amami
come vento buono
che porta il sereno,
come quell'acqua
che a lungo disseta,
come promessa
che verrà onorata.
amami
come vita
nell'ardore più pieno
come foresta dai mille sentieri
come marea che mai ristà.
amami
per l'uomo che sono,
se questo ti basta,
vivimi
perché io t'amo,
e questo a me basta. |
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Di carni amorose e di offerte
l'intreccio sensuale
dei nudi corpi d'amore sudati.
Del chiarore notturno
che ancora regala agli amanti
candidi bianchi bagliori di luna,
virginali manti adagiati sul loro
assiduo costante cercarsi,
non resteranno, nell'alba che viene,
che i nodi frementi disciolti
e due corpi estasiati nel sonno scolpiti. |
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Ancora e già amavo te,
cullata trasognata
e provvisoria assenza,
nel mio fantasticar di sogni,
ignoto ogni futuro.
E lunga fu l'attesa.
Poi fosti tu,
ancora e già amando io
la tua vivida
irrinunciabile presenza.
E sei e fosti, tu,
ancora e già mia sposa. |
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Ci ritrovammo noi
senza esserci mai
davvero persi,
così come l'ombra
ritorna alla sua quercia
al primo riapparir del sole
al nuovo giorno di bel tempo.
Un'assenza momentanea,
nulla più,
la nostra reciproca mancanza.
Un gran brillar di sole e cielo blu,
oggi, la tua presenza. |
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E già giugno s'incarna
nelle lucenti sere
quando a lungo il passo lento
del tramonto
diffonde in cielo toni e colori
di meraviglioso incanto.
Un palpito del cuore,
un'emozione,
cancella ogni fatica d'anima
e muove ogni pensiero.
Scivola poi nell'ombra,
verso la notte,
la luminosa luce
di questo giorno
che s'assopisce.
Ed io ancor m' illudo
per quel tuo sguardo
ardente di faville
e per le mani bianche
ed il tuo bianco seno
su cui posai felice il capo chino.
Illude ancora
ed ancor ferisce giugno. |
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Io ti rivivrò
In ogni attimo
in ogni istante
Di quelli avuti
Di quelli dati
Dei giorni belli
Di quelli amari
dei giorni persi
per un nonnulla
In ogni modo
in ogni cielo
Io ti rivivrò
Anche se oggi
questo tuo addio
mi perde
io ti rivivrò. |
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Non per vanità
torna il pensiero,
e strugge,
a ciò che un tempo è stato,
ma per assenza:
oggi altro non odo e vedo e vivo
se non la densa tua mancanza.
Ed il limitar sereno
degli orizzonti più lontani,
la luce chiara
all'alba del mattino
e il fuoco rosseggiante
degli incendiati splendidi tramonti...
Tutto si è fatto assenza,
tutto è mancanza. |
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Incredulo mi coglie
il tuo ricordo
e solitario mi sorprende
nel passo dolce della sera
quando si volge, lenta,
al buio della notte...
Tra te e me
di danza un passo
ritmato e lento
annullò il luogo,
confuse il tempo... |
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Orfano di sogni
e di chimere
vivrà al monotono
canto di grilli e di cicale
da oggi il mio amare,
stanco e reliquato.
Stoppia tra le stoppie
lo attende solo
il primo estivo temporale. |
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