Dolce quel sentor ad anima cordiale,
rallegrar vita e senso d’abbandono,
mitezza e fantasia, sentimento a volar lieve,
lieve come neve, ad ovottar il cielo,
mitezza sentor d’un pensier in volo,
vibrar soffici parole, come bolle di sapone.
Note
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Nel silenzio della terra
crescono i fiori della serra.
Da un nudo biancospino
vola e trilla il cardellino.
In una fiorita aiuola
rabbrividisce col vento
una timida viola.
Sboccia l’ultimo fiore
come sogno d’amore.
Un sorriso sul viso
apre le
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Un pensiero fortuito
si presenta a sorpresa,
ti fa sorridere il cuore,
ti stupisce.
Trattienilo, non farlo scappare,
portalo al guinzaglio
con te tutto il giorno,
circondalo di attenzioni e di dolcezza.
Anche domani e dopodomani
sarà ancora
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Fu estate nel cuore
azzurri cieli e distese d’allegrie
anime ridenti e risa a perdifiato.
Furono estati al mare, e voli d’aironi,
oasi serene a corteggiar le ore,
loquenti amicizie,
stagione ad armonizzar i sentimenti.
Fu estate negli occhi a
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È pronta la scena
e s’apre il sipario
con tutte le storie
eterno monologo.
La vita sul palco
rimane sospesa
con una finzione
per fare spettacolo.
Cosi tutti quanti
diventano attori
si recita il mondo
in un palcoscenico.
Scriviamo la
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La natura, tempio di bellezza
ha costruito i suoi pilastri di vita e gaiezza.
L’uomo nel suo andare l’attraversa,
cerca di penetrare i suoi simboli
nella foresta.
Pianta nuovi alberi, dà nuova vita
sente i suoni, ascolta i colori,
felice dei
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Mi rifugio nell’infinito cielo
dipinto di un profondo blu.
È una notte di luna piena
accompagnata da luminose stelle
chete e leggiadre,
velate dal bagliore della luna.
Sollevo lo sguardo
ammaliata dal sovrumano mistero,
nella soavità del
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Uno sguardo al cielo,
un pensiero sincero,
nel crepuscolo serale
ammiro il firmamento,
le stelle m’ illuminano,
lasciano la scia.
Le mie stelle
fiori che lentamente sbocciano
sono gli occhi degli angeli,
sono sentimenti,
amore dato e
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Ammiro i tuoi colori,
sento la tua voce,
a momenti dolce e melodiosa,
altre volte impetuosa e imperturbabile.
Le tue onde cangianti cullano i miei silenzi,
mi abbracciano,
mi scuotono rumoreggiando
con le loro creste schiumose sugli scogli.
Come
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Ad effusioni lievi esprimi il tuo volere,
un’aquila reale in volo dalle alte cime.
Dimmi cordialità il cuore elevi di tenere parole,
le fai volare oltre le sponde del mare,
propositi a lasciar un velo.
Ad avvenenze e lucide espressioni,
di
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Adagiati conchiglia
nel tuo mare verdazzurro,
trasparente meraviglia,
ove rena a madreperla somiglia.
Profumi di mirto, di timo e di elicriso,
sanno di antico i tuoi ulivi millenari.
I tuoi merletti tessuti dal vento
t’ incoronano come
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Soffio di vento e tacito momento,
un volo ad atterrar fra dire e fare,
immensità di cielo,
ed un cuor veliero.
Arrivasti a mani vuote,
in ticchettio di frasi, ombre vaganti,
e sole all’orizzonte, arrivasti ad
illuminar il grigior dei
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Nel suo splendore riposa la terra,
mentre si allontana l’ultimo raggio di sole.
S’affacciano nel cielo quasi buio,
tanti brillanti
fanno compagnia al canto della luna.
Alti nel cielo come soldati
proteggono il tuo lieve rossore, Selene.
Si
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Dignità, vivi e vegeti,
a fior reciso su terra brulla,
ed un altro fiore ad aprir corolla.
Dignità, gemma a divenir foglia,
albero di vita ad innalzar la vetta al cielo.
La dignità non gioca
tiene occhi assai profondi,
è vestita d’ albe e
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Fuggiamo, fuggite,
ad ogni angolo di strada riposate
mentre un uomo cade, sogna e muore.
Avanti camminiamo,
un passo, un altro ed andremo lontano,
ad immaginar l’immaginabile,
fantasmi viventi e gnomi solitari.
Un pizzico di follia e
creder
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Sopiti attimi ed ammantate
ombre ad offuscar il viso.
Anima in trasparente velo,
volge domanda alla presenza,
Cosa pensi?...
Pensati e parlati, sei sola ad ascoltarti.
Rimproverati non temer ed innalzati.
Vaga e vivi ed in ugual vissuto,
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Immagini fluenti ad incantar lo sguardo,
minuzie a voluminizzar ambienti,
arte fiabesca a spennellar con gran lievezza.
Naif di prati, valli e monti,
paesaggi in candido tepore,
fiori dai profumi sopraffini,
e giganti girasoli.
Naif ad arte
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False verità
ingombrano le
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Alla mia vista,
code di lucciole
ricamano l’azzurro.
Verde smeraldo e oro,
intorno, sorride viburno
La notte fiammelle
di candele,
come preghiere,
Illumineranno Pan
riscalderanno sorrisi,
speranze per il mondo
stanco
Sorgerà il
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Eccolo di ritorno il carnevale
pazzo di gioia e di spensieratezza,
per ogni via a seminar gaiezza
egli s’appresta tutto trionfale
Non pensa a chi soffre, a chi sta male,
senza speranza in cuor, senza gaiezza,
a chi vive in un mare di
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Vecchio ed esplorante tempo,
sorridi e non ridi,
di quei tempi ove vivemmo d’ effimeri sorrisi.
Amorfi e sorridenti
sorridemmo amichevolmente
ed amici e nemici raccontammo le nostre storie
un mutar di percorsi repentini.
Di candido temperamento
ad
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Il sole che sorge, ogni giorno così luminoso
non è più gioioso del tuo sorriso,
non è più gentile dell’adorato viso
così civettuolo e così vezzoso.
Se sboccia una rosa nel mio giardino,
profumata assai, colorita e bella
o splende lassù una
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Se tornerò se torneremo,
andremo ad attraversar quel ponte
ove c’ incontrammo,
a sospirar d’amor al
riparo di un ombrello.
Se tornerò e se torneremo,
da quel ponte ricominceremo,
a sospirar d’amore ove
la pioggia bagnò i nostri cuori,
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Come Potrei spezzar l’indifferenza
alla stupida parvenza,
solitudini ad allargar piaghe dolorose,
mantello oscuro a crear l’irrealtà dei pensieri!
Come potrei?
Sorseggiar acqua pura e dissetar la noncuranza
armonizzar l’incessante battito d’amore
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A viso espanso e controvento
in campi elisi ed aggraziati,
ed assolate valli,
il vento scompiglia parole e voci
le mescola nella mente per ridurle in sillabe,
granelli di vocali e consonanti,
seme a prolificar l’essenza.
Parole spirituali a salire
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Aureola rosata, dorata sopra il violaceo mare,
accende nel mio viso un inquietante andare.
Voglio viaggiare, navigare senza vapore e senza vele
per distrarmi dalla noia,
come ape che sciama,
dolce miele.
Senza lamentele cerco una scappatoia,
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Lassù, sui monti innevati il vento tace e
guizzi di nuvole rapaci fan da ritratto al mondo,
specchio maldestro, dinamico e stravagante,
opera divina e opera terrena.
Quassù rimbalza la voce e fa eco,
un rotolar per valle in languide promesse,
quassù
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| Eterno ritorno del giorno,
Buongiorno!
Buongiorno all’alba, al sole di mezzogiorno
Curiosando lo sguardo corre all’intorno
Cercando dettagli,
rinascita da oscurità
L’occhio rivolto oggigiorno,
cercando tenerezza e dolcezza all’esterno,
come
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Son anime vaganti le ore della notte
fantasmi evanescenti e mute parole,
non hanno il riverbero del sole,
son buie e tetre son un orrore...
Son gocce d’acqua a scender dal cielo,
ed un cuore a far domande
ove nessun risponde,
son ore nere ed hanno
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Nella mia terra
si danza sull’acqua,
specchio nell’acqua salmastra,
musica di colori
di sciabordio
a formare sinfonie ancestrali,
stupenda armonia.
Eleganti come le danzatrici
del Lago dei Cigni
di Tchaikovskj.
Io vi ammiro, vi invidio,
il
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