Un grido roco,
strozzato,
come un richiamo,
mamma guardami...
Di nuovo, più acuto,
mamma accarezzami...
i tuoi occhi non vedono
questo corpo ribelle??
Spezza queste mie catene,
solo se mi sfiori
con la tua mano...
Guardami, non son
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Un Tuo semplice sorriso
illumina interi miei giorni...
Le ragioni d'un amore,
complici tocchi d'una mano
alla porta delle mie emozioni
in un percorso mai interrotto
di complesse verità...
Ragnatela infinita
che confonde i miei
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Oggi sei bella coi riccioli ribelli
della tua rossa testa.
Per l'occasione
un filo di rossetto
a ravvivar le labbra,
e l'incarnato a incorniciarti
gl'occhi socchiusi,
un poco stanchi.
Solo le mani, pallide,
tradiscono l'emozione
d'una
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Come fresca brezza
m’azzeri l’ansia
del giorno morente...
e ti insinui, padrona
nell’anima mia...
A Te devo la vita
d’ogni giorno sofferto,
pianto
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La notte non vorrei mai
sentirla arrivare,
solo avvertire il suo alito fetido
carezzarmi il collo
m'induce a rallentare i pensieri,
scrollandomi di dosso me stesso
indossando una pelle
acquistata nel corso degl'anni
da guitti
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Nelle stanze della memoria
vorrò entrare
non per documentare lo sgomento
d'un ricordo distrutto
ma sfiorare
con tremula mano
la
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Muri di carne,
d'ossa e di pensieri
crescono in noi,
come a proteggere
residue fragilità...
Muri di gemiti rubati,
di baci senza amore,
di corpi affrettatamente voluti
disperatamente amati...
Anime che, sole,
si offrono
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Il mio tempo,
non sempre vissuto,
racchiuso dentro un rosso incubo...
urlo, apro gli occhi e...
sento il tuo respiro,
un ansimare leggero,
ma sogno, sei solo puro
doloroso desiderio che confonde
il senso della mia vita...
Annichilito e impotente
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Non lo vivo il tempo
che non ti dedico,
lo trascorro
e mi scivola addosso
nell'attesa di Te...
che arrivi,
penetri la mia anima
col dolce tuo sorriso
navigando nel mare
delle mie emozioni.
Sfioro con mano tremante
il volto tuo
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Ho avvertito l'odore acre
della tua disperazione
gonfiarmi la gola...
ma, allora c'era solo voglia,
dentro di me,
di prendere la vita,
ed il tuo dolore
veniva presto confuso
tra i miei bisogni!...
Non eri un amore
da vivere, da godere,
eri solo
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Padre,
ho visto le tue ossa,
brune
fra il terreno scavato,
sporche di terra,
come tu, volevi
Padre,
ho visto le tue ossa,
ed io li nascevo
sporco di sangue
Padre,
ho visto le tue ossa,
ed i miei capelli bianchi
allo specchio della
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Cerca la poesia:
Invia un messaggio privato a Claudio Pucci.
L'ho compreso, vagando tra i meandri della mente,
io non ho radici...
Un dolore, un tuffo in un mare sconosciuto,
poi sono emerso, un profondo respiro,
io, non ho radici!
Perdona tuo figlio, padre mio,
ma io,
non ho radici.
Amori miei, mai
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Ho solo vaghi, sbiaditi ricordi,
del primo bacio,
o quell'amore che mi fece maschio...
Ma sento ancora dentro me la sera
che ululai, solo, nel bosco,
perché ero lupo,
e corsi, strappandomi le unghie,
ad annusare la notte della vita,
la
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Come fiume riarso
ho vomitato sabbia sul tuo deserto,
incontro arido di cuori morenti.
Senza barriere,
la sete canta vittoria,
ci siamo sorpresi, noi,
in orgasmi violenti...
introspezioni impietose,
a donarci smeraldi di lacrime
strappati con
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Solo chi ha bevuto,
avidamente,
il sangue suo
da solo
nel deserto
può capire,
può sentire,
può toccare,
il tuo profumo,
profumo di donna...
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Quando più nemmeno il ricordo
della fiamma di un vecchio amore
ti riscalderà il cuore,
...sarai sola...
terribilmente sola.!
Lacrime di ghiaccio saranno i ricordi,
...punte taglienti...
ti feriranno l'anima,
e, al lago del sangue
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Meglio soli,
che baciare labbra sconosciute,
fredde,
come menti intorpidite.
Meglio soli
a tagliarsi le vene,
fare fette di noi,
che doverti ascoltare
godere di me...
Meglio il deserto silenzioso
della mia follia
che succhiare dal tuo
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Appiccicosa, avvolgente, irritante,
l'ha tesa per te,
l'ha fatta con forte passione,
c'ha messo un po' d'odio nel filo,
un filo tessuto col cuore.
L'ha stesa nel tempo,
di notte, dormivi...
e lei no! stendeva precisa, sicura,
la fame nel
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Sei una professionista dell'imbroglio...
Vorrei vedere la tua faccia,
mentre ridi di me!
io che ho riso
mille e più volte di voi...
Brava, sei stata brava...
ti sei insinuata, con fare sottile,
hai stuzzicato il pensiero,
che già
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Ho visitato la tua anima, stanotte,
in un sogno...
E' stato come arrivare
in un vecchio carcere abbandonato
su di un isola mediterranea.
Macerie del tempo dai soffitti scrostati,
lunghi corridoi fatiscenti, bui,
come nervi secchi, esangui,
che
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