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♦ Michelangelo Cervellera | |
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Monica Puleo
Le 12 poesie di Monica Puleo
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Dell'acqua che scorre sulla pelle,
sai descrivermi l'itinerario?
del moto delle stelle nel cervello,
sai tracciare il
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Tu solo sai se puoi riservare
di un serbo screziato di luci
latine
il sorbire bastardo
del mondo affamato,
quel fiume di lingue olfattive,
il fascino ormai malandato
del lupo,
che or ti si offre
addomesticato.
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Saranno bordate
infinite, violacee
cicatrici di colpi attutiti
soltanto dalle radici
che salgono al cuore,
ed entrano dentro la terra
serpeggiando di lava,
piantando la vita
con rado dolore,
radicandola
nel nucleo umore.
Non esiste
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Costa il silenzio,
costa
rigurgiti di sangue
con saliva verde
che sale livida in gola
e cola
velenosa, cola
il sudore dimezzato
di un abbraccio solo,
a mala pena ricordato,
soffocato
dietro un paravento
di giorni in fila;
asciugato
in
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| Gengis Khan
di notte, nella tenda,
tracciava arcobaleni
per fermare la tempesta.
Povere cose aveva
per far questi disegni:
la sabbia, il sangue,
le pietre aguzze dei deserti.
Il giallo, quello chiaro,
riusciva a immaginarlo;
il viola gli
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| Se la terra ha fatto grano
ed il mare ha fatto sale,
e la sabbia li separa
senza toglier loro l'aria;
allora dev'esser proprio vero
che ognuno di noi
percorre il proprio
sentiero
di corvo
confusionario
solo per poter mischiare
la terra col
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| Ti inondano di parole,
di lettere e segnali,
giungono da ogni lato
e ti tolgono il fiato,
ti sorprendono ad ogni mossa
del capo,
ti avvolgono con spensierato affetto,
ti abbracciano come un lenzuolo
ed è uno stuolo
di
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Cerca la poesia:
Invia un messaggio privato a Monica Puleo.
| La goccia salata di pianto che
dagli occhi, seguendo la curva
del naso, si appoggia appena
sulle labbra, scende lungo il mento
fino al collo, riposa un attimo
nell'incavo del petto,
poi scorre e si dirama,
salta e si trattiene,
si asciuga e vien
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| A lei io potrei domandare,
lei potrebbe a noi raccontare
come le onde del mare
son diverse da quelle
tracciate con rapida mano
dal vento
sui campi di grano.
Con l'occhio lei seguiva
la traccia- saliva,
e saliva
la bava di sale
dal mare
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| Piccolo e storto
ti accosti, ti inarchi,
ti adatti alla curva del dito maggiore,
ne godi.
Hai creato uno spazio senza rumore,
una curva perfetta,
un calco d'amore.
Sei il canto
delle donne che sanno
asciugare sia il pianto
che donare
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| No, non ho ancora
imparato
a convivere
con la vita normale,
col latrato
del corpo assonnato,
malato di uso.
Rassegnato a quel che gli è
noto,
assetato
di vuoto.
Montato con un kit prepagato,
scontato.
Io non ho ancora imparato.
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| No room.
Lei
è arrivata con rombo
di motocicletta
brum brum
vorticava attorno
e teneva stretta
la vita,
nel grembo
assorbiva il suono
del corno
del giorno
caldo,
del sole giallo.
Non c'è spazio,
c'è un mezzo
che
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