" Una notte un bambino che non riusciva a dormire aprì la finestra, allargò le braccia con le manine aperte e si rivolse al cielo oramai chiuso nella sua oscurità.
Con lo sguardo fisso in quel blu imperscrutabile gli chiese se potesse fare qualcosa per restituirgli la luce che aveva perso ed il cielo nel suo silenzio ed immobile profondità gli rispose: " Vedi mio caro bambino nella vita il giorno ci fa vedere meglio le cose, con la luce che attraversa le nostre fragilità ci aiuta ad apprezzarne i colori, rendendo vulnerabili i nostri difetti o esaltando i nostri pregi ma siamo troppo presi ad elogiare la nostra esteriorità e le cose materiali dimenticando che quelle sono cose che possono avere molti.
Vedi bambino mio, non fare mai della tua forza ciò che possiedi materialmente perché le cose sono effimere e poco durevoli e chiunque potrebbe offenderle o rubarle e comunque, prima o poi finiresti per perderle mentre ricorda, la capacità di immaginare e di sognare, sono ciò che di più grande ha l'uomo nella sua intimità.
Ciò che ti renderà unico, che racconterà la tua storia, è quello che saprai donare agli altri e questo ti accompagnerà fino a che vivrai ed anche oltre, dipenderà da quanta passione ci avrai messo. Vedi piccolo mio io ho bisogno della notte perché in essa racchiudo quei sogni che brillano come le stelle che vedi in cielo.
Anche tu hai la tua notte in quel cassetto dove riponi tutti i tuoi desideri e le tue immaginazioni, essi brilleranno proprio lì, al chiuso ed al buio........ è la metafora della imperscrutabilità di ognuno di noi." Il cielo così concluse: "Ti ringrazio per l'offerta ma la luce può attendere, lasciami sognare ancora un po' nel mio, di cassetto e anche se è buio, sappi che in quel momento sto immaginando come sarà l'alba del domani che dipingerò..... anche tu non smettere mai di sognare anche quando arriverà il tuo ultimo giorno perché la notte che vedrai è solo l'inizio del tuo ultimo sogno."