Dimmi ora qual'è il senso
dei suoi occhi rivolti all'eterno,
dell'abbraccio a un amico, alla moglie, ai figli
di progetti, sorrisi, sogni e battaglie;
delle lotte sperate a cinque stelle
dei miei ricordi iniziati con le caramelle,.
la
leggi
|
|
|
|
Perché si' fredda e attraente,
eppur giusta mi appari tu?
Forse perché ciechi e storpi,
poveri e sfruttati,
eguali agli occhi tuoi
a cinici e fieri principi,
e cibo saran
e concime ad alberi,
di egual composto
utili verran.
E dal
leggi
|
|
|
|
Ti ho baciato tre volte mare
un giorno mi chiedesti pure di fare l'amore;
poi la tua immensità ti ha portato a fuggire
perché altro non fui che insenatura in estesissime rive,
che avrebbe voluto abbracciare;
così ti ricordo col
leggi
|
|
|
|
La tentazione ruota attorno ed io la sento,
ansimo fuggente dalle colline seducenti
eppure prende forma;
vorrei saziarmi
leggi
| |
|
|
Padre, ho paura a dirti che amo,
che nella mia vita c'è un altro uomo,
che i tuoi discorsi sulla ragazza giusta
hanno segnato la mia anima come fossero frusta;
padre ho paura della tua vergogna,
che le mie labbra mai baceranno quelle di una
leggi
|
|
|
|
Lasciami qui, inerme
che come tenia ti sei attaccata alle mie viscere
e mi struggi;
fame di te, del tuo sapore
e non ti conosco viscida mantide,
divorami la testa;
tremo, sudo, sbianco,
esorcizzami ma liberami dal tuo male,
seminatrice di
leggi
|
|
|
|
Fissano i due occhi, gelidi,
vermi a scalfirne le membra;
s'apre maestosamente finta,
la porta a un dio
leggi
| |
|
|
A voi che non parlate, parole io cerco
dotti ed ignoranti, padroni e servi;
d'inizio secolo o ancor assai più remoti
d'un giorno appena, mesi o anni o ancor.
Di quante storie nutresi ladro il verme,
copre la terra il non battito di un
leggi
|
|
|
|
| Lu ciauru di zagara 'nda l'aria,
vasa chista terra e li so cristiani,
li picciriddi ca currunu 'nda strata,
li matri appressu cu la cucciara.
Ciamata d'amuri e toccu r'allegria,
ca ri Jancu tingi li campagni,
e ccu l'azzurru ri lu cielu
leggi
|
|
|
|
| E la pioggia cancella,
gli ultimi segni di te;
mentre fredda ora giaci,
e freddi ricordo i tuoi piedi,
i massaggi e le risa,
l'eros, i sensi, il tuo viso,
il calore dei corpi gaudenti.
L'asfalto carezza crudele,
la tua pelle,
il tuo
leggi
|
|
|
|
| Bevo questo calice in silenzio, amore,
mentre le fredde acque di questo fiume,
addormentano impavide,
le fibre tese e stanche
del mio corpo.
Bevo questo calice in silenzio, amore,
e il tuo viso dolce
a me estraneo,
accompagna triste
la fine di un
leggi
|
|
|
|
Addio Alda Autori Vari
Poesie per Alda Merini
Pagine: 92 - Anno: 2010
|
|
|
Cerca la poesia:
Leggi la biografia di questo autore!
Invia un messaggio privato a Giovannip.
| Padre,
non ti avvicinare,
lascia la purezza del mio corpo,
a chi un giorno lo vorra' amare.
Padre,
la mia bocca freme,
al sentire la tua lingua farsi spazio,
e le tue mani carezzare il mio orifizio.
Padre,
il dolore è atroce,
ma non solo
leggi
|
|
|
|
| Vive dentro te,
e il suo essere
si specchia nel tuo corpo.
In quei passi così buffi
e pure dolci,
per tenere in equilibrio
il grosso ventre,
protezione del mistero della vita.
E il tuo seno
si prepara
alle sue labbra,
la tua mente che il
leggi
|
|
|
|
| Jugendstil und den Block,
silente naviga
in fermi orizzonti,
con Cleopatra morente
e simbolico Pan tra le rocce;
angusti
leggi
| |
|
|
| Eccovi qui,
come avvoltoi a mirare il mio corpo,
bianco, magro,
con uno schifoso abito nero;
eccovi qui,
a fissarmi e a
leggi
| |
|
|
| "Rammi a mazzetta o ti rovino"
cosi' mi ha urlato un verme incazzato,
"Hai moglie, hai figli, una casa,
leggi
| |
|
|
| Gli occhi chiusi al tuo soffrire,
consequenziale atto di cadute membra;
e il pianto,
ossigeno privo d'appiglio,
le luci
leggi
| |
|
|
| Fammi scrivere al buio,
fuori dalle immagini stereotipate,
di questa falsa e imposta realtà.
Il buio,
ove le
leggi
| |
|
|
| Uccidimi vile,
ora che il mio corpo hai umiliato,
mentre fredda asciugo
lacrime di sangue
e frammenti di
leggi
| |
|
|
| Sono handicappato,
menomato,
subnormale,
la mia figura dà fastidio
all'ortodossia sociale.
Da Democrito a
leggi
| |
|
|
|