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♦ Adriana Bellanca | |
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Dicembre 2024 |
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Benedetto Demmi
Le 34 poesie di Benedetto Demmi
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| Sulla pesante porta
c'è scritto a grandi
lettere dio,
mentre busso cigolando
si apre... sul nulla.
Ormai
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Della vita, dei suoi aspetti
tristi e belli, della sua forza
e della sua tranquillità, mi chiedi.
Dell'amore, dell'enorme sua energia
della sua creatività in lunghi momenti
puri, della sua calda sensualità
e bramosia di
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Maestoso, incommensurabile
è il mare,
come la vita
calmo, agitato, confortevole
profumato, acido.
Come te:
ondeggi
da sinuosi
melliflui e languidi piaceri
a
tristi, ritorti
e vischiosi
pensieri.
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Abisso
essere
esistere
io
per quanto ti parlo
per quanto ti amo
per quanto ti penso,
nel mio specchio
ripiego le attenzioni.
Veliero
tempesta
confusione
mutevolezza
noi
per quello che faccio
per quello che evito
per quanto mi
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Leggere
lente
asciutte
sulla mia pelle
scivolano
perle di gocce
e van via.
Vuoti
pieni
i giorni
si rotolano
sulla cenere
come polvere
e fuggono via.
Non ci sono
grandi certezze
volati son
i magnifici miti,
solo
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| Necessità
urgenza di vita
preme per lavorare
per guadagnare.
Non succederà niente
non a me
non lì,
lunatica fortuna
crudele
può essere
il destino...
Eppure quanti
infranti
cuori son rotti?
quanti son
travolti
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Lamento
immenso
perdurante-
vuoto ampio-
sofferenza
odio
silenzio-
quale raggio
di sole può
oscurare?
miseria
rovina
segno
svenimento-
non c'è tempo
che potrà
cancellare-
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Bellissima giornata
primaverile, mite
da girotondo,
ieri freddo faceva
tanto da tremar
di bufera da neve.
Irato, cattivo, son
scontroso da odiare tutti,
qualche ora fa
ero tranquillo
senza astio per nessuno.
Quella bellezza
che mise le
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Emerge
dalla pelle
come un inesausto geyser,
magma
di passione
che inonda mente corpo,
amaranto
di lapilli
che dal cuore
si inerpica nel mondo:
eterno desiderio
che appaga,
che dà la vita,
che dà la pace.
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Albedo di aure perlacee,
ho ridotto, rinunciato a vivere
e sono cenere, polvere biancastra.
Nigredo di oscuro vacuo vuoto,
nudo cadere, disperdersi,
decomporsi,
metamorfosi per
poter sperare
di riveder la luce.
Rudedo di cremisi
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Foglie antiche
ferme- mobili
sparse come
pensieri tremebondi:
nell'aria brumosa
si stagliano
incerte immagini,
tenaci scorci,
come spruzzi
dorati, rubizzi.
E in questo giorno
in me
presente e passato
ricordi e oblii
si incontrano
in un
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Cerca la poesia:
Leggi la biografia di questo autore!
Invia un messaggio privato a Benedetto Demmi.
Insieme,
soli,
finalmente;
brucianti
echi del dì
volati via
in un attimo,
in un tormento.
Soli:
li vedo
negli angoli
sopra, sotto
si materializzano
i miei più strani ricordi,
in contorti grumi,
in brillii cupi;
ma li accolgo
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Quanti slanci vitali
quanti amori intensi
quanta fama da inebriare
quanto dolore e sofferenza cruda
quante mani sudate strette,
quante vane ricchezze
son curvate
dal suo silenzio
inesorabile;
quanti oceani di occhi
sono stati chiusi,
sono
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Uno
Due
difficile
quasi arduo
accordarsi,
continuare a farlo;
io
tu
si comunica a stento
lasciandosi dietro
passi polverosi;
qui
là
liana lanciata
che non sempre ritorna:
in fondo sappiamo
che è una storia fragile.
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Essere,
su bianche ali
vira e plana il pensiero;
essere,
lo vedo nel viso
sofferto dai diurni affanni;
essere,
insensibile sensibile
deturpa e tarpa
torce e libbra
il vizio dell'immortalità:
in un sentiero senza fine
in una méta
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Fresche
pesanti
gocce diagonali
di primaverile pioggia
dilavano, imperlano
la parte del mio corpo
caldo ancora d'amor.
Sotto il portico sei distesa,
rilassata, lucente, trasparente...
vado con le dita
sulle tracce rosse,
sulla mia pelle
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Immenso
magico,
stanco non sono
di desiderare, nuotare
nella vastità
dell'azzurro mare.
Si!
Subito!
Un
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Aghi
svolta di idee
strade divise
refusi di speranze;
ci siamo lasciati
che forte
rinsonava il vento,
ci siamo lasciati
con perdute parole
colorate di scuro;
ora ci incontriamo
nei ricordi,
come in una
vagante danza
di distratte
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C'è bisogno d'amore
d'amore in tutti i sensi,
nella perfida competizione
nella contorta pignoleria
nella truce cattiveria
ci siamo smarriti;
c'è bisogno d'amore
nella noia vigliacca
nell'affanno insolente
nell'egoismo pesante
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Pericolo,
viro di prua
m'accorsi in tempo
del crescente libeccio
con la sola maestra
saldo al timone
dirigo la mia barca
verso il sicuro lido;
col binocolo
ora vedo il nero pericolo
laggiù lontano:
dallo scampato pericolo
accanto alle
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34 poesie trovate. In questa pagina dal n° 1 al n° 20.
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