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♦ Marina Demelas | |
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Un uomo qualunque
Le 34 poesie pubblicate sul tema "Un uomo qualunque"
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| Stava nascosto sotto i portici, quando pioveva,
con il suo mondo, le sue cose, il suo niente .
Viveva alla giornata, senza pensare alla fine,
la spensieratezza e la lontananza dai pensieri .
Il tram tram della vita, riavvolgeva,
la sconosciuta
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| E' figlio della terra l'uomo qualunque
è rami e foglie e radica di quercia
s'inerpica nel mondo
e poggia le
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| Ho scelto te
uomo senz'anima
e hai fatto di me
non più una donna
tra le cose che non ho
c'è la voglia di volare
c'è la voglia di non dormire accanto a te
io ti parlo
chissà dove sei
hai portato via
tutti i miei
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| Quel parcheggio stracolmo
davanti al ristorante,
concentrato di persone ben vestite, ricercate.
Attendo i miei ospiti
assieme alla mia compagna tirata a lustro.
Si avvicina sbracciante indicando un parcheggio
un uomo qualunque che sbarca il
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| Ero solo, nel vento
in riva al mare tempestoso
vedevo gabbiani
ascoltavo rumori...
m'inerpicavo
nel dolce sentirti qui
ma ricordavo attimi, nel tempo
osservavo luci tiepide
di uomini senza meta
soli, ma fieri...
...sentivo il loro lamento
di
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| Svanito,
in una sera d'autunno
precoce,
quando ogni ombra
ha parvenza effimera
e la sola voce che odi
è quella
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| preso di sprovvista
soffiato via dal vento
non rimane che
un piccolo frammento
di quello che era stato
e forse non sarà
di un ricordo consumato
da una lacrima bagnata
che prima o poi
si asciugherà!
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| Il sibilo del vento.
L'insopportabile sensazione della solitudine.
Mi accosto alla finestra
dove sul vetro si inseguono strisce di pioggia.
Cerchi di piombo si dissolvono
dalla sigaretta.
Squarci di lampi illuminano l'immagine
del mio
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Mi avvicino all'enorme catasta
che si erge maestosa sull'umida sabbia
Lontana dalla tavola imbandita a festa
Fuori da questa festa festosa
che allaga l'anima mia
di struggente malinconia ...
Nell'oscurità anima ribelle,
sotto un
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Alla finestra gelida,
contorta e di legno,
sta il giovane vecchio,
con aria triste e pallida,
per quel ricordo degno
come se guardasse su uno specchio.
Gli urli e i monti
con innumerevoli venti
parvero fiochi orizzonti
che nascondon i veri
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L'orizzonte si rischiara
Con la calda e tenue
Luce del mattino.
Il verdeggiante mare
Culla dolcemente
Le piccole barche candide:
macchie spruzzate,
dalla notte adagiate
sulla marea lunare.
Il mio respiro ansimante
Ha preso il volo,
il mio
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senza nessuna cattiveria
scrivo queste piccole parole
il tempo stesso insegna
cosa vuole il sole.
Imparerò cose che nessuno sa
Scioglierò il ghiaccio nei cuori
delle persone avare e stolte
che a loro dire sono persone sole.
Sole,
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Lentamente piegato
nel suo istinto divino
è entrato nel tunnel buio
per attraversare la vita
in un ruolo sempre più stretto
più stretto d'una prigione
recita la sua parte
con indotta passione
o con vinta apatia
nessuno
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E venne un uomo
dalla notte dei tempi
per portare la Luce alle genti.
Dall'aspetto sembrava un semplice uomo,
un uomo come tanti,
ma era il Verbo fattosi carne.
Una Luce Immensa
apparve nel cielo,
ma alcuni pur vedendola
rimasero nel
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Invisibili si delineano i tratti
tra i colori dei dettagli
sfumando tonalità di altre storie
annacquate nella
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Ci fu uno spazio
poi due mani
a dipingerci il sole
nel passo lento del fiume
un passato
attraversato di un ponte
e le voci di sponde
al silenzio
affamato di parole
Dov'è
che s'attenua la luce
nello scrivere del giorno?
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Brevi istanti
di pietà
ci aiutano
a capire
noi stessi
senza compromessi
osserviamo
la vita
correre
nel nostro continuo
chiederci
chi siamo
porgiamo
la mano
a chi
veramente
amiamo
noi uomini
qualunque.
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Occhi come tanti
tra i tanti
Roteano pupille
in vortice d'assenza
cercano
tra la folla
lo sguardo smeraldino
L'unico
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Mi sei venuto incontro
con la mano tesa,
stanca figura di uomo
dagli occhi tristi
senza più domani.
Tu
uomo
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Ti aggiri per le strade
con pantofole sdrucite
e scoloriti bermuda,
con passo strascicato
e dimesso.
Sei un uomo
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Il mio Vicino
vive in una beata ignoranza,
ha una casa grande
ma abita una sola stanza.
Non fa acquisti dall’88
perché
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Batte il ferro d'agosto
sul mio corpo ormai nascosto;
dopo anni di tempesta
come cane fermo resta.
Fiume senza foce
m'attraversi sì feroce.
Chiodo senza croce
gridi al vento la tua voce:
polvere eri e diventerai
amare oggi è
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Efisio |
15/08/2009 14:53| 1280| |
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Appariamo tutti martiri
in questo gioco di parti
in un'esistenza
che non riusciamo a cogliere
nella sua totalità.
Risultiamo tutti vittime
di un destino inalterabile.
Diveniamo tutti carnefici
quando prendiamo il posto di
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raccontano i libri
che mangiarono
risero e cantarono
spezzando bocconi di pane
sorseggiando del buon vino
in un'ultima cena
raccontano i libri
che un bacio galeotto
di un uomo
lo condannò
alla vita eterna
raccontano i libri
che lo
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Hai
attraversato la vita
con me
Tu, uomo qualunque
inconsapevole
In me
unico e irripetibile
Ombra ora
per strade anonime
oltre quel limite
senza ritorno
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Camminava sul ciglio della strada
combattuto
all'erta
un uomo qualunque,
in una strada qualunque
nel buio di una notte qualunque
con la luna piena
e senza vento.
lo incontrai, mi guardò.
Il suo sguardo di dolore
mi colpì.
Ma la
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Ore grigie
d'un chiarore
rosso vivo.
Aspetto
indeciso
che arrivi il settimo cavalleggeri.
Rumori domestici
mi sono
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le anime parlano d'altro...
le stelle non so
solo in un attimo riuscirai
ad immaginare l'essere
di tutti questi esseri
ascolterai,
allo stesso modo,
confessioni d'altri mondi!
allora... perché l'universo?
onde d'urto
mi sovrastano
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Passi lesti
nella notte ancor piccina,
rimbombano
nel palcoscenico stellato della strada,
dove in scena va
un concerto di cicale.
Ombre sfuggenti,
corron via silenziose
su marciapiedi ingombri di vite.
Tu,
nell'umile dimora
senza
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L'amore fa raggiunger la luna...
idea vera del mondo,
nessuna riesce a dare;
in alto vola e il bello è sempre lì.
L'amore vero, sì, è proprio così'.
Ma se degrada solo alla passione,
non è più
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34 poesie pubblicate in questo tema.
In questa pagina dal n° 1 al n° 30.
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