| Un giorno,
presto o tardi
questa piaga
morirà.
Seppellirà
nelle sue ceneri,
le sue memorie,
e le grida
di migliaia di morti.
L'umanità
fa grandi passi,
e incommensurabili cadute.
Incertezza
fra colpevole e
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| Si freme ancora,
titubanti su questa terra.
Stanchi, ormai
guerre, carestie,
miseria e morte.
Uccidersi a vicenda
all'ordine del giorno;
Dignità e coscienza,
a continuo patto
con potere e lucro.
Tanti compromessi
e fuori e dentro,
si
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| La piccola barca,
imbarca acqua
sempre più.
Un tremendo gemito
e nella forza un fremito,
crollano le mie ossa,
schiacciate, ancor più
dall'inutile paura.
E' lì, che ancora dorme
neppure una goccia,
perfino lo
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| Le nuvole
con forme d'angeli,
si posan come panna
su questo cielo di vaniglia.
Odore di rosa,
per i borghi
e per le strade,
svolto per i negozi
e nei vetri i suoi riflessi,
il tuo volto appare.
Dimenticar non posso,
l'immagine ormai
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| Blu,
è l'indelebile ricordo
che di te rimane.
Il colore,
che degli occhi
si rifletteva a mare.
La notte,
che del primo incontro
riuscisti a farti amare.
Blu,
è un colore
che non conosco.
Un segno,
che dentro me
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| Disteso eccomi.
A pensare, pensare
e ancora a pensare,
i muscoli contratti
che parlano in silenzio
sussurrando alla coscienza,
beffe del passato.
L'alba, è già
per l'anima arrivata
per una speranza
rinnovata;
solo la notte,
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| Penso a quei giorni,
in cui anche della certezza
cominci a dubitare.
Dimentichi,
nel firmamento
la forma del sorriso,
il ricordo,
dalle scie rimaste.
Immobile,
rimane ancora
il nostro credo,
ma poi arrivi tu
la più inaspettata,
un
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| Indelebili,
le luci innamorate
sulle città le sue pareti.
Soffi, nei vicoli
arrestano,
le frenesie del mondo;
Aprono al mare, anime
pensieri di speranza
sotterrata, sulla ferma terra.
Un accenno,
un piacevole gusto
dalle vetrate di
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| Quale emozioni ancora
straziati, da estasi d'amore.
Tutto amaro,
intorno a noi sarà
dopo quest'attimo di luce.
Ormai, felice
del ricordo di questo amore
aspetto, la fine dei giorni
affinche rievochi
il corpo, dall'ombra
che ho
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| Piombati all'improvviso,
in un preparato mondo
dove mai il perché
ritrova la sua fine.
Nessuna certezza
o sentiero noto
della felice meta.
Crescono nell'anima,
quando contro il mondo
nella sua lotta,
pensieri di rinuncia
e dubbi mai
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| Per le religioni,
della carne il colore
per la sociale posizione
nessun giudizio in esso
regnerà,
dall'immenso buono
Padre Celeste.
Piuttosto, temeranno
chi fra il bene il male
le sue radici in essi
con lavoro e volontà,
con
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Invia un messaggio privato a Ernesto.
| Dal momento in cui,
dei respiri, l'ultimo
al vitale filo
sarà aggrappato;
Dei successi, cibo
sarà per ogni
emozione tua;
Il cielo, che
dal dito stremato
sarà toccato,
e luce finalmente,
dell'anima tua
sarà
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| Arrivi,
inesorabilmente corri,
corri, non importa, corri,
d'un tratto
il vento a portarti,
ci penserà.
Respira, senti
ti gonfia l'aria,
pulita, doccia dell'anima.
Osserva, ciò
di cui circonda il mondo;
mai una volta,
il pensiero
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| Odori di pesca
inalano le mie narici;
soffoco,
in questa oasi paradisiaca
muoiono i sensi,
per il piacere eccesso.
Forme, esse prendono
gli scolpiti sogni,
canti di sirene,
stordiscono la ragione.
Fievole il controllo
lentamente qui a
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| Spesso sei tu, confusa
fra frastuoni della mia voce
delicate melodie, dei tuoi sogni.
Così, io ti vedo
palpiti, corse dei nudi piedi
su prati color d'erba,
sorridi,
come tu mi piaci.
Risposte tu non cerchi,
il vento respiri,
nutrendo
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| Padre, quanto io ti amo,
se all'ascoltare tu puoi
alla fievole mia voce.
A coloro accostati
di te che solo il nome sanno,
dalla mente loro
un'idea semplice,
dei tuoi divini occhi accorti.
Incomprensibile sei tu,
ma una debole
luccicante
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| Favillano pensieri
arrancano tempeste,
palpiti perpetui
su chiaroscuri,
nostalgici ricordi.
Rimembra,
il tempo tuo passato
dal suo sepolcro,
trasformalo,
riempi di profumi
con dolci sinfonie invisibili,
il terrore,
dell'uomo
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| O Madre, di tutte le città
che mai nessuna, potrà uguagliarti,
Napoli, occhi del tuo mare
intravedo l'allegra nostalgia.
Non c'è, nel mondo un posto,
dove al sottil pensiero
si addolciscono dolori.
Nel buio, paura
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| Invadono campi,
di una luce ignota
di gioia nuova;
Del buio pelago
si estirpano,
dei vizi umani
radici, posanti
sotto i campi
dell'uomo vecchio,
le sue spoglie.
Nel buio semplice
degli occhi a me donati.
Ti sento, sei qui
mi crei, mi
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| Scintillano nell'anima,
frammenti di ricordi, saltellanti;
Si incastrano,
tra battiti e corse di emozioni
futuri successi, del vero io.
Ad occhi chiusi,
la luce scende, nel buio carnale.
Della nascita, del quotidiano vivere,
mistero insoluto,
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