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Virides Oculi
Le 13 poesie di Virides Oculi
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La prima volta ti amai perché
eri donna
che si dà a sorella.
Minuti ipnotici su te
minuti
che mi divori le dita,
la tua saliva alle viole
mi consuma il cuore
mi blocca il pensiero.
La seconda volta ti amerò
per il tuo
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C'è la prima nota di una sinfonia
sulle mie labbra
questa notte.
Baciandola, raccoglila
portala in trono
meravigliosa bocca carnosa
che pare di donna,
che pare di fiore.
Siamo ombre contro il muro, amore mio,
le tue mani muse sui miei
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Ipnotizzo piangendo
lacrime calde
di tradimento.
Ho venduto il nostro amore
per mille sicli d'argento,
ti sciolgo le trecce ti bagno
di baci, il corpo tuo risponde
gridando di piacere, la luna ci osserva.
Vorrei legare il tuo cuore
ai miei
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ed è uno sfregarsi
di corpi
il nostro dondolarci addosso
per smettere di esistere
il tuo scivolare
tra i seni miei
e nello specchio
mi osservano i tuoi occhi
rapaci, bagnandosi labbra
e voglie, mentre le dita mie
accarezzando le
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Carillon immaginario
vorticoso danzare
- d'un bacio feci melodia-
le tue mani
sulla schiena,
e svolazza nell'aria il vestito
-un profumo- si alza, si scopre
la natica fresca
e già m'afferri
la lingua sotto la stoffa
prepotente contro
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Ti domerò allora, implacabile
animale, berrò la voglia che
mi sciogli addosso, mordendo la carne
scoperta. Legherò le mani tue
al nastro di velluto rosso che
mi abbraccia la vita, ciondolando
al mio lento cavalcare la bestia
di
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Ma nel sonno ti giri
ed io sveglia, gli occhi
socchiusi, scatto
al respiro tuo,
la bocca umida contro la
nuca, un piacere leggero.
La schiena s'inarca
vogliosa, il culo proteso
contro la tua eccitazione
nata al mio ballarti
addosso.
Mi
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Musa infuocata
d'un bacio
feci follia, d'un ballo
sul corpo mio:
indugia la lingua tua tra le dita,
per scendere poi
rosa bagnata
dei miei gemiti,
tra il profumo dei tuoi
capelli urlo ancora,
e stringo le unghie le mani
il
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| Siamo fragili
maschere di lacrime e vetro,
la bocca raccoglie
il sale dalle guance tue, bagnate.
In questa notte di tuoni e sangue guarisco
le ferite tue, bacio avida
profanatrice d'innocenza.
Ed ansima vivo il corpo tuo
sotto me, che ti cingo
leggi
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| Dondolar su te m'è parso un sogno,
prender dalla bocca tua il respiro
per vivere, sbatter nel ventre te
che ti sei fatto carne, eccitata
consapevolezza di un cuore che
sa battere ancora.
Prendimi più forte ora che fingo
di non
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Diavoli alati,
mordono le braccia
in avidi baci,
tirano il corpo mio
in un carnale inferno
di sensi
e lingue danzanti.
Con forza
le unghie nel petto
senza fiato,
grido rubato
alle labbra
asciutte.
Senza te,
senza te,
Mefisto.
Mi
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| In una disumana
orgia di corpi
fatti di sudore
le lacrime mie si
mischiano
alla ricerca del
tuo profumo.
Non graffiarmi
l'anima
come fosse carta.
Le tue mani scendono
dai seni turgidi,
il ventre affamato
del tuo respiro.
Amami
solo
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| Faccio l'amore
con un dio
caduto.
Nudo il corpo si erge
dal mare
mi travolge
e con la furia
devastatrice
di un'onda
mi lascia spoglia
alga sconfitta
succhiata
di sale
su lo scoglio.
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