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Vivì |
22/05/2010 12:05 7456| |
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Vivì |
09/10/2010 10:11 9615| |
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Vivì |
28/08/2010 08:22 6842| |
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Vivì |
08/05/2010 10:05 9184| |
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Nei momenti bui che tristezza prevale,
corro dal mare!
E sulla bella scogliera della mia terra fiera,
passo le ore a guardare.
E' il silenzio del mare che mi piace ascoltare!
E lo sguardo si fissa, arriva lontano
sin dove cielo lambisce mare!
Si esalta l'animo, si eleva al suono
dalla grandezza maestosa.
A volte è lo stridio dei gabbiani,
che si rincorrono, giocano,
e nel blu ondeggiano!
Ora è lo sciabordio delle piccole onde...
lievemente sugli scogli s'infrangono.
Ora è lo stesso mare che accompagna
il vento
intonando una melodia d'incanto!
Ora è le sventolio
di vela bianca che garrula canta
cullata dall'onde...
Quando è tempesta rimbomba il suono
diventa cupo.
Si alzano i marosi
tuonando, violenti e fragorosi,
nel marasma della burrasca!
Tutto diventa schiuma, tutto diventa mare
e la terra scompare!
E quel senso di libertà che sempre mi assale,
è perché appartengo al popolo del mare! |
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Vivì |
13/02/2010 12:59 13185| |
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Vivì |
23/10/2010 12:26 6039| |
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Luna, invadente luna,
sbirci curiosamente
tra squarci
complici nembi,
noi amanti
rapiti da sensi,
sorniona e saputa.
Luna, insolente luna,
rivesti d'alone argenteo
e scopri labbra avvinte
carezzevoli baci mielati...
serpentelli ardenti
su corpi tremanti
avvinghiati in amplesso
voluttuoso...
Luna, fantastica luna,
intreccia ghirlande
smaglianti
d'arabeschi stellati
e adorna di luce
danza sensuale
d'impudici amanti...
movimenti a fluir
marea spumeggiante
che avanza lambente
e ritira schiumante
a coprir coi frangenti
alti gemiti estasiati.
Luna, solo tu luna,
arrossisci stupita
da romantica alcova
sotto volta stellata. |
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Vivì |
29/05/2010 10:05 7751| |
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Urla dolenti s'espandon nell'aria,
orecchio stolto umano
udir non vuole.
In sguardo barbaglio bestiale
riflesso d'anima disumana.
Innocenti non siamo,
spregevole infierir lasciamo
corpicini inermi straziati
a sacrificio immolati
su dissacranti altari metallici
di demeriti scienziati.
Tanto, pianto
che soffoca in gola
non è vagito umano.
Noi non udiamo!
Urla silenti ma fragorose
emergono dal mare.
Vadano pur le baleniere
coi loro arpioni al vento
non più solenni canti
in profondità abissali
né sventagliar code colossali
l'onda gioiose schiaffeggianti,
ma acque funeste
da vermiglio sangue colorate
e tremuli lamenti
di piccoli orfani ormai perduti.
Tanto, pianto che si propaga
non è vagito umano.
Noi non udiamo!
Lasciamo pure, noi che cuore abbiamo,
che da fucili soffio letal nel vento
cancelli da limpido ciel dolce stormir
che sempre ha deliziato primavera.
Tanto, pigolio nei nidi
non è vagito umano.
Noi non udiamo!
Lasciamo noi, che animali amiamo,
cuccioli di foche al barbaro massacro,
coraggio non abbiamo
di guardar gli occhi lacrimanti
che inumano riflesso danno.
Urla dolenti s'elevano dal mondo
e indegno cuor disumano
coglier non vuole.
Tanto...
non è vagito umano! |
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Vivì |
17/04/2010 11:08 7657| |
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| Accoglimi nelle tua braccia Morfeo,
teneramente
e come appassionato amante,
avvolgi il corpo mio languido
nel tuo lungo manto stellato.
Il silenzio tuo ovattato,
dolce Signore del sonno,
cattura la mia mente,
indica il leggero cammino
tra i sogni più raggianti .
E’ allora che risorgi fulgida
arcana e dolce chimera,
dei sogni miei smarriti,
nel limbo del passato
di gioventù perduta.
Dentro al mio sogno vivo
e la mente mia divide
dal cuor ragione pura
dalla realtà più dura.
Linfa vitale scorre
ardentemente in vena
le gote mie arrossando
al tocco gentil di mano.
Accellera ancor il battito
e pulsa nelle tempie,
scoppia il cuore in gola
mozzando il respiro in petto!
Limpido in sogno mi appare
il color degli occhi tuoi chiari,
come smeraldine acque
di isole incantate.
Prima che Morfeo mi lasci,
nel sogno ti vedo ancora
mia splendida dolce aurora
tingere di rosei albori
il prossimo dì che nasce.
E torna il perduto amore
di nuovo ad annegare
nel limbo...
dei sogni andati! |
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Vivì |
06/02/2010 09:11 28121| |
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Vivì |
14/03/2010 11:05 15388| |
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Cos’è una poesia se non un fiume di emozioni che sgorga dall’anima di chi la scrive e si riversa come una carezza nella mente di chi legge?
Comporre versi su versi ispirati da un suono, il ticchettio della pioggia o il richiamo di un implume nel suo nido... il pianto o il sorriso di un bambino o quello di un perfetto sconosciuto.
Che cos’è un poeta se non un ricamatore di parole?
Intreccio ghirlande di versi e ricamo metafore cercando immagini suggestive da suggerire in una strofa. Inserisco punti in sospeso per lasciare che sia il lettore a percepire il mio pensiero, suggerisco, sussurro, quasi bisbiglio il mio sentire, le mie emozioni...
Volano le sensazioni e si posano come allegre farfalle su questo o su quello!
Sta all’attento lettore afferrarle...
Vivì a fine 2011 ha pubblicato una raccolta di favole dal titolo " Le favole di Gigagiò" con l’Apollo edizioni e ad Aprile 2012 una fiaba dal titolo " Elydor, l’unicorno nero" con la MorganMiller edizioni.
A fine luglio 2012 ha pubblicato un fantasy dal titolo " Il monastero del canto del vento" casa editrice Garcia e nel 2013 un altro racconto fantasy " Gimkoba, il figlio del giaguaro." e altre tre favole con la Lillibook edizioni. Nel 2014 " La favola di Patatanche" e "Tarti, l’ambasciatrice di pace" con Apollo edizioni.
Nel maggio 2017 il romanzo fantasy " I guerrieri della sposa del sole" edito da Delos digital
Nel 2017 un nuovo racconto fantasy" Un Highlander per amico" edito dalla Delos.
Favole e ancora favole pubblicate nel 2018 in collaborazione del sito Scrivere dai titoli " Le favole e le filastrocche di Gigagiò" e tre fiabe natalizie dal titolo "Favolando con le stelle"
Entro novembre 2018 è prevista la pubblicazione di una favola dal titolo " La casa delle farfalle" edito da Apollo edizioni.
I libri sono disponibili presso i principali portali di vendita online.
Se qualcuno volesse contattarmi può farlo all’indirizzo email
Di me disegnerò
tremuli tratti
in quel narrar
di fole
con fervore
e quel smarrirsi
in nuvole
in ogni dove. |
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