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Filippo
Le 17 poesie di Filippo
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A quale sole hanno rapito il bagliore
Gli sguardi stupiti dei bambini
E le sottili mani delle madri
Da quale quercia hanno avuto tanta forza
Gli occhi di un padre piegato dalla fatica
Quale nobile e mal celata fierezza portano
Di che pazienza
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Di ombre
Di luce
Di piante
Cresciute nel silenzio
Di parole taciute
Di mani armate
Di volti arresi
Di tempeste
Di improvvise discese
Di posti alti
Di cuori rapiti
Di uomini deboli
Di donne sterili
Campane a morte
Di sporcizie devastanti
Di
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Che sia l'acqua del mare
a darmi i sensi,
ma può,
l'immagine allo specchio,
riconoscere me...
come suo riflesso?
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Posseggo braccia possenti per arare
e grandi mani per poter vangare,
il mio corpo può resistere
sotto il sole per ore intere.
Per ogni stagione ho una casa
e per ogni porta la chiave.
Ho un letto caldo e del buon vino
e una donna per ogni
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E' a questa terra,
alla quale sono legato
con un sottilissimo filo di sangue,
che torno con il mio carico di memorie
organizzato nei mie lunghi pellegrinaggi.
E' a questa terra,
con la quale mi pulisco le mani
e mi impasto la bocca,
che
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Quando non avrai altro da fare,
cerca me se ti avanza tempo.
Quando ti congederai dai tuoi simposi,
parlami, con pazienza e dolcezza
con quelle poche parole che ti avanzeranno.
Ah, se per caso troverai il mio viso
quando i tuoi occhi cercheranno
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Ed infine verrà la mano di Dio.
Con materna carità
e con severità di padre,
cancellerà ogni cosa
Tutto ciò che fu bene e male
Il suo palmo?
Toglierà ogni gioia.
La sua voce?
Distruggerà ogni
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Con distrazione
rammento le case,
i vicoli innocenti
e le perdute cose.
Le fattorie svaniscono,
sui rami non più foglie soltanto
al ritornare di primavera.
La nebbia, che si adagia nei viali,
non è che una provata ombra
che si
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E' il cuore il miglior calendario per la gioia ed il dolore,
per tutto quanto serve al nutrimento di se stesso e del suo stesso sentimento,
ma, per noi che siamo angeli di carne caduca,
servirà ben altro per le sbadataggini della nostra anima
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Ho giocato con il tuo tempo
spacciandolo per una mia invenzione,
e quello che mi resta ora
è un piccolo e modesto puzzle
di cui non trovo il cuore e la cornice.
Ho bluffato nella maratona dei tuoi sogni
vendendo il testosterone dei
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Sorelle
Madri e figlie
Tutto quanto è altro da me
Nelle quali trovo
Tutto ciò che di me
E' andato dimenticato
Sorelle
Scrigni segreti
Del mio passato
Sorelle
Invito a gioia
Fra spine e pietre
Sempre sentiero che mai mi
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Laddove la terra pulsa come il cuore,
riluce di splendida innocenza
la brama di vivere la gioia del vivere,
e d'improvviso una profonda lentezza
pervade il corpo disteso ad un sorriso.
Alto nei cieli racchiusi in uno sguardo,
preciso e deciso
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Strada dritta lunga ed alberata
Arginata dai sassi lungo i dossi riversi
E foglie che cadono e nebbie si levano
Qualche pozza sopita qua e la
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Non ho un pugnale per minacciarti,
nè una rosa per corteggiarti.
Non ho sogni da regalarti
ne' nuove storie da raccontarti.
Nella mia mano sinistra la sabbia
è quasi finita,
e quella destra a fatica
regge il peso del suo tempo.
Nei
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Saranno i verdi pascoli in fiore
che regalano ai fanciulli
l'idea della primavera spensierata.
O i falò di gerbere in riva al fiume
che fanno odorare l'aria di vecchio
e il prato di marcio nauseabondo.
Sarà il fresco delle
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E' come tornare senza mai partire.
Viaggiare sulle parole
di un uomo carico di quella nostalgia
che viaggia sempre all'indietro.
E' come mangiare quella terra mai vista,
ma solo raccontata con malcelato rammarico
di una donna che vorrebbe
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Delirio
Con gli occhi del carnefice felice
Le ho baciate queste mani immacolate
E nel tremendo buio di
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