Sono sempre più persuasa di essere una voce che canta fuori dal coro ...
Mi sembra di essere quel cagnolino ramingo e randagio, che gironzola libero come l’aria e che nel suo girovagare, quando incontra altri cagnolini, legati al proprio padrone da una corda schiavizzante chiamata guinzaglio, avvicinandosi loro ingenuamente, viene cacciato come una peste bubbonica da allontanare perché contagiosa!
Non sono il tipo che si fossilizza sulle proprie convinzioni, anzi spesso e volentieri mi rimetto in discussione soprattutto quando mi accorgo che certi schemi mentali sono diventati vecchi, obsoleti e superati e vanno dunque soppiantati con nuove idee.
Ora il punto è che secondo me occorrerebbe rivisitare il nostro modo di vivere, e cercare di capire cosa vogliamo veramente dalla Vita.
Oggi la società ci spinge a "volere" determinate cose, ad inseguire sogni stereotipati e a realizzare probabilmente una vita che non ci appartiene poi così tanto se non si è capaci di discernere che cosa si vuole veramente.
Con questo non sto facendo una colpa alla Società, lei è quella che è, esattamente come tutte le istituzioni, le religioni e le ideologie politiche di questo mondo.
Chi più chi meno siamo tutti condizionati, ma il punto è che la maggior parte delle persone si fa scivolare addosso questa realtà limitante, permettendo ad altri di girare a proprio vantaggio questa apatica passività.
Ora la mia domanda è, come si potrebbe trasformare la nostra vita se solo cambiassimo il nostro modo di concepirla? Se un giorno la Zecca dello Stato sprofondasse e le banche non avessero più di che sussistere... chi pensate farebbe più difficoltà ad integrarsi in questo NUOVO mondo senza denaro: il poveretto (che già oggi ne fa a meno) o coloro che non riescono a vivere con meno di 10.000 euro al mese?
Non datemi della pazza solo perché sono una delle poche, se non l’unica, a sostenere l'inutilità delle regole e delle leggi e che la sola voce da seguire, altra non sia che quella dettata dal buonsenso (non mi azzardo a parlare della voce del Cuore perchè credo mi fareste rinchiudere direttamente).
A mio parere, il nostro sistema economico basato sul denaro può tranquillamente essere soppiantato dalla libertà e dalla gratuità della condivisione.
Per quanto mi riguarda considero tutte le forme contrattuali delle emerite cavolate che servono a chi ancora non è capace di "autogestirsi". Sono apolitica per scelta! Non ne sono nè al di sopra nè al di sotto ... mi chiamo semplicemente FUORI... e se ho pubblicato queste riflessioni è perchè vorrei che ognuno trovasse in sè la RISPOSTA alle proprie esigenze, una risposta che non va messa nelle mani di qualcun altro, sperando che questo sappia soddisfarla al posto vostro, ma dev’essere appunto la VOSTRA risposta.
Posso tranquillamente immaginare i vostri sguardi allibiti, che come minimo, stanno mentalmente etichettando le mie idee come utopistiche, non soffermandosi a pensare che basterebbe svegliarsi consapevolmente tutti insieme per renderle attuabili.
Il fatto di ritenere superflue le regole, non mi vieta certo di rispettarle se contengono dei principi che ritengo essere conformi al mio sentire, ma trovo assurdo dovermi adattare a delle norme valide in linea generale, solo per il fatto di essere riconosciute tali ai fini di legge, se mi rendo conto che ciò che stabiliscono, non va bene per me.
Certo è che non l’ho sempre pensata così, ma il bello della vita sta proprio nel fatto che l’essere dotati di libero arbitrio dà a tutti i diritti di cambiare idea in qualsiasi momento.
Questo non significa essere delle banderuole che cambiano direzione a seconda di dove spira il vento, ma vuol dire essere coerenti con l'evoluzione del proprio sentire da cui ne conseguono i cambiamenti.
Chiamatemi visionaria, illusa, sognatrice, deridetemi pure se la cosa può farvi sentire meglio, ma per favore, non mettete a tacere il vostro Cuore solo perchè la prepotenza della voce della ragione grida più forte.