Premio di Poesia Scrivere 2010
Poesia d'amore sul tema Tu che mi ascolti |
Tu che nella sera sei tempesta che brucia e che di quiete dopo t’ammanti quando nelle ore insonni torcendo i tuoi sogni le ombre del mio pensiero ascolti guarda il silenzio ti parla di me. Quest’amore dal niente uscito, che non si estingue e trova vigore in un filo di voce, quello stesso di ogni giorno di ogni attimo e di ogni respiro, sussurra di me
e tu l’ascolti. |
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Candida luce, mentre scorre il tempo. Candida neve, sole del mio inverno.
Alba! Candida, in questa notte scura. Fiamma di luce che nel cuore dura.
Lasciamo andare il giorno, che svanisca! Accenderemo un fuoco: scaldi, bruci!
E il freddo immenso e l'eterno dolore... Neve di sogno, alba nel mio cuore. |
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Mi sorprendo a volte nel silenzio di notti insonni a contare sillabe d’incerti nomi di perduti amori Riccioli scuri su visi infantili sogno breve sulle rive di un lago finito in una squallida stazione fra il temibile frastuono dei treni Tu che mi ascolti sappi fu come l’ora appena chiesta ormai è già passata Tutte trascorrono l’ultima uccide |
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Il nostro furtivo fugace contatto un succo di follia al sapor d’amore poggiato sopra un tavolo pieno di nulla
e averti solo negli estremi dove stai di te a scrivere passioni in lontananza trovata lì per caso in quel giorno
quel tempo che mi ha preso prigioniero per sempre scivolato nel profumo della tua ossessione eternamente tu
che vai e vieni a quel punto fisso di una stella nel suo cielo senza mai morire a me stesso se non nella mia stessa fine. |
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Nel mio telaio passa il filo bianco sul nerazzurro come di monti a notte
le mie parole senza storia cadono a quel bianco di latte di indefinita, dolce diversità in cui me ritrovo
finalmente |
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Nel libro del tempo ho calpestato su aspri pendii La dura roccia della vita
Accarezzando vivide emozioni di un fiume che lento scorre e ancora può stupire.
Così dibattuto Mi ritrovai a rimestare alla stregua di ingenuo adolescente nel crogiuolo dei miei giorni
perpetuando ciò che nel cuore avevo già vissuto.
Ma oscuro riverbero di immagine sbiadita sbattendomi in faccia solchi profondi di un tracciato antico illuse tratti garbati di tenera apparenza.
Fu allora che scrivendo la parola fine sul tempio dei miei sogni Arrivai a pronunciare le parole: sei vecchio. |
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Giovanni Paolo II ( Karol Wojtyla) Ricco non è colui che possiede, ma colui che dà, colui che è capace di dare. |
Chiuse tasche di caritatevole gesto in ottuso pensiero di immortalità. Semplice sorriso di chi vive a tasche aperte in amorevole ricchezza eterna. |
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Legami alla tua acqua O fammi abitante del ramo Che accarezza la nuvola
Nella tua chiesa per elevarmi A chiamare il nome Sospeso nel crepuscolo
Per riconoscere il seme Nel becco del falco O dall’anfora degli oceani
Ancora per ritrovarti memoria Dell’incontro tatuato Nella preghiera che mi ha salvato. |
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All'uscita del cuore ripasso la lezione a musicar la sera che s'incammina
verso un Dio d'amore su strade lunghe e secche ci saranno ancora fiori
sensazioni positive da traghettar su battito d'ali al di là del giorno
ogni tempo porterà la sua voce non parlerà più solo il vento ad accompagnar silenzio
saper donare un fiore strapparlo senza sfiorarne stelo
spendersi e conceder aperta mano a sua testimonianza
perché di questo amore sono colma e questo amore dono. |
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Dietro quella porta chiusa, si nasconde il silenzio di un quotidiano finto, ha gli occhi spenti il sorriso amaro il battito in disordine di un cuore disperato.. c’è un anima straziata, grida muta soccombe sotto quella verità, dentro 4 mura... |
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