| Si lasciano
disfare come cera
gli appuntamenti ormai dimenticati, eppure
in quella fiamma si è consumato il cuore.
C'è un suono di ritorno nella stanza
è l'ultimo discorso, o forse un bacio
che non sapeva d'essere partito
prima
che il silenzio si vestisse di silenzi
e mi guardasse con l'iride di te.
Resta
quell'attimo d'incrocio,
di un parlato d'occhi letto a memoria
che alla soglia del confine
lascia luce.
Poi
la schiena della sera. |
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| Quando ci vedremo
amore, forse
sarà l'ultima volta
e ti racconterò del mare
dei suoi abbandoni
e della storia ripetuta
e di come il vento, urlava
contro il cielo, prima
della danza del silenzio.
Quando ci vedremo sarà
l'ultima volta e forse, ancora
ti chiamerò amore
e ti porterò
a guardare il giorno che muore
proprio li
tra le stelle
del mio guardare
dove il sole apriva gli occhi, solo
per incontrare i tuoi. |
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| Dove vanno
le linee d'orizzonte
quando il mare ruba il cielo della notte
per nidarsi
al fiato fermo di un amplesso?
E dove gli occhi
rifugiano i pensieri
al buio di un silenzio?
Non ti ho detto
che ho fermato il tempo delle rose sul miraggio
per aspettare il vento dell'autunno
e che del colore di un ritorno, il giorno
ha acceso le sue luci, quelle
che ci ha reso ombre lontane. |
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| Hai
le ali chiuse del vento, i capelli
spettinati
e sei a mordermi i pensieri;
- uscendo
hai lasciato accesa la luce.
Ho di te, il vestito
con l'ultima sera negli occhi
e il profumo di fragole acerbe.
Quando verrai
avrò cancellato la porta
e busserai come un sogno
svegliando il silenzio.
Sarò ancora li
ad accarezzarti il viso
per parlarti
riscriverti un bacio
e vestirti di me. |
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| Sparecchio
il silenzio, il tuo profumo
e quel che resta
tre rose, il tuo giardino
e questa notte
che non vuole perdersi nel giorno
di te
ho le mani accarezzate sulla tavola
i tuoi occhi e il pensiero
dietro, a quel guardare i miei
la luna
lasciata alla tua bocca
con in tasca il suo sapore fragola.
Cade il cielo con il sole
e ti ricordo amore. |
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| C’è una parola
tracciata a memoria
su un bianco lenzuolo steso al cielo
dove lacrima il pensiero
nel confinare il mare, dietro
i nostri sguardi persi d’orizzonte.
E l’anima
si candida d’inchiostro
che senza voce
assegna il suo parlare al vento
perché porti
nel suo dire altrove, il mio, tuo
amore mio per sempre
è li ch’io scrissi al tempo
e il giorno
non lo scrissi mai. |
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Ho l'inizio scritto
e una pagina vuota senza nome
se mi guardo e non vedo
che un richiamo di parole
se penso a te
e al fascino di bimba
che di me non sa
di come un giorno sciolsi gli aquiloni
per tornargli il vento.
Poi
non diedi più la mano
alla mia mano
che per quel vento dato
smise di volare. |
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| È nei miei respiri
il respiro del fiume che nei passi tra i canneti
si chiama d'immagine il tramonto
sta sulle mani il percepire a gocce e agli occhi
che tra cerchi di un suono
e il silenzio d'onde scrive.
Urla il vento di vento ferito
sulle aiuole di un tempo
fiore e profumo
- piove -
piove sui tetti e sulle sponde, fuori
a bagnare il buio
Dalla voce dirompente di un tuono
l'improvvisa luce e il crepare del cielo
Dai miei occhi fugge lo sguardo della luna
mente il vuoto mi siede accanto
e l'attimo ti chiude tra le ciglia
come un giorno andato.
Ti ho
di un ricordo
il ricordo fermo tra le dita. |
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| Scende dagli occhi
e sui silenzi di parole
il cielo;
gocce
che mi nudano
di te e di pioggia.
Mentre le strade, accompagnano
i passi di una vita nascosta al volto
dal nero dell'asfalto.
E mi corre il giorno, senza
il posare della tua mano
alle mie carezze
quando un bacio
cattura il tuo sguardo
e mi rende
immagine di te. |
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| Ho dissolto al cielo
il giorno accarezzato
e tu sei piuma senza più radici
Ha parlato la tua neve
che si è svelata
goccia senza attesa
slegando la promessa
che ora,
ha più volti da guardare
e quel tuo dire amore ha gli occhi chini
di chi ha rubato senza mai rubare
il fiato al sonno
ora, che del tuo migrare ho
il senza più ritorno
e il tuo messaggio è chiaro al buio
guarda e ascolta, la luna
mentre veglia
il mio tramonto. |
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Non ci sarò
quando le foglie
avranno lasciato il tempo al ramo
e la notte avrà mani fredde
non sarò più
e non sarai più primavera
i giorni, avranno
occhi di vento da inseguire
e pagine bianche scritte in controluce
lette nel ricordo
quando
scenderà la neve
non sarai più bambina
sarò nei tuoi occhi quell'attesa scritta
e mi ritroverai
nell'odore di settembre
sulle labbra di un tramonto. |
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| Mi piaci,
quando distante arrivi e voli
come il pensiero
che tace per parlare alla tua assenza
e il tuo ritorno non è mai partito
quando ti ascolto
in una nuvola che ferma il respiro al cielo
e piovono discorsi sottovoce
sui nostri visi fatti di parole
tu, che spogliavi il fiato alle mie stanze vuote
ed io, che in quei silenzi ho conosciuto il tuo segreto
naufragando gli occhi
per non dirti t'amo
così mi piace pensarti
e il mio pensiero è voce
che tace alle tue labbra, come un bacio
che all'infinito spazia l'infinito
e posa gli occhi
nel ricordo. |
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Breve biobibliografia di Nunzio Buono
Poeta, scrittore, recensionista, si possono trovare le sue liriche in diverse antologie di autori vari, scrive in siti di letteratura di notevole pregio, ricevendo consensi critici da giornalisti di grande rilievo. Diverse le note di merito e d’onore ricevute, vincitore di concorsi letterari, sia Nazionali che Internazionali, ha pubblicato ad oggi 10 sillogi, “Sentieri dentro”, “Dreams”, “Di quel che sapeva l’autunno”- (tradotta anche in lingua inglese), “Piume d’anima”, “Lune di vetro”, “L’altra stanza”, “La casa sul fiume” presentata all’istituto Italiano di Cultura a Parigi, e per un concorso vinto a Viterbo nel settembre 2013 “L’ultimo inverno” con dipinto in copertina voluto insieme a Rosy Molinari vedova del grande scenografo della Scala di Milano e docente all’Accademia delle belle arti di Brera Antonio Molinari. A Settembre 2015 “Le Farfalle di Novembre” con prefazione di Dante Maffia (candidato al nobel per la letteratura) e postfazione del Prof. Nazario Pardini, ordinario di Letteratura Italiana, poeta, scrittore, saggista e critico Letterario. A Gennaio 2016, altro concorso vinto, esce il volumetto poetico “La maison en banlieue”edito da Vitale Edizioni. Nell’Aprile 2016 sempre per un concorso vinto nasce la silloge dal titolo “Il mare all’improvviso” edito da De Ferrari editore. L’ultima pubblicazione “Voli a Matita” edita a da Helicon con prefazione di Marina Pratici critico letterario, saggista e giornalista pubblicistica e postfazione di Cinzia Baldazzi, giornalista Rai1, critico letterario e saggista, presentata a Londra il 20 Gennaio 2018 nella prestigiosa location sita nello storico quartiere Fitzrovia dove, nelle più conosciute Fitzroy Square e Fitzroy Street, personalità del mondo letterario come H. G. Wells, George Orwell, Charles Dickens e Virginia Woolf, hanno costituito una vera élite della letteratura inglese. Nunzio Buono è spesso ospite in diverse manifestazioni letterarie in diretta radiofonica con l’Australia, New York e tutta l’America latina, oltre ad essere Presidente e membro di giuria in vari concorsi Letterari. Nel Gennaio 2014, Nunzio Buono fregiato quale membro a vita dell’IWA (International Writers & Artists) Toledo, Ohio – USA da Teresinka Pereira. Sono moltissimi i Primi premi ricevuti, tra i quali, il 1° Premio Speciale alla carriera, gli viene insignito il titolo di Senatore Leopardiano dal Centro Studi Accademia Internazionale “G. Leopardi” Arti Lettere e Ricerche Culturali. Il 1° Premio Assoluto al concorso Internazionale di significazione Poesia e Arte Contemporanea con Trofeo Aureo Apollo Dionisiaco ricevuto a Roma nel Settembre 2014. Il 1° Premio Assoluto ottenuto al Premio Internazionale di poesia “Dal Tirreno alla Ionio” di Castagneto Carducci ricevuto nel mese di Ottobre 2014. 1° Assoluto al Premio Nazionale di Letteratura “Casinò di Sanremo - Antonio Semeria” - premiato da Antonia Arslan. 1° Assoluto al Premio “Va pensiero” di Soragna - 2016. 1° Assoluto al Premio “Enrico Zorzi” Verona premiato con pennino d’oro – 2016. 1° Assoluto al Premio Internazionale Stellina (Viareggio) 2017. Vincitore dell’edizione 2017 “Il Federiciano” (Rocca Imperiale città della poesia) di cui l’opera è stata stampata su di una stele in ceramica 2 metri per 1 e affissa sulla parete di una casa, accanto alle opere di Alda Merini, Salvatore Quasimodo e altri letterati illustri. A Maggio 2018 sarà premiato con medaglia del Senato a Roma e sempre a Roma verrà premiato nel mese di Giugno 2018 presso la sede del quotidiano Metro per essersi classificato al 2° posto al Concorso Graffiti METROpolitani, le opere vincitrici saranno pubblicate sul quotidiano che vanta più di 800. 000 copie distribuite a Roma Torino e Milano. Presente con le sue liriche in diversi reading di poesia insieme alle figlie di Alda Merini (Barbara e Emanuela Carniti) e di Alessandro Quasimodo, figlio del Nobel Salvatore Quasimodo, e poi collabora con opere ispirate a dipinti e presentate ai Vernissage di: Vittoria Salati, Antonio Molinari, Alberto Bongini e Lorenzo Maria Bottari. Nel 2015 una sua poesia è stata trasformata in canzone dalla casa discografica “Sugar” di Caterina Caselli, e presentata in diversi festival della canzone italiana tra i quali: Il Premio Bindi, Genova per noi, Premio Lauzi e Premio Ciampi.
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