S'aggiran nello splendore acrilico
di vischioso sorriso
trasfigurando ghigno celato
in plastica posa compiacente
Attori sull'altare del giudizio
- tranne il proprio -
maschera di cemento
solletico non corrode
Occhi farisei,
cocci di bottiglia imbellettati
ad imitar diamanti
soppesano altri occhi
sibilando sentenze
Stucchevole voce
prona captatio benevolentiae,
adulatrice zerbina
gonfia il petto nell'elogio
circuendo consensi
Marce alghe putrescenti
- micosi di una vita non vita -
colonizzano involucri calcolatori
d'ingessata arroganza
...ma il dubbio mai li sfiora! |
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Quando le parole hanno il suono vuoto
di note echeggianti beltà narcisa
Quando le promesse hanno ali silenziose
di libellula dalla breve vita
Quando l'ascolto è ciò che vorresti sentire
e non ciò che sostanza non ha
Non credere!
È la mente che mente al cuore |
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Bocca sorridente
travesti il triste sguardo
ignorando intrusivi occhi
di bassifondi sentenziosi
Bocche divaricate
sbavano irriguardevoli
stillicidi di chiodi
su designata croce
Occhi e parole carnefici
a decapitare sorrisi
che spiccano voli troppo alti
invisi a cuori inceneriti
Senza ali |
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| Schizzi fauves su tela bianca
colori violenti sputano rabbia
graffiti di parole solcano
indignazione di matite spezzate
contro ogni raccomandazione,
avvedutezza, saggezza,
solo porte sul vuoto,
precipitano massi
e i loro cartelli ignorati
segnali di fumo nel fumo,
nel lucido labirinto
in stato confusionale
e ti domandi perchè
certe pochezze
le vedi solo te |
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| Di fierezza cinto lo sguardo
nuda di me vestita
senza scudo mi offro
pura nella polvere
senza vacillare
Astante invitta
al giudizio di pugnali
fedele a me stessa
fragile nelle inezie
titanica nelle avversità
Colpire senza sfiorare
- solo nell'offesa -
con la forza del silenzio
di quel muro trasparente
che boomerang non scalfisce
Sopire l'animo indomabile
impossibile sottomissione |
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Lentamente riemergo
dal suadente campo minato
ferite cucite con filo spinato
gocce rosse coagulano
sull'oscuro baratro
becchi rapaci picchiettano
a ripulire la scena
E allora io fuggo
fuggo lontano
troppi chiodi
atterrano il cuore,
angoli acuti
ottusamente scagliati
sibilando livore
Vorrei essere
sfera gommosa
rimbalzo di pugnali
che non scalfiscono
la coerenza del cerchio
la grande bellezza
di anima inviolata |
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Vivo nel maremoto di emozioni che flagellano costantemente la mia anima, una vita "normale" costellata da frazioni di sguardo, percezioni di destino e un pizzico di sana follia.
Sono solo un punto nel nulla, liquida anima tra spuma e salsedine, corrosa in gola implode l’Illusione.
L’ispirazione mi coglie sempre di sorpresa, quando decide lei.
Amo quel momento, orgasmo della mente, amo trasmetterlo, emozioniamoci insieme! |
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