natale.
E, forte, l'emozion gli assale ...
Ma poi, chissà perché si ferma ...
in Quinta Elementare ...
Così, seduto in prima fila,
nel piccolo teatro, alla sua
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Ricordo una mano che mi stringeva
i pacchi e le luci di mille regali,
le carte stracciate di quei bei Natali,
adesso ricrepitano azionando una leva.
I temi di scuola scritti con nonno,
vetrine e giocattoli troppo costosi
non erano un freno dei
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Fuori |
20/12/2009 15:48 | 1544| |
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Due soldi di cacio
magro come un chiodo
alto come un fuscello
così ero io
al tempo dei fortini di legno.
Nessun faccia arrabiare papà
perché non sta bene
piano
non litigate
tanto è Natale.
Forse un trenino
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...Eppure non vorremmo un Natale come questo
arido e smaliziato
fatto di fretta
e di finti sorrisi
e nemmeno quest'albero impolverato
e questo presepe senza più luci
e stelle comete.
...Eppure vorremmo un Natale diverso
dolce di attese e
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| sfiora una luce la finestra
tardiva mamma accarezzi i miei capelli
col tuo sorriso lieve
i miei occhi han preso vita
niente potra' ridestare il sonno
papa' dorme ancora
i miei fratelli anche
esploro come fosse la prima volta la sala
l'albero
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Midesa |
20/12/2009 14:20 | 4878| |
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Ricordi lucenti
tra nebbia antica
baci struggenti
di vita amica
lampi ruggenti
di nostalgia
fatti di sogni,
di pane e fantasia.
Ricordo l'attesa ...
ne nasce poesia
di mano tesa
senza vergogne
né visi di cera
fiato di
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Dicono sia Natale
sostengono i calendari che pure mentirono a quel tempo.
Parlerei quindi delle luminarie
che vedo a tante
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| Un bue a riscaldar
la capanna c'era già.
Pastori viandanti
che offrono doni
casette di cartapesta
con tetti scoscesi
farina per neve
monti di sughero
prati di muschio
pozze di latta stagnola.
Angeli dalle ali dorate
segnano la via
e
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Ricordi dei tempi perduti,
quando fanciullo e innocente
esploravo il mondo
e gioivo
ad ogni sensazione,
ad ogni nuova
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Memoria di un soffice
fiocco di neve lucente
che accarezzava il viso
sempre ridente.
Gioia e calore
di baci e carezze,
d'amore sincero
che dava certezze.
Attesa del Bimbo
che il mondo aspettava
e di un semplice dono
che sempre arrivava,
di
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| Jara
profumava di gote
e calore di neve
spettinando
datteri e sorrisi
tra i riccioli impervi
Jara
labbra di melograno
zampillava balocchi
ricamati d'abbracci
con glassa di nastri
rubata al nonno abete
Jara
sussurrava fiocchi di
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| Un ricordo sbiadito
che il tempo serba con cura
di una sedia che diveniva
trono per un bimbo
il giorno di Natale.
Pantaloncini corti
e l'orgoglio di recitar
una poesia,
preparata con scrittura
incerta su un foglio
stropicciato
ove un neonato
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| Sfavillanti strade
canti e suoni
per un'umanità
ubriaca e sedotta
dalla festa del
volersi bene
a tutti i costi...
e mi prende malinconia...
e mi rivedo bambino
quando speranze e sogni
permeavano di gioia
i giorni del mio
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| Questa notte ho ascoltato un sussurro,
quasi un lamento, una nenia sottile,
un vagito, una stella, un pezzo d'azzurro,
due occhi giocondi, un umile ovile.
E uno sguardo materno, dolcissimo e mite
accompagna la luce d'una nuova
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Markfn |
20/12/2009 08:55 | 1864| |
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| Profumo di muschio
il mio Natale,
nei ricordi
di fiocchi di neve
posati sul cuore
e fili d'argento
intrecciati ai sogni.
Cadevano interi
i desideri
dondolando
su quei fiocchi
che vestivano
di bianco il Natale.
Tutto intorno
un
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| Tra gli scaffali dell'ipermercato,
sfrenati acquisti, inutili anche, spesso,
Natale oggi...
Statuine tra le mani,
ricordi, il presepe, tradizione
nel giorno santo della Concezione.
Il muschio per le strade di campagna,
farina pei viottoli in
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| Caro Gesù Bambino
mi hanno ordinato di scriverti una lettera
Tu sai che non posso scrivere liberamente tutto
Se veramente conosci i miei pensieri
per favore esaudisci i miei desideri
Fa che domani la mia mamma torni
e con lei le mamme
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| Era spoglio l'albero
innevato di un freddo candore,
con tante palline colorate
nella mente inventate.
Si scriveva sui prati bianchi
tra le parallele d'inverno
di una slitta improvvisata
che nessuno guidava in salita.
Noi fradici
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| Dove sono rimasti
i gesti ingenui
della neve sul presepe
i personaggi mossi
dalla tenera mano
di quel fanciullo
ormai passato...
Ricordo il profumo
acre e forte
delle bucce di mandarino
dei nonni e l'amore
sfumati dal tempo
ladro della mia
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| Ogni anno 'e chisti tiempe
c'è l'usanza di fare per Natale
'O Presebbio
M'arricord'...
'o juorno d' 'a Mmaculata
se metteva mano alla Sacra Rappresentazione
ch'era na' vera devozione!
Sotto 'o sguardo 'ncantat' d' 'e
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| Vi racconterò'
di quella Suora
che oggi ricordo ancora
di quando chiusa
dentro al convento
attraversai un brutto momento.
Era Vigilia,
tutte in fila bambine.
Il campanello cominciava a trillare
finché ad una ad una
non ne rimase
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| Soffici venticelli
accarezzano stanotte
i miei ricordi
dei giorni trepidanti
del pargoletto Natale.
Di porpora scolorita
il nonno furtivo si vestiva
con la sua barba bianca
un po' ingiallita.
Zoppicando,
poneva nel canestro
poveri doni
e
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| dal paese dei ricordi
caro ai miei occhi
offuscato tra le nebbie del tempo
giunge un trenino
i colori del natale
sulla locomotiva
a spalar dolci emozioni
un babbo vestito di rosso
dentro gli scompartimenti
un intero universo
una famiglia in
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Midesa |
19/12/2009 21:24 | 4907| |
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| ed eravamo noi stessi
i figuranti
nel vecchio paese
sfigurato dalla guerra
presepe di fame e di miseria
ma le stradine buie
riecheggiavano i suoni
di ciaramelle
venute giù dai monti
ed il freddo spietato
mordeva carni e cuori
ma un
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Mavec |
19/12/2009 21:01 | 1503| |
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| Sensazioni natalizie
di legno che arde
di mani che impastano
odori che avvolgono
in questa notte imbiancata
mentre i cani abbaiano
il grande albero
luccica
io nascosta
sulla scala
lo aspetto
arrivare sulla slitta
per ritrovare il
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41 poesie pubblicate in questo tema.
In questa pagina dal n° 1 al n° 30.
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