Allontanata dalle proprie case,
disperata e senza niente,
muore tanta gente,
fugge dagli spari
in mezzo ai morti
per il potere e i denari
solo perché si vuole
mostrare di essere più autoritari.
A che serve la guerra?
Pensaci, in questa
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Pozzanghere di noia e d’indifferenza
riempiono volti distratti.
Viviamo il tempo della lontananza
nel rimuginare teoremi di distanza.
La falce implacabile del tempo
strappa ai rami le foglie
come il vento,
il calendario che strappa i
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Sulle strade del mondo
la prepotenza e la superbia irritante
affianca e distrugge la modestia.
Pozzanghere di noia e d’indifferenza
riflettono volti distratti.
Ci specchiamo senza vederci...
Le emozioni si cercano, s’inventano,
intanto il
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Piange un cane abbandonato
ai bordi del viale.
Piange un cuor di cane,
dolor ad addolorarle l’anima,
perduto e perso, piange il suo padrone.
Ad animo innocente piange l’amico cane,
mugola l’abbandono,
straziante solitudine ad obbligo
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Le spine del filo spinato
che circondavano
i campi di sterminio nazisti
erano meno graffianti
degli artigli
della loro nefasta ideologia.
Le spine del filo spinato
che hanno ferito il nostro passato
dimorano nell’animo degli smemorati
che
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Maschere d’ipocrisia,
di dolcezza e comprensione
dietro falsità e pregiudizi,
girovagando manipolatori
in perenne recitazione,
scivolando in vanità e superficialità.
Subdoli ed egoisti,
per sfuggire alla noia
si specchiano nel nulla.
Illusi di
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Narcisista patologico,
grande adulatore,
estremizzi le parole.
Sai come ferire,
ti senti potente, autoritario.
Il tuo comportamento,
ti dà soddisfazione.
Sei un manipolatore,
tuo desiderio annullare
la volontà altrui.
In perenne
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Credetti di non pensar e pensai,
pensai al mare, al vento e
alle nuvole disorientate,
pensai a quel che pensai,
e venne il tempo del ricordo.
Credetti d’abbracciar il mondo ed esitai,
volo di gabbiano sulla cresta dell’onda,
pensai di pensar e non
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Ad estasiar la notte son stelle cadenti.
Notte in bilico fra scorci di sereno
cielo oscuro e silenti fantasmi
ad attraversar le tenebre.
Notte a tambur di cuore,
battiti a correr repentini,
fiato corto a perder rintocchi,
disorientato e nel ciel
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Nella vita tutto serve,
anche il dolore, le ingiustizie,
è tutto esperienza che ti fa maturare,
anche il dolore che ti fa soffrire.
Ti fa capire...
Tu che sei ingenuo,
pronto a dare, a credere
impara a sceglierti le persone.
Ci sono tante
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Allegro girotondo delle onde,
poeta senza parole,
vento senza sibilo
Il cielo non sa piovere!
La terra ha sete d’amore,
guarda il cielo,
non piove amore,
amore non piove più sulla terra.
Semina odio, esasperazione, squallore,
non si vuole
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Il cielo piange lacrime amare,
ove imperversa il temporale,
grida disperate travolgono amori e gloria.
Non v’è Pietà, per anime innocenti,
la guerra sferraglia ogni evenienza,
ogni bruttura avanza,
ed ogni bomba, esplode in un mortale
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Ipnotizzato
davanti a un foglio bianco.
a meditare davanti al confessore,
a interpretare il tempo
che mi duole.
Tante maschere di virtù,
vestite da buoni propositi,
di altruismo, di solidarietà,
di buone intenzioni
e buoni sentimenti.
L’odio
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Un cinguettar solerte ad ammiccar la mente,
incontri e scontri ad incantar la gente,
un cinguettar allettante.
Cinguettano le allodole, merli, pettirossi,
il romantico cardellino dal fischiettar gentile
canto soave e cadenzato.
Starnazza la papera e
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Il vento stanotte ulula,
piange struggente melodia,
piange per i nostri fratelli
assediati dalla guerra.
Volano lampi, brilla paura nel cielo,
rossa di lacrime e del sangue,
cade morte sulla terra
Un pugno dritto allo stomaco,
il cuore dei
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Avrei parole e parole a dedica di vita,
ad accarezzare l’anima e far risplendere il cuore.
Avrei risa e risate a decantare e sogni, da sognare...
Avrei ma, il silenzio ha ammutolito le parole,
il pianto ha rubato le risa,
e la coltre di nebbia ha
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Non riesco a perdonare
i responsabili della Shoà.
Non riesco a dimenticare
lo sguardo smarrito
degli ebrei che svanirono
nel fumo pungente
dei forni crematori.
Oscurando il sole.
Non riesco a dimenticare
Auschwitz, le scarpe spaiate,
i
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False verità
ingombrano le
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Vibrano Le corde
del violino
le note
saziano il cuore,
ma inciuci
e dolori
afflitti da menti
maniaci ramificano
nella lor via
solo un’immagine
filosofica di sapere,
usurpanti leggi.
Poteri di stati
che violano
valore liberale
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Non v’è animo gentile o benevola riservatezza
che può sopperir all’arroganza.
Veemenza e scaramantica delicatezza,
individuale e mistica dolcezza.
Fratellanza in amichevole compostezza e
umile saggezza.
Nulla Può!
Indissolubile arroganza sorella
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Mi vesto di primavera,
ballo coi fiori,
crescono nuovi amori.
il forte profumo delle ginestre
col vento mi giunge,
le nari come finestre
Mi vesto d’azzurro,
volo nel cielo,
rincorro le nuvole
rido di vento,
le voci delle nubi raccolgo,
che
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Nel giardino ci sono tante rose colorate
ad espandere il loro profumo,
ed in mezzo a tante rose,
fa capolino un tulipano: un fior diverso,
altro profumo, azzurro come il cielo
ma non dovrà essere reciso,
dovrà esser ammirato e
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Un coro funereo di lacrime la innaffia
arsa e bruciata da fetide mani
Arriverà presto la tua fine,
la tua estinzione maledetto criminale!
Quando ti guarderai intorno
solo cenere vedrai
ti ciberai del tuo seminato,
le tue narici tappate da cenere
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Son anime vaganti è non han dimora
non hanno ne porte, ne finestre,
son vuoto circolare chiuse in se stesse.
Sono treni ad alta velocità,
scarpe che non hanno suole,
abiti lacerati dalle tarme,
parole dischiuse senza emozioni.
Sono il bruciante
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Cavallo bianco imbizzarrito tra dune
scuotendo con violenza la testa
asserisce quella sua negazione
al non voler essere sottomesso a chi
con la frusta esaudisce ogni desiderio
.
quel voler primeggiare affinché nessuno
possa mai affermare di
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"Scrivi poesia a ciascuna
chiusa tra omertose mura
quarantena indifferenza
vittime violenza".
Ordinò regina luna piena
subordinando notte serena
evocando libertà progioniera
auspicando si avvera!
Insana umanità
fin quando figlie scorderà
in
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L’invidia ottenebra la mente
è figlia della cattiveria
e sorella dell’ignoranza
un mare che fa naufragar.
Non c’è pace per l’invidioso
che semina angoscia e terrore
che fa tacere i sentimenti
e provoca tanto dolor.
Sulla vittima
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| La calunnia
è un vento sporco
che spazza le tracce
del bene,
che sibila e schizza,
che puzza d’invidia
e ammorba l’aria
di chi ne
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Come un falco, dall’alto dei tuoi giorni
scegli la piccola preda, quella più povera e indifesa...
Ti fiondi in picchiata, certo del tuo essere uomo
così privo di scrupoli e di altrettanta morale,
mentre i piccoli esseri alla mercé della bestia
si
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La nera Signora sorride
con la scure di fuoco,
intorno è veleno nell’aria,
l’universo, una bolla destinata a sparire.
Uno sguardo composto
in un mondo, d’anime inermi, d’esseri vogliosi di vita,
ma di larve che brulicano come formiche.
che
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