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Antonella Scamarda
Le 273 poesie di Antonella Scamarda
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Dalla mia finestra
l'alba è una magnifica bestia
di neve ...
Prima un'immensa lumaca
passava, con la sua scia d'uggia invisibile
un cavallo correva su dune ovattate
sollevando una pace bianca
ora un orso, triste, balla sulla pista
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Perché mi appari così bella
che un cruccio intrepido di pena, trema
e indietreggia
come un rabbuffo d' inverno all'avanzare di Marzo?
Perché, senza mani, ti sento in ogni fibra di carne
e, senza piedi, ti seguo in ogni
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E nuovamente qui
sul fondo
di questo mare tetro
deposito
cangiante
di vetro
a picco d’una nuova discesa.
Un pesce, uno dei tanti
alla berlina
che nuota in una pena
trasparente
la boccia birichina:
-il Pianeta.
Magari poterci
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Aprimi il cuore
svuotalo di giorni affetti dal respiro,
di soffi incontaminati
che plasmano la balbuzie del tempo,
non c’è che la voce delle Favole per comprendere
il mondo.
Aprimi gli occhi
fammi risalire dal pozzo dei desideri
legata al
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Io porto in una tasca vuota
molti
frammenti
d'amore
più di quanto, mai, ne abbia avuto
perché in
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Tessono fili esigui di parole
le ombre neghittose della sera
canti di stelle ubriache
e nuvole mollicce imbellettate
d'argento e bistro
come donnine allegre pitturate
agli angoli d'un cielo.
E' questo carnevale, il mio pensiero
contaminato di
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C’è una pulitezza d’aria, ancora
profumata di neve
e oltre la quiete, ali di passero
frullano, sonanti, alle finestre.
Com’è limpida l’ora... ti vedo!
Senza radici e senza fiori
staccarti dal suolo e tuffarti
nell’ultimo
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Vedo molti passi
alzare una brezza leggera
ma dentro lo specchio
come può esserci immagine?
Solo aldilà, parole che brillano
l'una sull'altra
vagando
per le curve di una cornice...
Dopo la Notte
com'è reale il
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Non ha nome la mia Terra,
inghiottita dall'eco di gole urlanti,
quando la memoria scalpella le vene
e non riporta al sole, più, un filo di sangue.
Ho dimenticato i fiumi, i cieli
la polvere sparsa sulle ferite in piena
ho sfilato al cuore
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| All'attimo svelato
uno sciame di pensieri
inarrestabili...
Ho la mente trafitta
dal distacco
di immagini infide.
Il primo fragilissimo
passo
mosso
su latitudini vaghe.
L'ultimo coordinato sulla
fuga.
E' il varco che non riesco
a
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L'Albero ha gli occhi scuri
e una lacrima di resina sul ciglio della sera.
La vita, a volte, mi sorprende ad osservarla
con sguardo di Natura
chiudendo il mio
che affonda in quella sosta del vento, seduto
sopra il davanzale
quando risalendo al
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E' fioco e traballante il raggio tiepido
del sole
mentre incide la sua canzone di prossime
malinconie
come una fiammella sfrecciata da un frullo d'ali
improvviso
vibra, nell'aria stanca, la sua nota
è colpa delle nere passanti del
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Il giorno è nient'altro che
un battito
un cavallo cieco che galoppa sul ciglio
di un dirupo
indifferente al vuoto che gli mormora
contro
ma nella mia bisaccia ho sogni per
cento anni
e mi segue una vecchia luna, già
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Ci sarà un riparo che faccia ombra
a tanto rumore?
- O forse a me sola stride quest’aria corrosa
d’ori e d’incensi -
Sento una lingua di foglie
nel lento biascichio del tiglio, imbastirsi
con aghi di luce
e vorrei proteggermi lo sguardo
da
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| Rompe l'iride
come lastra di ghiaccio
questo silenzio pluviale
di tutto il tempo che resta
gocciola un istante
e poi dilaga
un'isola emerge
senza pudore
naufrago m'irride un sogno...
Nasce così l'Inverno
nei pensieri
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E' un apparire fugace la tua voce
distante
un lampo senza tuono, difficile
da immaginare
parole fragili, disseminate
nell'aria
come storie di sabbia tagliate
dal vento.
Poi l'attimo si allinea
dentro la clessidra capovolta
piena di
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Anime in versi Autori Vari
Antologia degli autori del sito Scrivere
Pagine: 132 - € 10,00 Anno: 2012 - ISBN: 9781471686061
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Cristalli nel vento Autrici del sito Scrivere
Una raccolta di poesie è talvolta cosa stucchevole se non sorretta da un’idea che dia coerenza a un “canovaccio”, una sorta di filo di Arianna che conduca il lettore alla scoperta di un significato d’assieme. In verità un’idea in questa pubblicazione c’è ed è “forte”: sedici poetesse, dotate di spiccato lirismo e felicemente ispirate, cantano la vita attraverso le sfaccettature di uno smeriglio di cristallo. Cristalli nel vento, è l’opportuno titolo dell’opera, e son davvero puri petali di cristallo queste liriche, petali da strappare uno per uno.
Pagine: 182 - € 10.00 Anno: 2010 - ISBN: 978-88-95160-26-9
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Leggi la biografia di questo autore!
Invia un messaggio privato a Antonella Scamarda.
| Oggi non posso essere.
Una goccia di sudore inutile
che non basta a dissetare
il tuo dolore.
Guardo quello che non ho
ed è tutto.
Oggi non posso avere.
Ma ti darei fino all'ultima goccia di sangue
sotto lo sguardo miope
del
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Le mamme sole
parlano ai loro figli nel sonno
e li consolano con parole grandi
che al mattino non sapranno ridire...
occhi fragili
sempre schiusi alla luce dell'assenza
sorrisi strappati, come fessure nei silenzi.
Le mamme sole
baciano i
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| Ritornano come rondini
in mezzo ai biancospini
ore perdute nel tempo...
questo giorno gonfio d'acri sapori
queste memorie slegate
da un rosso tepore di Festa
ha l'orma labile del vento sulla sabbia
il tonfo del mio cuore
che batte su una
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| E' tra i miei passi
ogni rumore invisibile della vita:
la voce di mio padre, ancora
serena
che interviene sulla sferza del vento
il pianto di una foglia, dal tono simile al mio
Il tonfo della luna nel pozzo...
Cammino solo per tornarmi
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Fosti come l'autunno
che sfila le foglie all'acero
nella stagione muta delle bacche
quando l'occhio del sole
riga sul cielo il fiato di settembre
e ogni frutto giace sul banchetto del corvo
dalla mia pelle incensurata, così, piovve la
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Un grano di luce mi segna il confine
tra cielo e terra
sottile
come un soffio fuggito dalla fiamma del vento
e l'iride si fa piccola, anche la sera
anche il rumore
anche l'aroma dell'ultimo lamento
bruciato sulle labbra del
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| La mia Anima è una stanza
piena di polvere di risa.
Quattro angoli di felicità
mai consumate
che sono bellissime.
Amore
negli spigoli
per terra
sopra gli armadi...
E sugli specchi
come scritto di nebbia
il sospiro d'un
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Credevo che il mio amore fosse oltre i confini dell'io
quando nelle tue urla, nel tuo silenzio e nelle tue bave
mi rotolavo, tronfia, dell'opera delle mie mani
l'anima battuta dal flagello delle tue urine
(tre secondi in anticipo, sempre, alla
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La mia raccoglitrice di piume ha il nome
della Vita
le voci incise sul fianco per non sentirsi
sola
un turbine d'ali nella pelle, giunto dal tempo
e la
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Conservo sempre le paure
dolcemente
dentro a pensieri che non voglio
svegliare
sogno, di soppiatto, primavere
germogliare nei campi
delle possibilità.
Rumore dentro...
Eloquenza della Notte
che gocciola incessante
il suo filo di
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| Non temere il vento improvviso
che turba la mia voce
quando il tuo respiro inerte
s'addormenta
sul grido perennemente insonne
del mio cuore.
Temi la bora che strina
il mio silenzio
quando l'ali piegate spiumeranno
lungo i fianchi, tremanti
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| Stoltezza indecifrabile della mente
poter cambiare un giorno
già inciso
nella roccaforte del mio tempo
richiamare un treno in corsa
col fragile misero fischio
della rosa
che germoglia sul prato
d'un vestitino in festa.
Quante sete,
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Fermo il vento
e me ne sto sdraiata
in questo vuoto riflettente
se non mi muovo
smetto di toccare la tua assenza
se non mi muovo
l'amore sedimenta
e quando me ne andrò
riceverai lettere da un pavimento del mondo
senza chitarre e
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Puoi sentire il battito della tempesta
in una notte di giugno...
E il freddo non è nel dipanarsi di un tormento,
o nell'involversi di un sorriso,
o
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273 poesie trovate. In questa pagina dal n° 31 al n° 60.
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