| Bagna la pioggia
Le chiome dei
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Morire
è come oltrepassare il buio
che oscura la notte.
Morire
è come varcare
i colori dell’arcobaleno
dopo un temporale estivo.
Morire
è come piangere qualcuno
senza versare
nemmeno una lacrima.
Morire
è come attraversare il deserto
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Pianto greve ad arrivar da lontano,
soffio di vento a posar sul cuore
voragine ad aprir insenature.
Piange il bimbo cerca la mamma
e missili a sfrecciar cadendo a terra,
macerie, detriti e case distrutte.
Il bimbo cerca la mamma!
Tanti cadaveri e
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Pensa non è finita,
piange questa penna
mentre scrive parole strazianti.
Piange anche il cuore
a causa di persone che non conoscono il doloree,
bastardi che non nutrono amore.
Senza senso, senza una ragione,
occhi che non vivranno sogni,
mani
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In un cosmo velato di nebbia
aziono le mie ali,
sulle note dell’amore m’ingabbio
preda di un sogno,
profumo di cielo e di mare.
Guardo l’azzurro velato
sopra l’acqua d’argento
e macino pensieri.
Barconi di migranti
sbarcano sulle coste
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Credere di poter arrivare al dunque non è facile
quando tutto si mette di traverso
potrebbe sembrare di dover attraversare un fiume
dove nessun appiglio corre incontro
nella vita guai adagiarsi segneremo la nostra morte
qualsiasi causa non sarebbe
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Potessi scriver una lettera,
indirizzo Paradiso,
o dar un messaggio al vento,
direi; “amori miei mancate”
non ci siete ed il cuor piange.
Potessi scriverei!
Oh potessi volar con il vento,
verrei ad incontrarvi,
e tornar di nuovo sulla terra.
Un
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Il silenzio ha la tua voce,
l’ombra il tuo respiro,
rinasce di te sempre qualcosa,
ovunque in me nei tuoi ricordi
e ti sento vicina.
Ti cerco in ogni alba,
sul ciglio del crepuscolo
con pensieri nottambuli,
nei giochi di luce
che ti vedono
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Soffia vento di guerra,
il giorno si fa sangue sulla terra.
All’ombra del crepuscolo
sento il mondo sconvolto da nefandezze,
sofferenze e angosce,
la luna fluttua di strazio e lamenti.
Resto qui nel grumo dell’angoscia
che m’ispeziona l’anima e
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Andammo ad incontrar il buio,
la ripida salita e negli occhi l’inferno umano.
Andammo silenziosi ed annientati dalla paura
ed un cuor agghiacciato di terrore,
fu il tempo dei morti viventi.
In quel treno non crebbero rose e ciclamini,
non fu
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Un universo di soprusi
per le anime di questa terra
è il mondo fatto di guerra.
Silenzio dentro la tempesta,
occhi scuri come la notte,
il tarlo insensato del male
che corrode ogni aspetto reale
agendo nell’ombra,
seminando morte e
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Memorie di sangue e di fuoco
tra bombe di macerie, la morte
copre uno spazio immenso.
Il sangue silenzioso e ancora fresco
bagna la terra,
sono uomini, donne, bambini
che non sanno il perché della guerra.
Perché? Per quale motivo
la loro anima
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Ti hanno strappato le ali
come bianco giglio reciso dal suolo,
piange la terra, si ribella il sole.
Hai combattuto tanto,
hai urlato forte tutta la tua disperazione,
nessuno ha sentito il tuo indicibile dolore.
Nessuno ha potuto
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La terra non ha pace, l’umanità evolve al male
si corrodono anime e cuori,
la guerra avanza e la morte mette radici profonde,
abissa e spoglia ogni buon proposito.
Signore figlio di Dio e padre dell’umanità e del mondo,
rinsaviscano i cuori al tuo
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I morti non fanno rumore,
non chiedono vendetta,
lasciateli dormire
nel sonno della pace eterna.
Non svegliateli con le vostre ritorsioni,
con i vostri missili spettrali,
smettetela di armare altre vite
contro i vostri rivali.
Non vogliamo
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| Manchi ai tuoi cari
al mondo
degli amici.
Manchi al giardino
a me
ai tuoi amori.
Manchi alla Terra tu
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Miraggio di morte nel deserto,
nevicano petali infuocati
sulla terra arsa e dissetata dal sangue
di uomini periti combattendo
inspiegabili guerre
che mai nessuno potrà vincere.
Armi infuocate dall’ingordigia del potere
dei signori faraoni
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Sei in quel tempo tra vita e morte
ultimo viaggio ad incontrar l’eterno.
Rivedo quel tempo ove
ad incontrarci andammo,
un insieme compito,
ove ogni tassello incastonava con l’altro,
ad unione familiare fu il nostro andare.
Giorni in fatal gioie e
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La terra trema all’improvviso,
ogni suo singhiozzo
porta devastazione.
Negli occhi la paura,
si stringe il cuore,
un terremoto emozionale
grida, urla e pianto angosciante
tra boati e schianti, il precipitare di sassi.
La tua dimora
diventata la
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A dipinger il cielo son le nuvole
ad ombre chiare e oscure,
volo di gabbiani ed anime in volo.
Terreno fertile ed un camminar solerte,
anime volate in cielo,
fluenti e invisibile ombre,
a trasparir tra involucri ovattati di sereno,
ove un dì,
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Furono notti e giorni nella maledetta terra
ove ogni bimbo pianse fiumi di lacrime,
e pozzanghere di sangue a tappezzar la terra.
Corpi ripiegati su se stessi,
rami rinsecchiti, d’amor derubati,
fievol speranza e la morte a soffocarla.
Non si spenga
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Si apre l’ultimo sentiero
così sento la tua voce
ma non capisco il mistero
d’un dolore così atroce.
Una lacrima mi sfiora
accarezzando il mio cuore
mentre si mostra l’aurora
la vita si spezza e muore.
Già scivola lo sgomento
ride la nera
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A fulcro d’emozioni per strade impervie
con anima in subbuglio scegliesti
il cuore e abbandonasti la ragione.
Amor unico ed estasiato,
celestiale veste di pelle profumata
e giardini fioriti ove camminasti.
Lilli andasti per sogni e carezze,
col
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Sovente torno in quei vicoli perduti,
profumi inebrianti impressi nella memoria,
odor di muffa e cantine, iuta e semi d’amore.
Venticello di borgata a rubar voci
e grida di bambini in gioco,
anime ad incontro e scontro nei vicoli stretti del
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Proprio qui
dove le foglie muoiono per mancanza di linfa,
scorpioni, millepiedi, ragni cospirano.
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Molto vicino a loro e con grande piacere,
scarafaggi, avvoltoi, vampiri e corvi
stringon le gambe,
.
mentre
lucertole -assetate-
si
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Ad alitar amore fu alito di vento,
fuoco acceso a conservar la brace,
soffio furente ad attraversar il cuore,
brividi di freddo e scottature.
Saman ad amor di vita,
viaggio da intraprendere in due,
tenerezza a morder le vene,
passo felpato per non
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Sei andato per prati immensi e
distese di beatitudini,
ove Angeli cantano l’eterna vita.
Sei andato con speranza di dover tornare a casa,
con amor a strapiombo e tolleranza.
Hai vagato inerte e spossato tra ospedali
e dottori incoerenti, con
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Fischia il treno, trascinandosi sulla ferrovia
che conduce al capolinea,
non servono i denari per la biglietteria,
tutto si ignora, ha una sola linea.
Il convoglio trascina un solo vagone,
sono in compagnia, ho il batticuore,
non ne conosco né
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A cuor espanso voli in cielo,
lieve t’adagi su stratificate nuvole,
un dir ed un far, unione solidale,
minuti, ore, risa ed opinioni.
Un cuore piange d’averti perduta.
A cuor di solitudine,
ti raggiunga la mia preghiera,
ad invocar il tuo
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Con leggiadria corresti al vento
ad assaporar i giorni,
cordiale umore e gentil maniere.
Ad ali aperte sognasti di sognar un mondo migliore,
danzanti voli e posar su fiori profumati,
gioie e dolori e continuar a volare.
Ad immensità d’anima
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