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Deborah Govoni
Le 42 poesie di Deborah Govoni
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Degno amante della libertà
quanto mi è costata questa verità?
Al mercato degli avari
la vendon per due lire...
Libertà colei che ti ha trascinato
stanca di te poi ti ha annientato,
in sorrisi e ricordi frantumo
ogni
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Guardo questo mare che nasconde segreti,
allalba vedo i pescatori ritirar le loro reti
il sole pian piano s'alza più su
io incantata lo guardo da qua giù.
Intanto vivo questa emozione,
mentre ti ritrovo in ogni sensazione
sei un
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Non chieder una poesia quand'è tormenta
lascia che il mio cuor ancor ti senta,
è strazio il cammino che ci porta al silenzio
fa perdere i pensieri in un goccio d'assenzio.
Ci si ritrova bambini a giocare ancora un po
ad essere
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Chissà se il mondo s'è fermato
quando per la prima volta t'ho incontrato,
quella stella cadente che passava
i miei occhi sorridenti illuminava.
Chissà se m'hai pensato in quel minuto
quanto attorno a noi tutto s'è
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Sprazzi d'estasi nel non senso dei pensieri,
sembran rincorrersi sull'acqua come antichi velieri
affiatati sorrisi nascosti nella penombra d'un tramonto
innocuo sfiorar di mani e si fa felice il mite volto.
Turno di parole incoscienti regalate ai
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Pioggia di giorno e di notte,
il lampo è singhiozzo, il tuono grido
profondo, coscienzioso irritato,
intristito è il mare come il vento.
Si collega il sole alla luna,
tramite quel dolce pianto
s'abbracciano senza
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Corre il sole nelle emozioni viandanti,
splendono di noi i raggi fiammanti
spensierato s'accosta al mare
rosso, arancione, giallo il cielo fa animare.
Dorme tra i cuori puri d'energia
sazia la voglia di calore e ci trascina via,
scrutiamo
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Nelle noie che avevamo, nei nostri asti banali
che ci rimproveravamo, lo scatto di un secondo,
la bellezza del sorriso, del rincontro abbracciato,
gli occhi tuoi ancor più felici e belli.
Un attimo immortalato nel tempo
in un solo momento
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Che frastuono quella via era piena di voci,
tu eri lì al centro di mille attenzioni
le labbra si schiudevano ad un finto sorriso
che aveva il tuo grande amore finito.
Viveva invece lei giorni di festa
quando incontrandola ti entrò in
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Che male fà la triste verità,
quell'attimo senza uscita
dove le nostre anime son rimaste incantate,
guardammo il mare e le stelle dedicandoci versi.
Nessuno ha capito quel sorriso,
nascosto dall'angoscia di giorni tormentati
nel
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Io Apuana sradicata, uccisa, straziata, umiliata,
scrivo al mondo che m'ha abbandonata
non guarda più le mie supreme bellezze
nel suo via vai mi ha pian piano dimenticata.
Guarda lì le mie povere sorelle,
sventrate nell'onore e
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Leggi la biografia di questo autore!
Invia un messaggio privato a Deborah Govoni.
| Persa nei bei ricordi di chi mi ha amata sorrido,
di chi mi ha stretta e protetta,
poi crollo nei cupi ricordi di uomini
dalla bocca di menzogna e del corpo d'assassino.
Ti sussurro a te per sempre,
io ostile, perduta, scordai che
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E l'alba dei sensi che percuote l attimo
scandaglia tra i scogli un lieve ululare,
nei frastuoni sconosciuti sono i sensi
Il corpo viaggia all'unisono con la mente.
Troppo strazio dietro la schiena e dentro lanima
le lacrime scorrono le ciglia
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Ti sento pianger la notte pregando a quel Dio
di donarti la sofferenza mia,
le tue lacrime scendon calde e cristalline solo per me
vorresti questa sorte tutta per te.
Continui silenziosamente a parlar nel buio
gli occhi lucidi e quei sottili
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E' parola sussurrata che tien compagnia
è pensiero libero che non può volar via,
ricorda i compagni che han combattuto
quella dittatura nera che hanno abbattuto.
Non scordar mai nemmeno la rossa dittatura,
che ha ucciso a tradimento
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| Bruciore, mi muovo ma son ferma
estasi cerebrale, involucro nero
nel cervello si muovono i pensieri
dilaniano l'essere avanzano incessanti.
Fermali! è pazzia, agonizzo nel mondo
via vai superficiale di pupazzi con i fili
burattini colorati
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| Dove hai lasciato quei baci
son persi dietro a mattoni
che non scendono giù
nemmeno con una lacrima.
Profumo di notte e miele
per un attimo di pazzia
che hai tramutato in sentenza
nel tuo voler andare via.
Son cosi pochi quei
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Dagli abiti stracciati allungati di nero,
sollievo dei dolori fisici e degli infermi
chini le tue mani e la tua lunga ascia
su corpi che destinati si avvolgono a te,
bello nel tuo manto tenebroso scruti le paure
affascini nell'ombra come impaurisci
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Silenziosi dai passi ingrati di corruzione
avvolti nello stile del potere divinità lussuose
il pugnale ha inferto l'ultimo netto taglio
alzati eroe asciuga il sudore cammina con me.
Rimangono deserti impuri da esplorare
in lacrime
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| Mani tremanti si sfiorano
nel lungo solstizio d'inverno,
infiniti colori lontani
si rincorrono senza un perchè.
Dunque è questo che vai cercando?
Un porto dove placare la sete,
un esercito d'amore
per affrontare il
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42 poesie trovate. In questa pagina dal n° 1 al n° 20.
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