Attraggo l'emozione e
del tuo respiro vivo,
ascrivo sguardi ai tuoi spazi
per perdermi in orizzonti
assieme sognati.
Quell'Amore
che sempre ha un senso
me lo dedichi
destando certezze, e
nella notte,
come cigno in te reclino il capo,
la carezza
poggiata sul mio corpo stanco
circoscrive un mondo tutto nostro,
ed in quell'attimo, perdo il respiro,
labbra silenziose
nell'intimo articolano
versi d'amore, di passione.
In te vorrei entrare
prigioniera restare,
del tuo cielo,
dove passeggia il pensiero,
sapere
cosa rimane del nostro tempo.
La paura di perderti
mi blocca l'anima,
lo so,
il presente stà sfumando dolce
stringendoci nella nostra eternità. |
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Teniamo in serbo l'euritmico amplesso
siamo braci che le carezze...
rinfocolano,
sul solco d'anime congiunte,
adagiati petali rossi di voluttà,
mentre attratto l'amore si compiace. |
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Nella monotonia del tempo
mi lascio trascinare
per dune di sconforto,
tu Kaktos del mio deserto,
da aguzzi aculei trincerato,
altero e vago m'osservi,
ma, nella notte, quando le stelle
sulle tue spine s'appenderanno,
improvviso, sboccerà un fiore rosso,
come le piccole stille di sangue
sulle mie dita
nel tentar di coglierlo,
oh, come vorrò sui capelli appuntarlo,
e ascoltar petali sussurrar d'amore,
e poi dirti che t'amo...
forse disarmandoti. |
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Trasfigurata nel sogno,
muta la bocca senza posa
indaga respiri caldi di passione,
del piacere parlano gli occhi,
e, gemmeo l'amore,
batte le ali
prima di morire
sulla bianca anima. |
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Sei fonte che fresca zampilla
picchiettando su consumata pietra,
i tuoi accenni un tintinnio di schizzi
che ai sensi sussurrano vita,
petali di glicine il vento scrolla
su me si posano
come il tuo fervido comprendere,
intorno farfalle volteggiano
come veli di sposa,
e un sole rosso gonfio
fa proprio l'azzurro del cielo
avido come il mio desiderio
d'invaderti l'anima di fertile amore. |
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Nell'iridi tue turchine
intingerò il pensiero ardente,
tra provocate labbra
poggerò il fuoco dell'amante,
e la passione di rosso tingerà
le gote del mio volto.
Non ti chiederò dei rintocchi del tempo,
liberà durerà l'intensità,
ruscello che felpato nascosto scorre
la voce tua cullerà la mia verità,
dimentica di ieri,
ricorderò solo il domani.
Con carezze intense plasmerai
come arnesi da scultore,
la beltà dell'estasi.
M'incanterò nell'invaghito tuo sguardo
dove stelle tinteggeranno notti di desiderio
che solo un'aurora di luce affamata
nell'ombra le potrà mettere,
offrendoci in cambio luce d'amore. |
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Ci abbandonammo
come petali al vento,
in un'aura di celeste impulso,
come fanciulli sorpresi,
rincorremmo la tenerezza,
fermando nelle pupille, la fiducia.
Noi, che vittime d'altri amori,
vulnerabili, sapemmo piangere,
spettatori di noi stessi
sul cerchio furente dell'esserci.
Apprendemmo il mediare in lune diverse,
e, il sentimento,
nella condivisione d'ogni frustrazione
affinammo,
liberi come i respiri nel far cose diverse
ma uniti nello stesso valore.
Oggi che la giovinezza,
piano si perde nell'ombra del tempo,
in un unico saggio pensiero
custodiamo,
evidenze persuase tinte d'argento. |
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Rosacea l'aurora
mi presenta il giorno
fra mille sfumature di colori,
ancora a te intrecciata
come ramo di glicine,
nell'emozione dell'amore
in un silenzio incantato.
M'accarezzi, mi respiri,
nelle tue labbra mi confondo,
il tuo bene, in realtà tradotto
è luce che rischiara un intricato cuore.
In un infinito senza te potrei morire,
ma come pago alato,
nel giorno t'allontanerai e farai ritorno,
al desiderato crepuscolo,
lucciole nei tuoi occhi,
promesse recheranno, e
nella notte, sulle ciglia i baci,
tra aliti di chimere mi scorteranno. |
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La calda sera che già si prefigura
con pennellate d'oro
sull'acqua cristallina si specchia,
con te sulla sponda della riviera
interpreto il tuo abbraccio che promette
un domani che oggi incomincia,
dalla corrente la brezza s'alza
i riflessi del sole ha già scordato,
il volto sfiora leggera, fresca,
lambisce alberi silenziosi in ascolto
di duraturi pegni d'amanti.
Sarà quest'intimo percorso
come il fiume che calmo scorre
e va alla foce irrefrenabile,
o esaltata da troppi giuramenti
non m'accorgerò
d'una sopravvenuta siccità del cuore. |
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Come eravamo io e te...
glume di un'unica spiga,
nell'armonia dell'anima,
forti nel pensiero
d'un sollevarsi leale.
Ora, tra i percorsi del cuore, ti cedo,
cade l'infida tua maschera
su di un prato di neri fiori.
Nell'aria lo spasimo quasi tocco,
ma, mendicar carezze non voglio,
ai canti tuoi d'amante resterò sorda,
senza te, so d'aver tutto diverso intorno.
In un angolo di cielo scuro
come pietre roventi scaglierò lacrime, e
quando sarò dallo sconforto arsa,
berrò ancora alla fonte d'un nuovo amore,
so che zampilla ovunque lo si cerchi,
schiariranno il cielo nuovi raggi, e
ormai sbiadito oltre me, sarai...
perché d'amore si deve vivere e non morire. |
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Per noi, nell'arco buio,
ho poggiato una tovaglia di stelle
alla luna ho sussurrato che ci amiamo,
ed ora, in un dolce spicchio dorato,
sorride.
In un gravitante amplesso,
tra astri trattenuti arderemo,
e poi, ravvisati, l'alba,
s'inebrierà d'un rosso vinato,
in nostro onore,
su di un sonoro tappeto
di crepuscolari canti di tordi,
le nostre anime, danzeranno, e
un ficcanaso sole, all'orizzonte,
raggi invierà
sui nostri innamorati cuori,
firmando il buon giorno,
mentre, vestita di sole, l'alba,
scomparirà tra le braccia
di una nascente opposta notte. |
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Notte blu che piombi addosso,
in un nulla pieno di stelle,
l'ombra troppo grande
nasconde ogni ruga che pesa,
domande come formiche escono,
ma la vita spesso non dà risposte,
porta dolore il cambiamento, ma
come regalo mi coglie il tuo amore,
amarti mi libera dalla disperazione,
mostri moribondi ora
lasciano quel corridoio stretto
dove una luce argentea e opaca
spegneva la sera,
da questo amore non devo difendermi,
dopo tanto dolore però,
temo godermi il domani,
la mia bocca non è più la stessa,
il bacio tuo m'ha cambiato il mondo,
piccoli raggi di sole riempiono la mente,
corre il cervello per sostenere
lo spirito traballante,
alle spalle m'hai colto, anima gemella,
coraggioso sarà salire insieme
sullo scalino dell'amore,
mi lascerò accarezzare dalle parole,
ti parlerò con le carezze. |
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Naturale incanto, TU,
al paradiso e inferno, l'animo esorti,
irrompe in me, la tua figura fragile,
che tenerezza suscita,
risveglio d'un amore
rimasto troppo addormentato,
con te vivere, non solo esistere,
ritrovare un cuore disperso, e
coprirmi di tenera seduzione,
carezzevole,
nel sentimento perdere la volontà,
gioire nel servirti,
sfidar ogni pregiudizio,
per istanti pregarti senza riserbo e
impazzire nel sentirmi vivo,
la fine non temere,
una coda di stelle, il sorriso di Dio,
per trattenerti dalla leggerezza
d'un addio. |
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Nella penombra serale
d'una fioca luna,
sto in attesa,
un tocco leggero,
come di farfalla
che si posa,
la tua mano sulla mia,
un improvviso sussulto
negli occhi sveliamo
l'inevitabile scambio
d'un fervore represso,
e ci apriamo
come un cielo stellato,
labbra vicine si sfiorano,
i respiri fanno intendere,
e ci chiudiamo
come corolle, delicatamente,
un tremito intenso
nelle vene scorre,
l'estasi raggiunta
mentre come musica
la tua voce mi canta
la canzone dell'amore,
nell'ebbrezza,
fra le braccia tue,
di volteggiar mi pare,
come in un valzer di Strauss,
inebriata,
con i palpiti incalzanti d'un cuore
che di felicità
sta per scoppiare. |
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E' tutto così semplice,
come lo sei tu,
CON TE voglio vivere,
attenta,
il volto sollevarti,
quando amare lacrime
lo faranno abbassare,
DI TE, vivere,
orientamento dei giorni miei,
scoprire nell'affezione
un cammino pago,
IN TE, confondermi,
custode,
sull'anima sedermi e
ogni tormento allontanare,
SU TE, aggiungermi,
prato in fiore,
tra i ti amo
d'un canterino cuore
il corpo adagiare,
confondermi,
nella passione tramontare,
lasciar che dell'amore
il respiro,
confidi ad altri respiri,
il mio trasporto per te. |
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T'aspettavo da tanto, e
in questo istante,
in me, t'incontri,
impetuoso amore.
Temevo vedermi sfiorire
tra ansimi confusi,
intorno sopite fragranze,
con lo sguardo chiedevo...
la mente aspettava...
il cuore sperava...
d'aver dell'anima
lo specchio.
Questa notte,
l'occhiata di luna
che aggirava un buio
di riflessioni colmo,
scoprirà
labbra desiderose
d'incontrollabili baci,
lacrime di gratitudine
lascerò sfiorare,
accarezzare il volto,
ascoltando col cuore
parole di dedizione.
Non più sola con me stessa,
sarà il mio vivere
questo trasporto del cuore,
non durerà il tempo
dei papaveri rossi...
senza fine
accordo e abbandono
il mio aspetto
illuminerà,
sarà in me,
quel respiro che
accarezza la beatitudine. |
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E' radioso il mattino
quando un impeto d'amore
tra grandi mani ti spinge.
Sfiorandoti dolcemente
t' infondono attraverso la pelle
ancora calda dei sogni,
un tenace sentimento.
Come petalo di fiore che cade,
si posa sulle palpebre
ancora chiuse
dall'oblio dell'evasione,
un bacio tenero
che conferma del tuo amore
chiede.
La bocca, deliziosamente imbronciata,
si schiude ad un sorriso che illumina
gli occhi indagatori
di chi sempre
a te s'accosta. |
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Nell'ora che il sole si piega
sono dardi i tuoi sguardi,
punte infuocate d'acceso pensiero
dischiuse ad un sussurrato impulso
Sulla pelle dita tessono sospiri
assolvendo concupite promesse,
nel segreto di me stessa
mi apro a te, nel desiderio,
scoprendo il sapor della delizia.
L'anima mia cadrà nella vertigine
aggrappandosi alla tua perdendo ogni pudore,
poi, piano si placherà quell'attimo
tra profumati sapori in un calare
ormai disteso su di un manto d'amore. |
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Rosa rossa la bocca
e sotto il vestito un vero respiro,
m'incontra la vita in un abbraccio
su un corpo di donna
pronta a dissetar come zampillo.
Lento l'amor danza ritmato
mentre il tramonto graffia il rosso
dell'immenso opalescente arco.
Nella sensualità con te naufragare,
dimentica d'una virtù che l'anima rattrista,
ora il vento ha il profumo del mare,
essenza d'un turbine ormai passato,
calmo come un gatto nel suo ronfare,
l'ultimo nostro respiro resta contro il cielo
come uno spruzzo di onda nell'aria. |
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Vestiti dell'ombra del tramonto
avvinti in quel ritaglio d'arenile
noi, ci scambiamo brividi d'amore,
e le tue mani gentili,
sfiorano l'orchidea
che a te sto schiudendo.
L'alito tuo leggero,
come brezza,
fa vibrare i petali carnosi,
spillano effluvi sensuali,
gli occhi persi
in un oblio cercato.
Labbra sensuali
le tue, ardite e assetate,
suggellano attimi intensi.
Intreccio d'epidermidi
sensibili ai carnali tocchi,
vestite di sabbia e riflessi,
inebriate dal canto del mare,
mirate da una falce di luna
che s'approssima curiosa.
I nostri intensi ansimi
moriranno,
con l'alito soffuso
del crepuscolo. |
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Quando verrà la tua notte
sul tuo petto poserò il capo,
come un fiore senza il suo sole
mi chiuderò tra spauriti petali.
Inutile, senza saper che fare
della saggezza mia,
tanto, troppo vecchia sarò
per farmi ascoltare.
Tu, mio unico respiro, senza di esso
vivere più non sarò capace.
Segni pietosi mostrerà il tempo
come quelli sui volti nostri e
fronda d'albero in primavera
l'ombra del tuo sentimento
mi seguirà,
coprirà l'ultima mia rugiada
di lacrime silenziose e sacre,
velando giorni vuoti e scuri
dove essiccare si lascerà l'anima.
Null'altro potrò se non strillare di dolore
come se dovessi le stelle spaventare. |
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Infranto il mio tormento
sull'onda rosata dell'alba,
l'anima ho poggiato
su cavalli bianchi di nuvole
rincorrendo ogni azzurro,
per ammarare poi,
nel ribollir di schiuma,
d'una coppa di frizzante mare.
Tra braccia calde di rena bianca
mi sono avvinta
stordendomi senza più pensare
e, nella notte, a stupirmi,
mascherata di rosso la Luna,
così vicina,
d'amore e di pazzia sussurrava
ed io, vibrante d'aspirazione,
l'aura d'accesi sensi percepivo. |
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Come un alto lampione
dentro ad un temporale
riesco ancora a scorgerti,
seppur sfocata la tua presenza.
Scolorisci come luna dietro il vento
in una via da troppa acqua allagata
tra gocce l'appannato cuore
braccia d'anima protese
e stringere il vuoto, cadere...
E' un temporale tutto mio
in una notte solo nostra. |
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