D’antiche voci
supremo un canto
con sé trasporta
strepitando il vento
nel far della tempesta.
S’avverte in quel suo
lungo ululare soffiando
come un dolente coro
di tragedia greca,
una piangente cantilena
ad invocare supplicando
rifugio o rimedio alla proterva
e cieca forza d’un assurdo
malevolo destino .
Così s’ode nel vento
quando da lontano giunge
per battere con forza
il mare contro le coste
e trae con sé, quale compagno,
l’antico scorrere del tempo. |
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e... non sarà‘, lo sento,
l’umano infrangersi del tempo
un precipitare nel vuoto
un dissolvere nel nulla
questo nostro io che, pure,
fragile oggi sussulta
ad ogni alito di vento. |
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Disperde il vento quell’amarezza lieve
che nella sera all’anima sovente sale
come una rada bruma sul fluido scorrere
di un grande fiume.
S’affastellano pensieri al rimirare un cielo
che limpido si apre facendosi sereno
di lieta luna piena ed ammiccanti stelle.
Domani sarà bello, con il brillar del sole
ed il sottile vento a scompigliare degli alberi
le rigogliose verdi chiome aulenti di fruscii
di rinnovata vita e di speranza profumati. |
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Tutto ha portato
con sé
oggi il vento
ciò che levò
con i suoi molti ieri
il tempo.
La mente non comprende,
s'illumina, si accende,
divampa dilaga...
nel vento, nel tempo. |
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Vorrei andare là
dove leggero sussurra
e dolce il vento.
Ovunque sia
vorrei essere là,
ad ascoltarlo respirare
mentre racconta
e parla e dice
del suo volare alato
lungo il mistero mondo
e sui destini umani.
Se è lui che insegue
il tempo
oppure ne è seguito,
il luogo da cui viene
e quello dove andrà,
i mari che ha volato
le genti che ha veduto
se mai trova riposo,
pace,
o è in perpetuo andare.
Vorrei sentirlo dire
del cielo azzurro ch'apre
sovente al suo passaggio
d'altre infinite cose
vorrei sentirlo dire,
soltanto sussurrando.
Vorrei... vorrei...
là forse sarei in pace
tenendo la mia anima
per mano, felice.
ad ascoltare,
il vento sussurrare. |
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Ecco,
ritornando vola
e chiama
il vento della sera.
E mi sorprende fiacco
ad aggiustare mezzi
di cui non so che fare,
che non ardirò d' usare.
Non più le vaste terre
e nemmeno i grandi mari
oppure indefiniti cieli
vorrò o potrò viaggiare
se non con il pensiero.
Si è fatto stanco il cuore
e non ne vuole più sapere.
Ma tu, amato vento,
tu non fermarti ad aspettare,
vola, ti prego,
vola nell'alto cielo
lungo la terra ed oltre il mare
e lasciami un poco qui
che voglio riposare. |
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Troppo contigui
il dopo e il prima,
non esiste il Tempo
quale noi lo immaginiamo.
Esiste piuttosto l'artifizio
ad esclusivo uso umano
oppure un moto dello spazio
librato ad ala di gabbiano.
Si alzerà il sipario,
un giorno finalmente
e nell'Eternità
il Tempo vero ed assoluto
coniugherà
il tempo nostro umano
così come nei sogni,
solo al presente. |
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Viene dal nulla
ed al nulla torna
il Tempo,
senza una mossa.
Immobile corre e scorre
lungo il binario
ad otto reclinato
che l'usura d'un infinito
Sempre
per lui e per noi ha modellato. |
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Sempre ritorna il vento
ed è anche memoria.
Forse addirittura è la storia.
Non v'è luogo, evento o mare
che non abbia più e più volte
veduto volato compreso ed amato.
Mai ripercorre invecei suoi passi
il tempo e nemmeno memoria ne ha.
Non ha alcun senso per lui
l'umana piccola storia
che qui da noi ogni giorno si fa. |
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un'eco a perdersi nel vento,
entro infiniti cieli,
ogni vocio umano.
Arriveran sin là, non oltre,
tanto il sussurro quanto il grido,
là ove il tempo prenderà a piegare,
curvando poi oltre la visuale,
oltre il pensiero, oltre il ricordo.
Nessuna viva traccia resterà
di loro e del lor dire,
nessuna inconfutabile memoria
oltre l'umana timida vicenda.
Delle parole scritte è il certo
perpetuare, il tramandare. |
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