Oltre il confine
trabocca
l’Amor che tutto
comprende
inarrestabile
s’accende di fiamma
che avvampa la vita
e brucia per sempre. |
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Si sciolse
in lacrime distillate dal dolore
(s’interruppe il pianto)
l’accolse
esanime e ansimante il cuore
(resuscitò d’incanto)
il sorriso. |
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Esplode il polline.
S’affida al vento e al caso,
sciorinando vita alla nuda terra,
l’inizio non è dato conoscere.
Il suono d’un divino strumento, forse... |
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Il siliquastro
ancor sanguina
ferite senza tempo alcuno
che il pentimento
mai lenirà
bastò un bacio
per morire
non basterà
vivere per risorgere. |
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Di corolla in corolla
tremolio d’ali
polvere d’arcobaleno
e fantasia
petali e coriandoli
come lacrime
di felicità
svolazzano qua e là
volubili pensieri
oltre ogni metamorfosi. |
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Il moto delle tue braccia
m’avvolge
dolcemente m’accarezza
mi proietta
verso l’ignoto infinito
ove mi perdo
assaporando dolcezza. |
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Datemi un’àncora
o un porto sicuro
o peso di zavorra
certezza d’approdo
al riparo di tempeste
datemi il coraggio
per non naufragare
in triste solitudine. |
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Penzola indifesa.
Al destin s’affida
e al respir del vento.
Tremulo vibrare.
Flebile legame
al fusto vigoroso.
Libero distacco
a mortal prezzo. |
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Deserto di fuoco
e sabbia negli occhi
l’Est invia dardi insanguinati
che gocciolano rabbia
mentre fiocchi di speranza
si sciolgono
come le vite disperse
nelle oasi senza più acqua. |
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Increspature
di tempo maturo
all’amore
annullano
qualsiasi sentimento
sbiadite forme
di spazi ondulati
cuori ruvidi
induriti
dalla consapevolezza. |
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Sprofondano le radici
nel ventre della Madre
a suggere linfa di polvere
per i rami che spaziano
verso l’impalpabile luce
e per le fragili foglie
che presto moriranno
tra le carezze del vento. |
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| Sottili vibrazioni
avvolgono
i corpi dormienti
le palpebre oscillano
immerse
nei sogni del sonno
ancora rinnovata la luna risorgerà
ad illuminare
la quercia imponente
che adombra
piccoli ciuffetti d’erba ingiallita. |
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| Il sorriso
la lacrima
all'improvviso
appare il vero
non rimarrà
che l’eterno
e sarà
per sempre
tutto
alfa – omega
genesi
morte. |
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| Patemi d’animo
s’intrecciano con i
profumi dei fiori
che a maggio sono
ovunque si guardi
e leniscono i
dolori del cuore. |
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| La caducità del fragile
è vana speranza d’eterno,
si riflette, in tempo breve,
nello specchio d’un’anima
che non ha tempo.
Il perenne va oltre
ed è per sempre.
Per sempre nell’infinito. |
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