Cade e sprofonda sempre più
sabbie mobili lo tiran giù.
Con forza agguanta pareti
lisce... ma con gesti concreti.
S’ode un urlo nel profondo,
si ripete... non lo confondo...
prepotente spinta di vita
si risveglia più accanita,
scabro, come
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Per fare un uomo di giusta statura
abbi rispetto per ogni creatura
e volontà di sapere imparare
ch’è libertà di riuscire a volare.
La nobiltà di linguaggio e d’azione
sia il tuo retaggio, il tuo alto casato;
sia la tua forza la grande
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| Eri tornata,
coi semi nel pugnetto,
a maggio, dall’asilo,
e li hai piantati col nonno
nel giardino.
Ier l’altro li hai rivisti
ed innaffiati,
alti e slanciati steli
verso i cieli,
le corolle ancor chiuse,
non concluse.
Hai dato un bacio
a
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| Ti ho lasciato dormire
sembravi così leggero
sembravi lievitare sul divano
i piedi composti verso l’alto
forse sognavano
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| Il mondo rimbalza il mondo
sempre
spesso su muri
a volte su mani a nido.
La bambina ha la palla in
mano
sorride nel ritratto
la gioia in posa fermata
per sempre
lei può decidere del gioco.
Ha processi lenti e antichi la
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| Equilibrio ed esperienza nella vita
formate da sofferenza e dolore
che lungo il cammin essa propone
in questa seppure nostra amabil gita.
Mai provar sian tali angosce ed affanni
che con amor, sorrisi, dignità grande
e voglia di vivere ad
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| Nun cambia mai 'sto destinaccio 'nfame
de 'sta passione che me svota drento.
Ormai è da trent’anni, so’ ‘n salame,
e ancora c’aricasco: “Ah paravento!”.
Me illudo sempre d’esse io er più forte,
de magna' ‘n testa a tutti drento e
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DaviD |
21/10/2015 21:55 | 1733 |
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C'hai ragione core mio, l'equilibrio è quello giusto,
ma nun te ne approfitta', nun ce prende troppo gusto.
Che seppure l'arberello col tuo aiuto e dedizione,
sta piantando le radici e se volge in arberone,
ogni tanto glie ce vole
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DaviD |
19/09/2015 06:28| 2120 |
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Sta repubblica latruna
chi liggi cca nascinu ogni ura,
Liggi ca levanu
u piaciri di purtari nni sta via,
beneficiu, armuinia.
Manca u travagghiu mentri i lastruna
mangianu tuttu lu sacrificiu di stentu e sudura,
sbacantanu li sacchetti, ccu
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Vellutate mani
come petali di rose,
accarezzavano, un visino smarrito
che fissava fiducioso, il profondo mare dei tuoi occhi.
Quanti sogni, mamma,
m’affollavano la mente spensierata,
percorrevo un cammino, attaccata alla tua mano
con calore e
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Gioia e allegria si trasformano
correndo al luna park
ottovolante accalappia pensieri
che dal cuore atterrano inaspettati
un giorno come altri
vissuto in compagnia
sterilizza quel senso di arrivo
ove in girotondo
passato e presente fanno a
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Si affaccia
dietro lo schermo del video
computer
e di lato sorride trillando
- il richiamo imparato è cucù -:
mi nascondo e riappaio su e giù.
Dopo trotta - son nuovi i suoi passi -
e raggiunge la nonna di mamma
che seduta in salotto riposa,
coi
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| Vento di novità sul tuo visino,
tutto il creato si presenta a te,
e dopo il mare le alte Dolomiti
e i fiori, gli animali e le stagioni.
Tanti sorrisi fanno le emozioni
e tutto è ritmo, i suoni e le canzoni.
Spalanchi gli occhi, imparano a
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| Nel buio della notte
con stinti colori
s’inciampa nei ricordi
di quando bambini,
ti interessi al fatto
che nessuno ci fa caso
ma il presente e’ certo
che viene dal passato...
Passato remoto di un trascorso
fittizio dove il giorno
era bello
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Sanguina l'aria
d'emozione assopita,
rigagnoli di cielo
sospirano
in attesa che il sole
arrugginisca.
In bilico
il nero filo in silenzio
srotola.
S'attende
di un telefono lo squillo,
che la pioggia smetta,
che un treno parta
o un
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| Era un braccio spalancato il pane
era un suono lieve la gioia
era un seno gonfio lo scalpello
innesco
interrò per sempre semi
germogli eterni
repliche d’amore.
Quante vite hanno scolpito
gli abbracci di una madre
così uguali,
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S’alza sulle punte il cuore
allo schioccar delle note,
intasa secondi, segna il passo,
cuce minuti con gemme
d’incanto.
Ritma il vento
fin dal grembo di madre,
battito d'ali,
un suono ancestrale
udito ancor prima che i giorni
inizino a
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Gli anni
che passano
nei palpiti di cuore
immersi nei gesti d’amore
a sfida del tempo.
Gli anni,
lacrime dei ricordi,
lacrime dei
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Piango anch’io
in quel campo
- distrutto dalla grandine
il raccolto -
su un masso, con mio padre
e la famiglia di lui,
ante il mio tempo.
E mi vedo
nell’aia della fattoria
quando l’ufficiale tedesco
punta il fucile su mio padre
ma non
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Silenziosa nel mio peregrinare
adagio il pensiero
su Te bocciolo profumato
di un giglio appena sbocciato.
Indugio lo sguardo
sulla mente
impegnata da volti sorridenti
e discorsi scevri di silenzi.
Mi chiedo se
tra le parole di un
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Ricordi, papà, quella giornata?
Era strana di suo perché da soli
- mai successo -
e stavi dando retta al desiderio
di soccorrere un uccellin ferito
trovato non so come sulla strada
e mi aiutavi in questo, gli fasciavi
la zampina con
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Nel tuo ascolto,
lo sfogo più riuscito.
Nel tuo dirmi,
le frasi più efficaci.
Hanno
gli accenti giusti
i tuoi sorrisi.
Hanno,
i comuni ricordi,
giovani perché
rincorsi
a chi arrivava prima.
Nel tuo fare,
i fatti
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Quanta amarezza trascino tra le stanche braccia
quanto tormento assegno al mio cuore
acciottolo pensieri nel sentiero dell'anima
per favorire i suoi rotondi ghirigori.
Sono una spugna che assorbe dolore
traggo dall'esistenza stille di sudata
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L’educazione è fatta di granelli,
come sabbia,
che chiudono le buche
della strada che fai, che devi fare,
perché qualcuno sa
che puoi trovarle,
così non cadi,
così rimani in piedi.
I valori son come dei mattoni
in
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Sognerai
di un viso dolce
con negli occhi la miccia
per accendere i tuoi
di un’altra luce.
Vorrai
l’emozione condivisa
di un sentimento
che si fa profondo
quanto più riaffiora.
Scoprirai
le tue stesse differenze
in lei,
la vedrai
fare
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| Lo chiamavamo
"il pino basso"
perché il primo ramo
era a un metro da terra
e anche i più piccoli
cominciavano la salita.
Ma era alto,
chi diceva venti
chi trenta metri...
E la prova di coraggio
era arrivare in cima,
dove le fronde si
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| Architetta la tua vita,
uno spazio terra- cielo,
una costruzione ardita
da non fare a bruciapelo.
Ogni camera ha il suo tema:
c’è la stanza del sospiro,
a ponente la più estrema,
dove dormi come un ghiro.
C’è la zona per gli amici,
è
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| Ho un arcobaleno nel tempo lanciato,
un ponte al domani da questo passato:
ha tutti i colori e all’apice brilla,
trafitto dal sole, di grazia scintilla.
E’ verde negli occhi di chiara speranza,
azzurro il suo mare di forza e costanza,
dal rosso
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Nella vita ancora spasso
è l’asilo il primo "passo",
e il bambino più gioioso
ci si addentra fiducioso.
Ed è un passo non da poco;
lui la vive come un gioco
la sua prima relazione
con un mondo di persone;
da "appendice" di qualcuno,
lui diventa
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