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cecilia piras
Le 18 poesie di cecilia piras
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E' già arrivata la morte d' oro,
la vedi, la senti, ti avviluppa con le ali.
E' inutile resistere
vano l'affaticarsi in gocce di sudore.
Anche il sudore presto sarà secco
ormai è tardi anche per spaventarsi.
Ormai non resta
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se fosse come
metabolizzare invisibili parti,
vite stralunate,
secche, rimaste attaccate a serici lamenti.
se fosse solo come sopravvivere
a ferite sotteranee...
se fosse come vivere
di ignare non chalances...
se si potesse arginare
un segreto
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le nostre storie ce le raccontavamo
guardandoci negli occhi, in aurore delatrici
in tramonti rosati,
in sere nevose
non spezza i nostri riti giocondi
neppure la fatica del vivere,
non inquina neppure l'amaro del vero,
l'affetto
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Minotauro esausto di rovinosi timbri
perché sbandieri vessilli funesti
di sentenze rapaci ed affamate?
In faccia a calche bramose del vero
di libertà sussurrate e squillanti
di giustizie e espressioni senza tempo
in faccia a chi
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senza suggestioni
di sadiche schiavitù
senza mordaci, indecenti paradisi
attaccato come edera,
lettere d'oro imperiture,
adornanti come gioielli
sacrifici quotidiani corone di bellezza,
baci ancora arditi,
carezze ancora piene di
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Prigioni di pronunce di mantra vuoti
si immischiano in voci metalliche
in un frastuono di codici
che aprono cancelli impenetrabili,
solo al suono di voci infide e servili.
Prostituti di un tempio di melma
si vendono ai piedi di maschere prive di
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Zap, zap, zap zap... è il fruscìo dei tuoi occhi passerotti,
occhi che sembravano in gabbia,
e volavano da una prigione
zap zap era lo zapping delle mie emozioni
che saltavano, ferite, in ferite di sentimenti
ma zap significa anche
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i sogni? sono nubi,
passeggere nubi,
a volte, burattini di un mito invadente,
ma spesso robusti rami cui aggrapparsi per non affondare,
spesso lampade che illuminano la notte,
bandiere che tengono alto
il nome dell'amore, della giustizia.
i
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Era bello, bellissimo, bello da togliere il fiato.
si convinse di non avere solo 7 gradi di coscienza,
ma di averne persino 10.
ma aveva solo briciole di cuore.
troppo pesante, una coscienza così alta, per uno dal cuore trppo
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Prigioniera di incubo mi chiedo di continuo
come è iniziata la mia favola al contrario
quando il mio principe in un batter d' occhio
si è trasformato in un ranocchio.
Sono un ammasso di ciccia e di calore
che in agosto rinneghi alla
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Leggi la biografia di questo autore!
Invia un messaggio privato a cecilia piras.
Mi ha preso in scacco, anche oggi, mi ha aggredito come una rivale.
mi ha pugnalato a tradimento, fosse stato a morte!
fosse stato a morte, si, avrei preferito quel silenzio e quell'oblìo.
ci sono si, quei momenti, in cui vorresti uscire
da
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La leggerezza è adatta in tempi bui,
ed è lecito in qualsiasi momento cercare sorrisi
per non lasciarsi cascare le mani,
ma sono border- line tra canzoni ridenti e procurati allarmi
Talvolta le stranezze regalano strenne di diversa
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è una single piuttosto singolare:
grida al mondo, non fa che gridare al mondo intero
le meraviglie della stramberìa di un amore
si, un amore inconsueto, un amore
quasi invisibile, che sta in un piccolissimo spazio.
Sta in
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il cucciolo di sangue è nato coi denti avvelenati
si scaglia contro macigni dell'abuso di potere
è stato concepito fra le urla strazianti
dei miseri costretti a ingoiare bocconi
di amare sentenze oppressive
perciò si chiama
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vuoto il risveglio di lacrime senza te
un dolore senza fondo,
vuote le mie mani sul letto vuoto
una fitta dal cuore agli occhi
una stretta, lacrime che
non mettono la parola fine
al dolore, fiume che aggiunge
sofferenza ad un oceano
di
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la notte dura un battito di ciglia, ma dura anche secoli di .oblìo.
la notte restituisce i permessi di soggiorno ai fantasmi esiliati del mattino
la notte, il re del buio regala volti ai guardiani del silenzio.
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ti incontrai in un accenno di mattino,
che in uno specchio grazioso e mite,
prenotava il risveglio delle strade.
si
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per attaccarsi ad un treno disincantato ma giocoso. Perché non esiste una legge che dice che dietro rupi e intemperie
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