| Non contano
gli anni trascorsi
tra tenerezza e pianto
se le rughe sul volto
sono i sorrisi che hai dato
Hai le mani piegate,
di chi ha accarezzato e amato
Allo specchio ti vedi ragazza
vivendo riflesso, il tuo sogno mai perso
Sei più bella che mai
sulle punte a danzare
i tuoi passi di un sogno
intonato dal cuore
E volteggi, in un tempo ...
...Che ha smarrito le ore |
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Orgoglio
trapela dal viso...
Gli occhi del contadino
scintillano luce
mentre mostra la vigna,
dopo mesi di sudore e fatiche.
Tralci nodosi sulla nuda terra
maestosi si vestono di smeraldi
quasi voler celare
lo spettacolo dei grappoli rubini
belli come dipinti.
Ha inizio la festa tra risa e raccolto
suoni e danze
che
evocano ricordi lontani.
Echi nei tini
odorosi di mosto
brindisi di nettare dolce
e spontanee poesie
inebriano pensieri
e risvegliano i sensi |
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| Sento ancora
quegli acini
morbidi
sotto i piedi nudi
Schiacciati danzando
in quel clima festoso
di un tempo scandito
al melodioso suono
di fisarmonica e mandolino
I canti tra i filari
e le ceste di vimini colme
di grappoli e sorrisi
Un obiettivo
ha impresso immagini
che mai più
torneranno
Doloroso e dolce
come il vermiglio mosto
il ricordo di uno scatto felice
Matureranno ancora
i grappoli
ad ogni autunno
ma non riempiranno più
di mosto
le mie botti
Restano foto e ricordi felici |
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| La maschera a fatica si è disciolta
lasciandoti di stoffa...
pupazzo inanimato.
Anche oggi hai recitato
il personaggio che hai creato...
Attore sul palco della vita
dimentichi persino di chi sei.
Ma a sera quando cala giù il sipario
e cerchi te stesso
nel vuoto del tuo io
di sconforto si riempie lo scenario...
La maschera che insceni ti protegge, corazza invalicabile la tua...
ma a un tratto arrivi tu ...guerriero errante
ed emergere in un battito mi fai
né recite né inganni...
sorge il sole
che hai sognato per anni. |
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|
Ho cercato tra le pagine dei sogni
quell'idea di te
la testa sul mio grembo
a dare un senso ai giorni
E poi parlarti
delle paure chiuse
In sguardi già smarriti
dalle nostre mani
Confusi tra i silenzi
ed i perché
senza un domani
Sfiorandoci di baci sussurrati
racchiusi nello scrigno degli istanti
Non lasciare adesso la mano scivolare via
sull'eco dei ricordi
Tu che hai spogliato il buio
alle mie finestre chiuse
Tienimi,
dove gli occhi hanno visto dissolvere nuvole
ai temporali d'estate
e volato le falene a stanze vuote
Ferma, i miei stanchi passi
nei tuoi domani |
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| *
E mi riporta l'eco
di parole
che non ho mai udito
rimaste impigliate
da orme
che nessuna marea cancella
E' una vuota conchiglia
non sa
di un'anima sospesa
tra terra e cielo
tra amore e gelo
Se mai udirò
il mio nome
dai tuoi occhi
basterà uno sguardo
ad incendiare
i legni secchi
rinvigoriti e vivi
in un battito di ciglia |
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Lascia, nel cassetto dei ricordi
lettere sbiadite che nastri stringono
un'assenza senza più essenza
Solo parole scomposte e immagini sfocate
che più non dicono di brividi
a una memoria che ha già chiuso le sue imposte
Dalla finestra adesso volano
petali di rosa che inebriano le ore
di ogni giorno
che inizia il mattino
coi tuoi occhi nei miei
E' dalla tua bocca che respiro il mio fiato
E se in quel che resterà
fosse rimpianto l'attesa
Aspetterò, su una strada
che non vedrà mai d'abitudine
il rumore dei tuoi passi accanto ai miei
Perché se non ti conoscessi
cercherei ancora te...
...Ai miei sogni |
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|
Tra le spighe di grano
piegate dal vento
corrono felici
le mie gambe bambine
in distese dorate
di sogni
non ancora sognati
dove
nessuna ruga ha rubato sorrisi
e dormi
su un letto di paglia contando le stelle
nel mio respiro
zagare di limoni e bianchi gelsomini
avvampano gote rosse
come papaveri ora
che mani adulte
scrivono
ricordi degli anni più gai |
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Pensieri inseguono l'ombra
Oltre i vetri,
Come nuvole corrono veloci
vuoti d'anima
che alberga in altri luoghi
No, non lo sopporti più
Questo frastuono
Di silenzio che non tace
Squarciando un cielo
che ha celato le emozioni
Quando
Schiudeva il sorriso un solo sguardo
Si inverte il giorno
Come se miele e fiele, alternassero i sapori
Fosse un fato sbagliato
a lasciare i pugni chiusi alle carezze?
Ma quando l'alba diventa tramonto
E s'infuoca
E t'incanta il colore...
T'inebri col profumo di ginestre in fiore,
che sembra abbiano rubato il giallo al sole
Odi l'armoniosa voce di quei versi
- E fermi il filo -
All'aquilone trattenuto dentro un cuore
Cercando ancora...
"L'ancoraggio nel suo cielo" |
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|
Parlami
quando si spengono le ultime luci
e sento sulla pelle la tua voce
Non spedire le parole
a un vento che non sa
la direzione
Scusami
se non so tacere
questo amore
Ma non consumare
attimi di vita
nell'inseguire un tempo
che non torna
Abbracciami
nel sentirmi morire, rinascere
E poi...
morire ancora
Affiderò
alla luna, che ti guarda
se la guardo
quel bacio che ti poso agli occhi
Nell'esserti e sentirti amore |
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|
| Sarà la corrente o il vento
a trasportare
come foglia staccata dal ramo
la vita scivolare via nei giorni uguali
Solo dolci pensieri
scaldano l'inverno d'una stagione sbagliata
chiusi tra i palmi come raggi di sole
Calpesto l'erba di un prato falciato
lasciandomi di spalle
ombre di silenzi
Ascolto le voci di un tempo nuovo
in tutto ciò che adesso mi parla
E diventa perfetto anche il buio
visto dai miei occhi che tra le tue ciglia
vedono solo colori
Vestendomi di te, ogni voglia |
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|
| Togli le catene che serrano
i tuoi piedi al suolo
e le mie ali
Non fermare la musica
che culla di baci
la notte e gli occhi
Nel ludico lanciare sassolini al mare
senza mai mostrare nude le tue mani
Tra il reale e il miraggio
mi tiene il fiato sospeso
come la luna al cielo
Feriscono e gioiscono
nell'alternarsi di assenze e presenze
e adesso
non so più riporli senza farmi male
nel perdere la gioia
del tempo delle favole
Se è una lacrima a sciogliere il trucco
sul viso di un clown
finita la scena
lascia, tra le mani chiuse
un foglio nuovo su cui riscrivere la vita
chiedendoti se quando non le vedi
le stelle abbiano davvero
un altro cielo |
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|
| Viaggiandoti sui sogni
e in mano un bagaglio di giorni da vivere
approdo in un'isola senza stazione di ritorno
Lì basta un raggio di sole
e una carezza a dare vita
dove la vita si è fermata
E non hai freddo quando tremi
accorgendoti che le radici
non è alla terra che hanno allungato i rami
ma solo intorno al tuo
essermi ovunque
girando a mano le lancette al tempo
Basta un'alito a spingere vele
dove il vento non sa
Riuscendo a leggere dove nulla è scritto ancora
ascolto come senza voce
declami l'amore
sulla mia terra che germoglia fiori privi d'aloni e di rimpianti
Tu che sei in me da sempre e ci starai per sempre
Cercami
se la mia voce un giorno tacerà
al tuo silenzio mai parlato
il vento |
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|
| Quando scrivi parole
che non hanno dato fiato
alla tua voce
ma nel silenzio giungono
carezze calde
a farmi gemere le labbra...
Cerco
d'afferrare l'aquilone
che tra le dita mi ha lasciato
solo il filo
vagando tra le nubi
a colorarci il cielo
Un dolce canto m'arriva da lontano
muovendomi le gambe
tra spighe piegate e
passionali, fragili papaveri...
cercando dentro te
il battito smarrito del mio cuore
Stringimi il pensiero
quando, anche il silenzio ti parlerà di me
dandomi di te
quel che non ho avuto mai |
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|
|
Fermo, nel buio della notte
mi rapisci le labbra
e nei miei occhi si accendono le stelle
Se non mi scivolasse tra i battiti del cuore
fermerèi quì il tempo
Se non vedessi oltre l'invisibile
sentendo una vertigine
spingermi
come foglia al vento
udendo le parole tue nel sibilo
come sillabe d'infinito
non lascerei dorate spiaggie e cieli d'arancio
portando via solo quello che ho...
L'amore, dentro
Un passo dopo l'altro
aspetto il buio per parlarti sola e
sfogliare pagine d'un sogno ad occhi aperti
cercando nell'aria
un posto per appoggiare la stanchezza
E' prigioniero del cielo il cuore sordo
che rivive ogni notte
non i giorni, ma gli attimi,
tutti in fila in quest'unico pensiero
che mi tiene sveglia nel silenzio della luna
Amarti |
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|
| Come pacate maree notturne
lambisci i fianchi
dei miei pensieri
avvolgendoli
tra le onde
sfiorando muri di cinta
senza superare lo scoglio
E' il silenzio a parlare
su questa sabbia riscritta dal mare
e scrive, cancella e riscrive il tuo nome
stringe e ritrae la mano
lasciandola sparire
dentro l'onda
d'un desiderio celato
Sapessi amore
quanto male fa...
l'avanzare e il ritrarsi
nel disperato tentativo di restare a riva
fondersi tra la schiuma
vederla svanire
come fossero bolle di sapone
e riscrivere ancora il sogno
Ma questo... forse
te lo dirò...domani... |
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|
| Una sera tranquilla
senza vento
senza nulla
l'immensa luna chiede spazio alle stelle
accendendo il pensiero che volevo fermare
Sto chiudendo tutte le finestre al cielo
per restare soli
io e te, e viaggio...
nei luoghi così scolpiti nella mente
che li ritrovo a ogni bisogno di rifugio
L'odore è fermo
dentro ogni sospiro ho il tuo respiro
e ci guardo dentro questo vuoto
vedendo tutte le immagini guardate
Frammenti di tempo mai fermati
uniti da un filo invisibile
inciampano e graffiano
di giorni che non accadono
...non accadono
Lì mi trovi
prima ancora di cercarmi
la testa tra le mani ad inventarmi favole
e la luna, che se non la guardi se la guardo
ad ogni ora
lentamente muore
con lei... il mio cuore |
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|
Se togliessi i sigilli
a queste ali
e t'accorgessi quanti cieli hai perso
dimenticando di guardare le stelle
e sentirle accendersi al suo sguardo
Se non ti bastassero
pensieri legati su un filo di voce
a dare ai giorni il sole
In questo girotondo di parole
danzato al suono dei suoi passi
nel camminarti il cuore
e ti chiedessi cos'è un'istante
di fronte all'infinito
Potresti credere che quella linea d'orizzonte
possa essere varcata
per vedere l'alba
nel colore dei suoi occhi
Anche se dovessi camminare a testa in giù
e vedere capovolti
mare e cielo
per specchiarmi in te
che sei di me
lo sguardo |
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|
E' tacita simbìosi
il medesimo sentire
in un volersi che non scende a compromessi
avverto il soffermarsi tuo di me
in ogni istante d'ora
E' amore il brivido che sento
sfiorare la mia pelle
se non c'è un'alito di vento
Nell'udire quel silenzio di parole
che senza scriverle mi baciano ogni gesto
portandomi alle labbra
dolce sapore di ciliege
Con gli occhi che ti seguono
come girasoli il sole
insaziabili cercano la luce dentro i tuoi
e avverto il tuo respiro mescolarsi al mio
scoprirmi paglia al fuoco delle tue scintille
Raccolgo e metto insieme pezzetti del tuo cielo
mentre
dietro la porta aspetto i passi tuoi venirmi incontro
per perdermi nell'attimo di noi
che mi fà vivere fremere e tremare
E tutto questo... no... non è il vento... |
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| Forse un giorno
tornerà l'estate a sciogliere la neve
Toccherai le corde irrigidite d'abbandono
e le dita si muoveranno agili
per quel concerto
che non ho potuto
applaudire mai
Hai tirato a dadi
l'andare e il restare
aspettando un domani
che non ha più tempo di aspettare
Erano bolle di sapone... svanite nel tempo di un sogno
portando via tutti i balocchi
dall'anima di un cuore bambino
Trasporti adesso in altri luoghi
a piccole gocce, anche l'acqua dal mare
e ancora una volta,
la neve, d'estate
mi cade sul cuore |
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|
|
| Sento pensieri divenirmi voce
nel volgere lo sguardo
e vederlo tornare su un'unica luce
Il suono di parole a legare
fili d'ombra per
nascondere al buio
lacrime
che cercavano di scorgere i tuoi occhi
nei riflessi nascosti dal sole
Respirano piano il cielo
perché la notte non basterà...
Ho raccolto per strada
pezzetti di sole
che per respirarti un po'
chiudono gli occhi anche alla vita
Cadi, ti rialzi e cadi ancora
come l'onda che infrangendosi sugli scogli
si graffia ma cerca imperterrita
di udirne sempre lo stesso fragore
lasciando al nido vuoto
la speranza di tornare
Luoghi lontani
dividono
spezzando i respiri in un abbraccio
e quando tutto tace
crepuscoli amari
carezzano il desiderio d'un bacio |
|
|
|
| Guardi la tua vita
come fosse un mondo parallelo
perdendo i pezzi in piccole meteore
e intrecciando corolle di pensieri appassiti
Soffochi
l'urlo di dolore
fermando l'immagine
in quell'andare avanti
che ti torna indietro
lasciando solo tracce d'inchiostro rappreso,
sbiadito al sole
di incertezze taciute
Ascolti
il rumore delle cose ferme
chiudendo il giorno all'ultimo sospiro
In un groviglio di pensieri
che non hanno un dove
ma decidono
il colore dei miei giorni
vedendo ingiallire la mia età su verdi rami
restandomi il sorriso solo
d'ombra
consapevole, che senza sole
non potrà...vivere |
|
|
|
| Quando bastava
il soffio del vento a portarmi il saluto al mattino
raccontarmi di labbra baciarmi il sorriso
solo avvertendo un lieve tocco sulla spalla
Quando riuscivi
a vivere il pensiero
con agili movenze sulle cose ferme
non ancora celate
dalla sottile polvere del tempo
Trovandomi ad attendere i tuoi passi
sulle pareti d'anima
lasciarmi sul selciato
d'inanimati giorni
il mio bisogno di esisterti
Cercandoti
in ogni respiro che resta
cammino sul filo d'equilibrio
desiderando di accorciare distanze
che rubano ancora
il fiato alle mie ore |
|
|
|
| Con gli occhi rapiti
dal muoversi lento del mare
nell'infinito andare e tornare
ad accarezzare la riva
Slego i pensieri in confini senza meta
sentendo perle sul viso
di pioggia d'estate
inumidire lo sguardo fisso
sulle mie mani concave
come vuoti a perdere
Guardo scivolare le panciute barche
sull'azzurra trasparenza
sembrando vita che si allontana
cercando speranze
con reti consunte dagli anni
E resto lì
ferma ad aspettare
dove muore il sole
lasciando alla mia pelle
tramontati sogni
aggrappata a una nuvola
sospesa
tra il mare e il cielo
guardando un'altro giorno
che si allontana
lasciando ancora intatti
i miei perché |
|
|
|
| Immaginari passi
in un viale infinito
senza meta
udendo l'eco d'un sussurro
sedurmi oltre l'immaginabile
con piccoli gesti
senza il pudore di mostrare nudo, il cuore
Sento pulsare il battito di vene
chiudendoti nell'abbraccio d'ali
d'un tempo invisibile
stringendo brividi
in un lembo di pelle
che m'innamorano ogni giorno un po' di più
ascoltandoti l'amore
nel rumore del vento
E lascio adesso aperta
la finestra al cielo
chiedendogli di non disperdere il fiato
lasciato
nel tempo che manca
tu... restami
dove nessuno è giunto mai |
|
|
|
| Trame rimosse
in brandelli di parole scucite
sull'orlo d'un tempo che manca
dove
l'essenza sbriciola il sorriso rapito
rimasto d'ombra a quei passi distanti
cerco
la scia d'un profumo rimasto l'impronta
del mio correrti incontro
e trovo solo sassi consumati
mentre raccolgo cocci di me
frantumati per strada
poi
guardo la luce dei tuoi occhi raggianti
e bevo ancora la tua sete
stringendoti accanto |
|
|
|
| Aspetto la sera per guardare il cielo
cercando di scoprire quale stella sei
Dipingo istanti
negli ultimi riflessi di sole in stanze buie
Cercando di slegare la muta pioggia
piovuta da bianchissimi cirri d'un cielo sereno
quando mi ritrovo a bere sale da un bicchiere vuoto
accanendomi
ad una stretta senza presa
perdendomi
nel silenzio di tasti, che non emettono più suono
ma scandiscono, i rintocchi del silenzio nei più lunghi giorni
Ora la tua mano guarda sfiorando
quel sorriso spento, da un sogno
rimasto appeso a nuvole rosa
E' freddo il brivido
che dà corso all'inquietudine
d'un respiro fermo a metà gola
Ma aspetto che m'accolgano i profumi della notte
per chiedere al destino
Quante lune avrà l'attesa
tra le righe d'un pensiero che ruba ancora stelle
per riaccendere lo sguardo?
Lascio sulle pagine
il sogno fermato
alla fine d'un attimo impresso
prima che il tempo si consumi
come una candela accesa in chiesa
Chiamerò la luna per sognarti ancora
e poi
dirò addio a questo cielo menzognero
Tu... libero di volare
mi farai planare al suolo
chiudendomi le ali
_con le mani_ |
|
|
|
| L'afa smorza il fiato
in un vuoto presente
perduto
dove credevi d'esser stata
Solo l'ombra di un'ombra
e la sete resta sete
lasciandoti in bocca
solo l'amaro, d'una triste poesia
Le mie rose non hanno più colore
Chiudo le ciglia al muto vociare
e mi chiedo ancora
cosa porta il buio a un'alba d'estate
Guardi l'ora a un'orologio senza ore
per convincerti che in un giorno
io, non sono stata
...mai... |
|
|
|
| Era una corsa di sorrisi
tra i campi di grano
piegati dal vento
che intrecciava ramati capelli
Effimera, breve
troppo breve la spensieratezza
di quando l'unica ferita
erano ginocchia sbucciate
o la punizione per un compito andato male
Cosa rimane dell'ingenuo sognare
fermato agli argini da un fiume in piena?
Forse la tua mano
sempre pronta a sostenermi nelle strade impervie?
Forse il tuo sorriso
rassicurante e dolce come pesche mature?
Le ceste sono vuote e i campi
...incolti...
i fiori adesso sbocceranno il cielo
e dei ludici giorni
resta solo un ricordo |
|
|
|
| Come un temporale d'estate
hai travolto i sensi
dove sei stato miraggio
Hai asciugato di labbra
una lacrima appesa alle ciglia
prima ancora di scorgerla
Stordita e incredula
bevo di te ogni essenza
e sento
placare
il tempestoso respiro
Mi sgretolo d'ogni pudore
come castelli di sabbia
travolti dal vento
e sento
perdermi
in un'intreccio d'onde
senza più controllo
Ebbra
d'emozione che trattiene il fiato
l'unica parola che riesco a dire
è
amore... |
|
|
|
Nel gesto atteso
che non è mai arrivato
fermai il battito all'attimo di vita
del poi mai vissuto
Vestendo un abito non mio
che mi lasciava scoperto il cuore
scrissi di una gioia rimasta fanciulla
Lo sguardo fermo
agli occhi dell'ultimo saluto
come fosse stato domani
il salutarmi ancora
Io l'ho visto il sole nascere ai tuoi occhi
quando le nuvole erano
un passo distante la tua porta
E so, quanto amore inespresso
hai chiuso nella scatola in solaio
sperando in un domani che non torna mai
Potessi almeno
restituirmi i sogni...
Far si che la polvere non mi inganni il dolore
Li rifarèi
per viverli
di vita
Un giorno, e ancora... | |
|
|
|
Migranti pensieri
col vento d'estate
volano
in terre di chiusi scuri
cercano quiete
implorando
sospiri di mani spiegate
volando pagine di fiori
a ricordartene il profumo
appassito
sulle pagine rimaste da sfogliare
L'assenza
suda il viso
e bagna i graffi
di ferite appese ai fili
d'un destino steso
ad asciugare il sale
Solo sospiri accesi
ed echi di sussurri
ti canteranno di me i gesti
nel rumore
d'una foglia che cade
rompendo il silenzio
come non fossi esisita mai
nel nodo stretto
che non sai più sciogliere
Non serve
nessun bagaglio sai
per far viaggiare il cuore
dove mi parlano
ogni istante le tue mani
che non vedo
ma sento poggiate notte e giorno
sull'orlo della mia tristezza
E sentirlo
come fosse ancora bambino
che impara dal tuo fiato
a respirare
Per questo aspetterò in silenzio
...Era solo ieri
Il domani che vorrei | |
|
|
|
| Sei dove posa il mio sguardo
nuvola che si stupisce
ogni volta che scorge
sbirciare la vita in un raggio di sole
Se fossi pensiero
zittirei queste mani
che mi strappano il dove
celando il candore in un rosso apparente
Non pensi più al profumo che perdi
nella complicità che ti dimentica il tempo
Ti dissi d'amore
dove è difficile restare
e non sarà ricordo
se ovunque tocco
il taciuto fà male
Rilessi più volte
la vita sui fogli di carta bagnata
ma non cancellò una lacrima
il tuo essermi amore
Forse non torneranno le parole al fiato
animare labbra di inanimati giorni
Si udirà
un sospiro all'imbrunire
chiedere alla luna
di tradurmi
i tuoi non dire |
|
|
|
| Notti di domande senza risposte
attorcigliano l'anima
Corri
nella frenesìa del pensiero
che rapisce
assorbendo ogni cosa...
Voli
In alto, troppo in alto ...
Basta una parola
e metti le ali ai piedi.
E' vita
Provi quel che hai letto solo nei libri
tante, tantissime volte...
Fremi mentre...
Sulle sue labbra poggi il tuo destino
Chiedi
fallo nostro
stringilo
perso tra le galassie
da sempre ti attende...
Abbracciami per l'eternita'
Ti sveglierò col sole e il profumo del pane
scaldami il giorno
ibernato in attesa di te |
|
|
|
Mi rapisce l'onda che s'infrange
in questa spiaggia deserta
malinconica melodia
nelle note di preghiere rivolte a un cielo che non dà risposte
Rincorro il vento... per fermarmi il sole agli occhi
appannati da assenze e celati pensieri
Mani fluttuano l'aria
Cercando di afferrare in volo
il parlare senza voci
nel via vai di gente che ferma ricordi
su foto in seppia e scritte sbiadite
nei bianchi marmi di stagioni sepolte
Ma impresse a fuoco
nel cuore che ama |
|
|
|
| Timorosa e fragile
come farfalla
poso il mio pensiero
nel tuo ascolto
coppe le mie mani
raccolgono un silenzio
che suona melodioso
nella mente...
Arpe e violini
intonano note
lette nel pentagramma
disegnato sul tuo petto
mentre vento caldo
vola il bacio
che non ti ho mai dato |
|
|
|
| Adesso sento ore sgretolarsi
se stringo a vuote mani la tua assenza
facendomi leggere musica lontana
da uno spartito senza note
Non chiedermi di spegnere
la luce che ha acceso
note scure
Lascia ch'io guardi le rughe
segnare il mio tempo sul tuo viso
Non sarà il ricordo di un'ultimo viaggio
quando dalle mie labbra non uscirà più voce
per stringere una mano che si allontana
Se il silenzio fosse
l'unica cosa
che di te posso far mia
lo ascolterò come quando credevo
d'aver chiuso gli occhi al cuore
e cercherò il cielo
dove tu mi hai posato le stelle |
|
|
|
| Sigillano di luce il cielo
spettatori di sguardi
disorientati tra risa e pianti
La semplicità
di una stretta di braccia
cullarmi ogni fremito
senza chiederti il perchè
maturino ancora frutti su un albero spoglio
Lasci sulla pelle che sa ancora di talco
il mio bisogno di te
nell'incedere scalzo su sabbia rovente
dei tuoi passi distanti
Le tue mani sciolgono
incertezze taciute
dissipando nodi
dove i rovi fioriscono rose
in stagioni sbagliate
Come non fosse mai
il domani più solo
senza chiederti perché
non puoi andare dove già sei
e non sei stata mai
Lascia, che ogni domani riparta da te
sorridendomi ciglia bagnate
in assenza di nuvole il pianto
adagiandomi miele, dal tuo sapore
come un alito il vento alle labbra |
|
|
|
| Come fosse vero
quel tocco leggero
che soffia alito caldo sugli occhi bagnati
e mani stringono pesanti bagagli
da spingere nei vicoli stretti del cuore
dove torni guardare ogni cosa già stata
quando il silenzio ferma il tempo
e profuma l'istante
Sono rimasti i fiori a colorarmi pagine
di parole che tremano ancora
mentre la mente
cerca di disperdere al vento
tutto ciò che fà male
Adesso sai
che si può amare anche il dolore
e ti aggrappi a quel filo sottile
che lega un nodo che nessun tempo può sciogliere
Fermo lo sguardo
nel punto esatto dell'orizzonte dei miei occhi nei tuoi
dove si incontrano cielo e mare
a sedurmi il cuore
come la luna la notte
E da quì, quando gli occhi non vedranno più
ti scriverò coi fiori
ogni pagina di noi |
|
|
|
| Sull'orlo delle nuvole
scorro rami di corallo
incendiano il cielo a
tingere di sangue i riflessi sul mare
Meraviglioso spettacolo
di un attimo rubato
L'incanto blocca il fiato
ferma battiti e parole
e resto barca alla deriva
in un frammento d'ora
Trema la penna sulle mie certezze
un oceano di dubbi schizza il sale agli occhi
come gocce smarrite alla pioggia d'Agosto
In questo tempo imperfetto
tu non voltarti se piango...
E' stupore... armonia di suono
che mi riporta l'eco di sensazioni smarrite
quella breve felicità
sottratta alla luna |
|
|
|
| Tu raccontami
la favola alla notte che aspetta domani
di quel fiato che soffia la rugiada caduta sul viso
e le tue dita con un gesto tornarmi i colori sui fiori
Come potesse bastare
una tremula fiamma a tornarmi la luce
al buio di notti senza luna
Come se potesse bastare ingannarmi gli occhi
mostrando sorrisi
bianchi come lenzuoli inamidati e piegati
Come se potessi dare suono con le mani
a queste corde corrose dall'avanzare di maree
accovacciate sui silenzi
e non infrangessero come cristalli
le mute urla
echi di note lontane
come fossero spuma sulle creste del mare
Un cigolio di catene trascina a ogni moto via via un po' di me
e si addormentano le mani
stringendo un pensiero
scivolarmi in un sonno
che m'acquieta il battito caduto sul selciato
senza sconti di dolore
Aspetterò domani
chiudendo al sipario dei miei occhi
di te solo le immagini migliori |
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Ricordi quando il Natale era la festa più attesa?
Quando stavi ore e ore al buio
a guardare le luci sull'albero
come fossero stelle?
Forse adesso
tornerà Natale
a toglierti la solitudine dal cuore
Attaccherà al tuo albero
la luce che hai strappato ai miei occhi
Ma... non scorderài l'odore del bucato
e i panni stesi ad asciugare la tristezza
Forse cercherài tra nuove nuvole il tuo sole
lasciandomi appena uno squarcio di cielo
a diluirmi gli occhi coi fiocchi di neve
Abiti senza pelle
vestiranno
un albero nudo
Rami rinsecchiti
addormenteranno il giorno
Nascondendomi gli occhi
per non sentire
I tuoi passi di spalle
portarsi via il mio sogno | |
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| Il tempo resta immobile
a fissare gocce di rugiada
posarsi dagli occhi alle foglie
denudano allo sguardo vuote ore
Non andare adesso
che solo guardandoti il respiro
le mani mi stringono pezzi di cielo
Ora, che anche il buio ha la sua luce
se ho la tua bocca a quietarmi la sete
Cammino con le tasche piene di sorrisi
e gli occhi accesi
ritagliando spazi vuoti di te
come un cesello di istanti
Di poesia dipingo pagine di vita
con minuti ingabbiati per non farli volare
chiusi nei pugni di fogli mancanti
Se il sole non mi desse, domani la tua ombra
dovrei chiedere carezze alla tristezza
per non vedere crollare ogni certezza
mentre la vita
mi porta via, da me |
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