Colma le ali di sole intenso
di vento che soffia da basso
apri il cuore all’immenso
che rende leggeri e adesso
spicca il volo oltre la mente
occhi chiusi senza pensieri
mani aperte respiro costante
e sfiorerai l’universo dei veri
sogni che tempo non hanno
riempirai l’anima infinita
di sensazioni che resteranno
impresse in te per la vita
e gioirai quando ansimante
riaprirai le ali un secondo
sognando per un solo istante
di volare alto sul mondo. |
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Bimba riposa serena
tra bianche lenzuola
il capo posa appena
s’un cuscino viola...
...nuvole candide vanno
nell’azzurro del cielo
cambiano forma e stanno
appese ad uno stelo...
...petali rossi cadon giù
su monti di glassa e panna
su laghetti d’acqua blù
piovon lievi come manna...
...scivola a valle la neve
sciolta dai raggi del sole
i rivoli dal corso breve
inondano prati di viole...
Bimba gl’occhi riapre
ad un nuovo giorno
e lentamente scopre
la realtà d’un sogno. |
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Vive nascosto
da occhi indiscreti
in un posto
ove i suoi segreti
nessuno mai
riuscirà a svelare
giacché sol guai
potrebbe passare
stargli lontano
conviene a tutti
il tipo è strano
non scende a patti
di poche parole
e di brevi cenni
sa quel che vuole
odia gli inganni
tiene sol per sé
tutto quel che sa
sapete perchè
mai niente dirà
perché son segreti
da tener nascosti
da occhi indiscreti
in reconditi posti. |
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| Un canto infinito
che s’espande nel nulla:
cos’altro potrei sentire
in quest’azzurro
che si perde alla vista
verso l’ignoto.
Una lontananza
senza misura e peso:
cos’altro potrei vedere
oltre quest’occhi
che non bastano certo
a scrutare lontano.
Perdersi in ologrammi
costruiti dalla mente,
nati dai pensieri
che, inconsciamente,
edificano realtà
in bolle di sapone
e lacrime e sorrisi
volano leggeri
sospesi come nubi.
Tutto compreso
tra la terra ed il cielo:
oltre ogni misura,
al di là d’ogni mistero,
c’è qualcosa che giace
celata da un sottile velo. |
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Immersa
in olografiche memorie
sospesa
tra raggi di luce
e arcobaleni
d’ataviche storie
nel sogno si riversa
l’età fugace. | |
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In silenzio tutto s’ascolta
tutto s’ode in gran segreto
basta restar zitto e muto
e le parole di volta in volta
t’entrano dentro silenziose
senza recar fastidio alcuno
se ne stan docili e graziose
di lampi e tuoni a digiuno. |
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Socchiusi occhi
e palpebre tremanti
schiudono le ali
d’onirica essenza
e sono in volo
immerso nell’azzurro dell’anima mia
che gioisce nel moto del planare lieve
verso me stesso
e sento la vita
ascolto il vento
il respiro del mondo
l’alito
il soffio
la leggiadria del cuore
che mi fa sentire la libertà addosso. |
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Non dormono mai i sogni
stanno svegli ad osservarci
ad esaudire i nostri bisogni
a proteggerci e ad amarci.
Vola su in alto
nei cieli del mondo
tra cime di cobalto
ancora per un secondo
vola senza ali
tra gioie e fantasie
su vette senza uguali
fatte di sogni e poesie
vola plana e vola
nell'orizzonte chiaro
d'un futuro che consola
il presente amaro.
Mai i sogni s'addormentano
tra bianchi cuscini di seta
sempre dentro ti bisbigliano
di seguire la tua cometa. |
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Cielo capovolto su placido fiume.
Nuvole galleggiano come piume:
si muovono lente su acqua docile,
come quieta anima che anela, umile,
giunger al mare che tutto contiene.
Tutto si muove, niente ci appartiene,
il cielo capovolto è un’illusione:
una parte di realtà, una sensazione
che ci costruiamo giorno per giorno,
senza accorgerci che è solo sogno.
Ogni momento, con cadenza infinita,
se ne va un secondo della nostra vita
per rinascere in chissà quale futuro:
perché noi risorgeremo di sicuro
in un cielo di speranza e mutazione
che va oltre ogni umana ragione. |
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La notte spegne il giorno
e accende il sogno
con le palpebre chiuse
dei miti e delle muse
di ellenica memoria
che i segreti della gloria
tengono ben celati.
Nell’Olimpo sigillati
tra gli dei e gli eroi
il senso è che puoi
vincer ogni battaglia
che dentro t’attanaglia
se immortal tu sei
e se tu davver lo vuoi. |
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L’idillio tessuto da ragni poeti
cattura l’insidie d’oscuri pensieri
mutandoli in linfa per sogni discreti
di fughe irreali su bianchi destrieri ...
...sarò l’acrobata che volteggia
agile su ogni sommesso dolore
equilibrista sotto una pioggia
che inonda incessante ogni furore ...
...sarò l’Icaro dalle ali di cera
che fugge via dal labirinto fatato
verso cieli azzurri d’aria leggera
ad incrociar il mio dolente fato ...
...l’impulso che tende il nervo
e lo invita allo scatto d’istinto
avverso la schiavitù del servo
che alle dorate catene è avvinto ...
...or placa la corsa il furor equino
ed il risveglio di luce m’acceca
mostrandomi sembianze di ronzino
che pesante soma su di se reca. |
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| Ruberò un tramonto una di queste sere
e lo lancerò nel vento oltre le frontiere
al di là d’ogni vera sensazione di vita
a sconfinare dentro l’irrealtà infinita
non aspetterò che giunga buio tenebroso
aprirò la porta per entrare silenzioso
nel regno dei sogni dell’intimo esistere
che se ne sta celato nelle mie viscere
seguirò la tenue luce che mi fa strada
e consente ancor che la nebbia si dirada
e lì troverò pace e riflessione e starò
ad ascoltarmi nel silenzio dei falò
avvolto dal più grande sogno che esista
percepire la propria anima mai vista. |
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Lentamente tracanno sorsi di reminiscenze
dai souvenir che vagheggiano tra pensieri
oscillanti e leggeri come frivole farfalle
che svolazzano nell’aria fresca della sera,
fin quando sazio m’assopisco nel riposo
e sogno di spazi mai riempiti dal tempo,
di crepuscoli che non hanno visto albe,
di crepe che ricoprono muri di corallo,
al risveglio la solitudine mi attanaglia
nella sua malinconica stretta alla gola
trovando conforto nella consuetudine
d’una monotona quotidianità che avanza
ai ritmi consoni alla mia pigra indole,
così attendo nuovi ricordi d’assaporare
per poter ritornare nell’oblio che ammalia
e travalica tutti i confini dell’esistenza. |
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Cancello di ferro e di filo spinato
protegge il libro mai trovato
che racconta di passato e futuro
e sta nascosto in luogo sicuro
affinché l’uom non possa sapere
e continui in cuor suo a sperare
e a credere solo nel presente
nelle sue mani nella sua mente.
Fogli non ha e nemmeno parole
ma frasi scritte con i raggi del sole
impresse a fuoco nella natura
nella memoria d’acqua pura
nel tempo che scorre ogni secondo
negli spazi che riempiono il mondo
è il segreto del libro non scritto
che solo dal saggio può essere letto. |
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L’ultimo sogno interruppe la tristezza,
la sbriciolò, senza timore alcuno,
le legò un laccio al collo, con tenerezza
la vide appoggiarsi al suo seno:
la sentì esalare il suo ultimo respiro.
L’ultimo sogno sgretolò lo sconforto,
l’informe sostanza portò in giro,
lo rese ridicolo all’uomo e smorto.
L’ultimo sogno fu un sogno reale
che con forza s’aggrapò alla vita,
riducendosi a puro istinto animale,
se la portò via senza alcuna ferita. |
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