Nascosta dentro un bosco
tra rigogliose e verdi frasche,
si erge bella e fiera.
una villetta di fattura antica.
Si ritrae d’estate alla vista
ma d’inverno quando il verde muore
lei si mostra tra rami nudi
e qualche volta tra nevi posa. |
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Colori ambrati d’autunno
si legano in un manto in attesa
tra volute di foglie che dolcemente
s’appoggiano al piano.
Scricchiolano sotto pesanti passi
perse di vitale essenza,
rimangono abbracciate tra loro
in spesso tappeto odoroso di muschio.
Giace la foglia ai piedi dell'albero,
giace, si confonde tra le altre,
perde colore e muore donando
di se l’ultima linfa. |
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Una ragnatela ... una foglia,
il colore del tempo di giallo vestito,
scivola e muore
nel richiamo dei sensi.
Oceani di rossi colori
dilagano, davanti agli sguardi,
bagnati di fredda rugiada
che cattura impronte di luce.
Orlata di gocce
ragnatela agghindata
in controluce il cielo ricama,
più non è insidia.
Svetta l’ultimo fiore
carico di ritardate speranze
che tiepido sole accontenta
ed abbraccia con amorevoli raggi. |
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E di quel canto
ancor io m’appago
nel rimembrar quell'usignolo
che usava solfeggiar
dolci note
su quel possente ramo
di quercia antica
nata allor e poi cresciuta
nel lontano tempo
accanto al casolare
della casa avita.
Usava il mattino
destar il sonno mio
ai primi albori d’alba
e saltellando
di ramo in ramo,
giocherellava
tra fronde e ghiande.
Oggi lui più non c’è
quel simpatico uccelletto,
tramutato è nel tempo
in altra vita.
eppur ancor io lo sento
tra gioia e sentimento
quando è il mio cuor
che si rammenta e canta
la sua canzone. |
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Come gocce argentate
di pioggia autunnale,
ancora stupisce
quel sentire precoce
di cambi d’umori
di fiori quasi appassiti.
Sempre sorprende quel gelido fiato
che già manifesta settembre.
È brina al mattino tra brividi schietti
unita alla bruma portata dai venti del nord
che scende e ricopre d’un velo nostalgico
un tiepido sole che più non riscalda
e che appena risplende.
Gioie e dolori d’estate
si rintanano nei sogni del cuore
come racchiusi nel casolare più antico
tra crepitii dentro il camino
di rosse braci fumanti. |
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| Denudatasi è la luna
del suo offuscante alone,
è come un velo di vestale,
e guardando mistero assale.
Or brillante e bella piena
lassù nel cielo blu cobalto
con Venere e Giove in congiunzione
a tenerle compagnia.
A luglio s’intravvedono
ad occhio nudo, han luce fissa
e son come due alfieri a difendere
la bella luna tra le stelle. |
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