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Daniela Abate
Le 15 poesie di Daniela Abate
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Seduti come se ci conoscessimo
Ascolta!
E' come l'albero d'Aprile che parla alle foglie,
come il fruscìo fresco e leggero di una timida estate,
come il profumo sublime del fiore appena colto in giardino.
Ascolta!
Il tamburo galoppante del
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Scorri fluida
Con la distanza per soprabito.
Freddo e caldo è il tuo respiro
Come un debole battito prima del congedo.
Fresca e viva come un paesaggio ameno
E' la pagliuzza castana dei tuoi occhi.
Notte e giorno senza riposo
Con il
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Eri il sole che scaldava il mattino,
eri l'ebbrezza del pericolo.
Forte, boriosa, piena di sé,
distrugge ciò che resta
di una piazza di morti.
Un'impalatrice, la regina di cuori senza battito...
Sorride al delitto appena
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Si verseggia l'armonia cosmo e stelle.
E' guerra e pace,
E' gioia e dolore
E' tempesta, bufera e grandine,
E' tenue e decoroso silenzio.
Sto come le foglie di primavera e il vento:
Allegri e gentili li gesti
Quando l'amor li move
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Come mai potessi sperare,
Il miracolo si compie
E il passato cade a terra.
Ciò che mai dissi amore,
Ciò che mai pensai volere.
Bacio di farfalla fu
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Si cammina su foglie secche
sempre in bilico
finché giunge il bivio.
Pensieri.
Tremolio irrefrenabile.
Lacrime giosamente sofferte,
gioiosamente liberatorie.
Il sole sorge,
la catena si spezza,
l'aria respira
e la strada si perde
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Quasi sorpresa ti ritrovi
nello stesso posto,
non alla stessa ora.
Guardi infatti il tempo...
Non é più primavera.
Eppure annusando e socchiudendo gli occhi,
riesci a sentirne l'odore antico.
Presa da duri viaggi,
ti accorgi che
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| Come la morte
che cancella le ceneri,
risorgi.
Vigorosa, spiattelli
gioia e speranza.
Di cosa, poi se abbiam perso...
Inutile
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Si vacilla sul dirupo
mentre altrove,
nell'ignoto
strappa e porta via il divenire.
Calpestato, smembrato
da ogni veste.
La strada si perde
come la prole senza madre...
Avanti l'inferno del nulla è.
Spazio occupato da un forse,
mieloso e
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| Oltre l'angolo
la voce non frantuma le distanze.
Straziante la mancanza
sofferta la rinuncia.
Passeggi mano nella mano.
La luna sussurra, rivela.
Ti guardano incerti
mentre t'accorgi
che la vita
ti saluta da quell'angolo.
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| Un urlo che echeggia
l'angolo oscuro
si perde nell'eco della città.
Voglia di stupro.
di vivere, dimenticare.
Una donna
che rinnega l'infanzia rubata.
Nessuno potrà mai
scacciare dai suoi occhi le tenebre.
Ha smesso di
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| Scene uguali
che si presentano all'ora di punta
Immagini psichedeliche
che banchettano il magro pasto
Un bivio mi aspetta
ho scelto ancor prima di cadere.
Rialzatevi e reagite!
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| Ricordi riportati in vita
da una tenue melodia.
Abbelliti dal tempo forse...
Immagini gloriose
destinate ad un viaggio di solo andata.
Contornati da una lacrima nostalgica
che rende grigio il sole siculo.
Quando la bocca
biascicherà parole
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| Il vespro bussa piano
si nasconde, eccome.
Lentamente s'intrufola
nella casa solitaria.
Lì...
Dove il fuoco
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| Oscurità che avvelena
l'anima che vorrebbe urlare.
Ticchettio dell'ora
che non vorrebbe arrivare.
Cicche di sigarette
consumate dalla noia e disperazione
che giacciono al suolo
come figli morti
che lottano per la vita
ancor prima di
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