Questa è la storia di un amore nato nel mondo degli insetti, nel quale regnava un re buono e giusto, amato e rispettato dai suoi abitanti.
Un giorno arrivò da lontano una bellissima farfalla con le ali di mille colori che con i riflessi del sole cambiavano le loro sfumature, tutti la chiamavano Violetta perché amava riposare sopra le viole e alcune volte sembrava mimetizzarsi quando prendeva lo stesso colore del fiore.
Violetta amava il vento che con grande maestria domava e danzava con esso, la brina nelle prime ore della mattina ma doveva stare attenta a non bagnarsi le ali,altrimenti non sarebbe più riuscita a volare , l’odore della pioggia,i temporali che in un piccolissimo istante cambiavano il paesaggio e i colori del cielo ma subito dopo un sole caldissimo spuntava dalle nuvole e le notti estive rallegrate dal canto delle cicale e decorate dalle stelle in cielo.
Il re la vide un giorno per caso,infatti spesso usciva dal suo palazzo e girava nel suo regno,tutti sapevano che fosse il loro sovrano ma lui non si dava mai arie e non era superbo, parlava con ogni abitante ed era sempre informato dei piccoli ma importanti eventi che accadevano.
Violetta invece era arrivata da poco ,non sapeva chi fosse questo re di cui parlavano tutti e non chiese a nessuno di conoscerlo … in fondo non le interessava e poi pensava che sapere chi fosse in non avrebbe cambiato la sua vita. Flic si innamorò di lei dal primo istante che la vide volare, così delicata e forte allo stesso tempo.
La farfalla lo vedeva spesso sotto la viola nella quale dormiva, così un giorno gli si avvicinò e cominciarono a parlare ma Flic non le disse di essere il re perché non voleva metterla in imbarazzo e poi avrebbe voluto che lo conoscesse per quel che veramente fosse, senza alcuna remora.
Si incontrarono così ogni giorno e dopo i forti temporali Flic aveva sempre paura che fosse accaduto qualcosa a Violetta e non l’avrebbe più rivista. “Forse non ha trovato riparo e la pioggia l’ha sorpresa all’improvviso” pensava con preoccupazione, soprattutto dopo che un giorno la ritrovò ad asciugarsi le ali sotto il sole … esse verano veramente bagnate ed egli rimase due giorni con lei fino a quando ella non tornò a volare di nuovo.
Anche gli abitanti del regno non dissero mai a Violetta chi fosse Flic, Avevano promesso al re di non farlo perché lo avrebbe rivelato lui al momento giusto. Il legame tra loro due divenne molto forte,nacque tra loro un grande e profondo amore e il primo si rese conto si non poter fare più a meno di quella meravigliosa farfalla.
Un pomeriggio dopo il più forte temporale che avesse mai visto, Flic incontrò Violetta sotto un immenso arcobaleno, ammise di essere il re e si scusò per non averglielo detto prima. La farfalla però gli rispose che per lei sarebbe rimasto il suo amato Flic e poi aggiunse che quella nobiltà d’animo che aveva conosciuto faceva onore ad un re. Solo dopo quella rivelazione la farfalla capì perché tutti gli abitanti del regno lo amavano e rispettavano così tanto.
Fu proprio in quell’occasione che Flic chiese Violetta di restare a vivere con lui nel suo palazzo e le disse anche che si sentiva solo senza di lei,quest’ultima accettò e dopo una grande festa andarono via insieme.
Il re fu felicissimo e ora non aveva più paura per Violetta perché nel suo immenso giardino sarebbe stata al riparo dalla pioggia nei giorni freddi e piovosi ma comunque avrebbe potuto godere della luce del sole che amava tanto.
La farfalla si sentiva una regina e non aveva mai visto Flic così radioso,loro uscivano insieme nel regno e poi tornavano nel palazzo ma durante la brutta stagione le uscite erano rare e poi la farfalla sapeva quando egli si preoccupasse nel saperla fuori sotto la pioggia.
Nonostante l’amore che lei provava per il re , sentiva sempre di più la mancanza del vento, dei grandi temporali che la costringevano a ripararsi all’improvviso e della brina che copriva l’erba la mattina presto ma non disse mai nulla di questo suo grande disagio, non voleva che Flic soffrisse e piano piano però dentro di se cominciò a morire.
Il re la vide strana, notò un cambiamento nel colore delle sue ali e le chiese cosa le stesse acccadendo, voleva sapere se stesse bene e aggiunse che avrebbe fatto qualsiasi cosa per vederla felice. Lei però rispose che egli non doveva preoccuparsi e che era felice perché l’amava tanto.
Una brutta mattina Flic trovò la farfalla a terra e i colori delle sue ali erano molto sbiaditi, non era morta ma egli si rese conto che era debolissima e che riusciva a malapena ad aprire gli occhi.
“Violetta rispondimi … cosa posso fare per te!!!”
La farfalla era esanime e Flic notò che il suo sguardo andava fuori il loro giardino dorato.
“Perdonami, sono stato solo un egoista, non ho capito il tuo grande sacrificio e tu per amor mio non hai voluto parlarmi della tua sofferenza.”
Il re la prese delicatamente, la portò fuori e la poggiò sulla terra bagnata dalla brina del mattino.
La farfalla sorrise, poi lo ringraziò e disse di amarlo. Dopo quella frase Violetta chiuse gli occhi.
Flic pianse e supplicò lo spirito della natura di salvarla,promettendo ad esso che l’avrebbe lasciata libera come quando l’aveva incontrata la prima volta.
“Le mie paure non la terranno più prigioniera” urlò guardando il cielo.
Una lacrima del re bagnò Violetta e come per incanto le sue ali ripresero i loro colori e lei ricominciò a volare.
Flic le si avvicinò e le disse che pur amandola non voleva più costringerla in quella gabbia di cristallo .
“Sei libera,verrò io da te e dovrai solo pensare ad essere felice e non farti più condizionare dalle mie paure che ti avevano tolto la libertà.” Violetta però amava così tanto quella creatura e non voleva lasciarlo.
“Come farai solo nel lungo inverno mio amato re?” esclamò la farfalla con un tono triste.
“Non sarò solo,tu sei stata nel mio cuore dalla prima volta che ti ho incontrato e da li non te ne sei mai andata” Gli rispose il re
Lo spirito della natura si commosse , si presentò davanti a loro e si rivolse ad entrambi.
“ Si Flic, ho esaudito il tuo desiderio perché veniva dal cuore ma per il vostro grande amore voglio farvi un regalo. Violetta, mia coraggiosa farfalla dal cuore grande ti dono forti ali che potranno resistere alle intemperie così la pioggia non potrà far loro del male, neanche nel più forte temporale.” Detto ciò esso scomparve.
I due rimasero senza parole e la farfalla dopo aver saputo del desiderio espresso allo spirito della natura amò Flic ancora più di prima.
Grazie a quel dono,si rese conto ,incredula ,di poter volare sotto la pioggia senza conseguenze, era proprio quello che desiderava ma per ringraziare l’autore di quel meraviglioso e inaspettato regalo cominciò ad aiutare gli altri piccoli insetti quando li vedeva in difficoltà, soprattutto le farfalle come lei.
E il re? Lui era orgoglioso della sua regina che molto spesso d’inverno tornava nel loro giardino dorato e rimaneva con lui. Non più per paura di farlo preoccupare per lei, ora non aveva necessità di ripararsi dalla pioggia ma solo per amore di quella creatura speciale che le aveva rubato il cuore e avrebbe rinunciato ad averla accanto solo per vederla felice.
Leggenda o verità mi chiederete?
Questo non lo so, ma un giorno ho visto una meravigliosa farfalla danzare con il vento, senza mai farsi sopraffare, neanche con l’arrivo delle prime gocce di pioggia. Poi è andata via e l’ho persa di vista. Chissà forse è andata dal suo re che non ama stare da solo nei giorni piovosi e spera sempre nel suo arrivo ma prima di vederla sparire le ho detto “Ciao Violetta,a presto.”