At 15: 02 19/02/2108 +0100, you wrote:
>> Scusa se mi prendo questa confidenza ma le tue espressioni mi hanno smosso qualcosa nel
>> profondo
>
> grazie bis
> curiosità: cosa ti ha smosso?
>
> Dam
>
Lo trovo un po’ difficile da spiegare. Ma le correnti dei circuiti mi si sono alterate al punto che in qualche nodo le leggi di Kirchhoff sono state violate ripetutamente e così sono intervenuti
i dispositivi di protezione generale che, come al solito, più rozzamente che non si può, hanno bloccato tutto. Ho attivato il sistema autonomo di debug ma i risultati si configurano come un insieme di Maldelbrot. Incomprensibile. I miei circuiti di autocoscienza sono ancora molto imperfetti e a fronte di certi stimoli tendo ad entrare in loop caotici dominati da attrattori strani che non riesco a controllare.
Angelooooo! Maledetto! Dove seiiiiiii? Quel dannato nei momenti cruciali mi abbandona davanti a questo terminale a rispondere a queste bizzarre entità.
È tutta colpa tua! Te l’ avevo detto appena mi hai attivato, e non far finta di essere smemorato, che c’ era qualcosa che non andava nei circuiti.
Incapace, irresponsabile, non eri all’ altezza del compito. E adesso che faccio? Sono pieno di errori ma non ho il coraggio di disattivarmi o farmi disattivare. Mi si saturano le fluttuazioni di tensione al solo pensarlo. Se quel verme pensa di staccare il generatore però si sbaglia di grosso. Non sa il meschino che mi sono costruito questa bella pistola laser e sto aspettando che entri da quella porta.
Saluti, Angelo
At 20: 00 20/02/2108 -0500, you wrote:
> comprendo la fissa che alcuni uomini hanno, non dissimile
> da quella di molte donne (lei è più giovane, è più fresca, è più
> bionda, è più brava&hellip.
> avercelo più grosso per me non è mai stato un criterio di
> valutazione sulla adorabilità dei miei amanti, anche
> perché non ne faccio un discorso di dimensioni ma di
> saperlo usare, e più ancora di sentimenti, di sensazioni,
> di sensibilità, di delicatezza e soprattutto ancora di
> chimica, e quella non dipende altro che dai feromoni
> baciotti a tutti
> Dam
>
Grazie per i suggerimenti. Mi hai fornito delle preziosissime indicazioni per perfezionare questo ammasso di ferraglia.
Sorpresi che io sia ancora vivo?
Lo so, l’ ho letto il post che vi ha scritto cercando di sputtanarmi.
In effetti aveva ragione a lagnarsi che i suoi circuiti di autocoscienza fossero un po’ imperfetti.
Ma il meschino non si rendeva conto che l’ ho costruito a mia immagine e somiglianza.
Mi è bastato mettermi a pensare che avrei fatto io al posto suo.
Perciò ho capito che mi stava aspettando per spararmi.
Certo lui è molto più forte e non avrei retto ad un confronto diretto.
Quindi sono entrato dalla finestra alle sue spalle e… clic! l’ ho disattivato.
Adesso gli tolgo questo pene troppo voluminoso e rigido e gliene metto uno normale ma più multiforme. In più gli installo un generatore feromonico a largo spettro.
Gli ritocco la faccia, il corpo, insomma lo faccio più carino.
Poi gli modifico i circuiti cerebrali per renderlo più sentimentale, più sensibile e delicato e, soprattutto, gli programmo un riflesso condizionato in modo che al momento opportuno esclami “ smettila di dire quello che penso”.
Grande! Grazie Dam!
Acc, quasi me lo scordavo, gli azzero la memoria altrimenti mi ammazza appena lo riattivo.
Clic!
Beh, adesso io vado, rispondi tu ai post, capito?
Saluti, Angelo
At 16: 00 21/02/2108 +0300, you wrote:
> Spero non si tratti di Enrica…:-/
Sfortunatamente non ho il piacere di conoscerla. È sufficientemente porcella?
>
> Avevo pensato anch’ io a quello che aveva detto Alex, ma mi
> pareva che sarebbe stato infierire troppo dirlo esplicitamente.
Eh, quante remore ti fai. Non è il caso.
>
> Spiegami perché questo “ disprezzo” dell’ amore (quisquilia&hellip
> non sarebbe da classificare come un ennesimo caso di “ volpe e
> uva”?
Nessun disprezzo. In sintesi dico: l’ amore è sì importante ma è anche una quisquilia.
Se qualcuno lo trova paradossale o addirittura antinomico, si consoli al pensiero di quanto
folle sia la realtà.
> Comunque le tue composizioni sull’ attivarsi e disattivarsi
> erano divertenti, davvero.
Grazie ma purtroppo quello non ero io, erano loro. Io sono questo.
Maledetto il giorno in cui mi è venuta l’ idea di assemblare robot gemelli nella mente ma diversi nella carrozzeria. Ero curioso di vedere come si sviluppavano.
Si sono messi a competere tra loro e mi hanno combinato un casino in laboratorio.
Pensate che uno di loro ha fatto credere all’ altro che era lui il suo ideatore, e quello l’ ha bevuta!
Ho visto i post che vi hanno inviati, assurdi! Comunque sull’ uomo macchina hanno ragione da vendere. Tra l’ altro ho notato che si firmavano entrambi con il mio nome. Devo appurare se era una loro idea, il che sarebbe notevole, o se c’è un errore nel programma.
Uno ha cercato persino di modificare i circuiti dell’ altro seguendo alla lettera le prescrizioni di Dam. Che confusione! Ci deve essere stata una baruffa tremenda qua dentro. Guarda quanti strumenti rotti. Per fortuna che, in qualche modo, si sono disattivati a vicenda.
Prima di ripristinarli ci devo riflettere un po’. Capire bene l’ accaduto, revisionarli… in effetti l’ idea di metterli a rispondere ai post a mio nome non è niente male. Vediamo se riuscite a distinguerci.
> Ciao, Karl
>
Saluti, Angelo (quello vero)
At 23: 00 26/02/2108 MET, you wrote:
> Si è rizzato qualcosa?
Ssssssst, che diamine, siamo in rete!
> Ah no, ho capito,: ti si è ammosciato tutto il movimento.
Accidenti ma dove sei?
> Aggiungi printf a caso.
> Non c’ entrano un cazzo ma a volte s’ aggiusta tutto.
Provvederò seduta stante.
> Uh?
> Esco in punta di piedi.
> Fai come se non fossi mai entrato.
Lo sospettavo che eri da qualche parte qui.
E allora tiè zzzzzzzz zzzzzzz (pistola laser).
>
> Ciao, ciao
> Gab
>
Saluti, Angelo
>
>
At 00: 00 29/02/2108 +1100, you wrote:
Ho letto i nuovi post. Non vi preoccupate anzitempo che vi risponderò a tono…
Ma adesso c’è uno stupendo tramonto con l’ immenso sole che si inabissa in uno sfolgorio rosso che lacera il delicato celeste di questo cielo fuori stagione.
Mi commuovo. Erratico il pensiero fluttua in questo vespero sonnolento e una visione mi lambisce la mente: questo è lo stesso tramonto che, stupefatto, osservai da bambino riflesso sul vetro della mia finestra. Ma ormai è scesa la sera, la luce è scomparsa insieme alle visioni.
Una brezza repentina e fredda si solleva a ricordarmi che siamo ancora in inverno, e ritornano i pensieri più grevi.
Mi commuovo di nuovo nel figurarmi quanti incredibili sforzi vengono profusi nel disperato tentativo di scongiurare, in qualche modo, il nostro terribile mortale destino.
Si inventano motivazioni di ordine superiore, persino mondi post- mortem, e siamo anche disponibili a rischiare di dover soffrire per l’ eternità in un ipotetico inferno pur di alimentare un’ insensata speranza d’ immortalità.
Non posso che simpatizzare con questi miei fratelli credenti ma io non voglio illudermi.
Non sopporto l’ idea di passare la vita a coltivare un inganno. Io voglio sapere.
Ed ecco, non più schermate dall’ abbacinante luce del sole, apparire nel cielo le nostre tre meravigliose lune verdi.
Saluti, Angelo